1. AFFONDA BARCA, RIPRESE RICERCHE DISPERSI
mike lynch 2
(ANSA) - Sono riprese stamane le ricerche dei sei dispersi del naufragio del veliero Bayesian, affondato all'alba di ieri a Porticello. Le squadre di speleo sommozzatori dei vigili del fuoco, giunte ieri da Roma, Sassari e Cagliari, stanno preparando le attrezzature per riprendere le ispezioni del relitto che si trova adagiato a una profondità di circa 50 metri.
I sub ieri avevano recuperato il corpo di un componente dell'equipaggio, il cuoco Ricardo Tomas, ma senza riuscire ad andare oltre il ponte di comando per la presenza di suppellettili che ostacolano il passaggio. I corpi dei dispersi potrebbero essere rimasti intrappolati all'interno dell'imbarcazione.
jonathan bloomer
Tra di loro figurano il tycoon britannico e proprietario del yacht Mike Lynch, la figlia diciottenne Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer con la moglie e il legale di Lynch, Chris Morvillo con la moglie Nada. Altre 15 persone, tra passeggeri e componenti dell'equipaggio, sono state tratte in salvo subito dopo il naufragio.
2. IL “BILL GATES INGLESE”: LA SOCIETÀ D’IA E CYBERSECURITY COLLEGATA CON LE SPIE
Estratto dell’articolo di Vincenzo Bisbiglia per “il Fatto quotidiano”
Ci sono pochissime speranze di ritrovare vivo Mike Lynch, l’imprenditore britannico di 59 anni la cui famiglia era proprietaria dello yacht a vela “Bayesian”, affondato all’alba di ieri in rada al porto di Porticello (vicino Palermo) durante una tempesta improvvisa.
Insieme alla figlia Hannah, 18 anni, l’imprenditore è tra i sei dispersi delle 22 persone che erano a bordo, mentre la moglie Angela Bacares è invece stata tratta in salvo insieme ad altri 14.
angela bacares e mike lynch
Lynch non è un semplice miliardario ma è tra le principali menti della cyber technology britannica ed europea. Il “colpaccio” lo ha fatto nel 2011, quando ha venduto la sua prima vera creatura, la Autonomy Corporation Pcl al colosso americano Hewlett-Packard per il prezzo monstre di 11,7 miliardi di dollari.
Un’operazione che ha fatto la sua fortuna in termini economici, sebbene dopo un anno HP abbia cancellato 8,8 miliardi di dollari del valore, parlando di “gravi irregolarità contabili” e “vere e proprie dichiarazioni errate da parte della precedente dirigenza”. È finita con una lunga causa per truffa da cui Lynch è però stato assolto lo scorso anno.
Con la vendita ad HP però inizia la seconda vita di Lynch, che nel 2013 fonda la Darktrace attraverso la sua società di difesa informatica Invoke Capital. La Darktrace, scrive il Sunday Times, “utilizza l’apprendimento automatico (l’intelligenza artificiale, ndr) per rilevare gli attacchi informatici”.
lo yacht bayesian.
Quasi subito nel comitato consultivo di Darktrace entra un personaggio chiave: Sir Jonathan Evans, ex direttore generale dei servizi segreti britannici, l’MI5, dove – si legge sul sito di Darktrace – ha trascorso 33 anni concentrandosi sulla lotta al terrorismo interno e nazionale e sulle minacce informatiche”.
[…] Nel 2021 Darktrace entra in Borsa e nel marzo 2022 […] acquisisce per 47,5 milioni di euro Cybersprint, una società olandese specializzata nella gestione delle “superfici di attacco” che ha aumentato la capacità di analisi delle minacce esterne della società.
Ma il 12 febbraio 2023, scrive la testata specializzata This Is Money la famiglia Lynch riduce “silenziosamente la sua partecipazione in Darktrace, vendendo azioni per un valore stimato di 100 milioni di sterline”. Azioni in quel momento intestate alla moglie Angela cui era di fatto assegnata la “cassaforte” del patrimonio di Lynch.
ricerche dopo il naufragio dello lo yacht bayesian a palermo
Ad Angela Bacales […] era riferibile anche la proprietà della “Bayesian” – in onore del reverendo Thomas Bayes, padre della teoria dell’informazione (segreta) nel 700 – la barca in cui erano in “vacanza premio” insieme a un ristretto numero di dipendenti e collaboratori. […]
3. IL TOP MANAGER SUL VELIERO A PICCO AIUTÒ IL MAGNATE IN UNA CAUSA USA
Estratto dell’articolo di Fausta Chiesa per il “Corriere della Sera”
C’è anche un veterano della finanza britannica, il presidente di Morgan Stanley International Jonathan Bloomer, 70 anni, tra i dispersi del naufragio dello yacht Bayesian a Porticello. […]
michael lynch 1
Bloomer è un amico intimo di Mike Lynch, il proprietario dello yacht scomparso insieme alla figlia 18enne Hannah. Ed è stato un testimone della difesa nel lungo processo per frode negli Stati Uniti a carico di Lynch, che si è concluso due mesi fa con la sua assoluzione da parte della giuria di San Francisco.
Bloomer è stato chiamato a testimoniare per aver guidato il comitato di revisione contabile dell’azienda Autonomy di Lynch, accusato di aver gonfiato in modo fraudolento i ricavi della sua società di software prima dell’acquisizione da parte di Hewlett-Packard, avvenuta nel 2011 per 11 miliardi di dollari.
mike lynch a inizio carriera 1
Bloomer ha fornito una prova che è stata fondamentale per la sua difesa affermando […] che «Mike era interessato soprattutto alla strategia, ai nuovi prodotti, alle nuove aree da esaminare, alle potenziali acquisizioni. Per esempio, non veniva al comitato di revisione e non era particolarmente interessato alla parte finanziaria».
Un’accusa che, se confermata, avrebbe potuto significare per Lynch anche 20 anni di reclusione. Da qui il rafforzamento del legame tra i due top manager e l’ ipotesi che la vacanza sul veliero potesse essere anche il modo per festeggiare insieme l’assoluzione di Lynch. […]
4. AFFONDA IL VELIERO DEL TYCOON “DANNI GIÀ PRESENTI O ERRORI”
Estratto dell’articolo di Marco Grasso e Lucio Musolino per “il Fatto quotidiano"
[…] Non era una barca qualunque il Bayesian, nato con il nome “Salute”. Varato nel 2008 dai cantieri viareggini Perini Group, oggi di proprietà di Italian Sea Group, nel 2009 era stato premiato come superyacht dell’anno. Ai tempi l’albero, in alluminio, era stato dichiarato il più alto al mondo.
interni dello yacht bayesian
Aveva affrontato più viaggi transoceanici e non deve stupire: barche come questa sono progettate e costruite per affrontare eventi atmosferici ben più importanti di quelli che si possono trovare in una baia nel mar Mediterraneo. Non solo: a non tornare, dai primi accertamenti, c’è anche il fatto che la rottura dell’albero sarebbe avvenuta a vele ammainate. L’imbarcazione aveva subito due refitting, nel 2016 e nel 2020. Il primo, avvenuto nel cantiere spagnolo Astilleros de Mallorca, aveva compreso proprio la messa a terra dell’albero e il rifacimento delle sartie, i cavi progettati per sostenerlo.
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5. IL BILL GATES DI LONDRA “ERA UNA VACANZA PREMIO PER I SUOI DIPENDENTI”
Estratto dell’articolo di Enrico Franceschini per “la Repubblica”
Lo chiamavano «il Bill Gates inglese». Non un’esagerazione: già nel 2011 Mike Lynch era stato nominato dal settimanale Computer Weekly come «la persona più influente del Regno Unito nel campo delle tecnologie digitali».
[…] La vita di Lynch, 59 anni, uno dei più ricchi uomini d’affari della City, già nel 2006 premiato dalla regina Elisabetta con un Obe (Order of the British empire, fra le massime onorificenze nazionali) sembra un romanzo di Dickens. Nato alla periferia est di Londra da genitori irlandesi, il padre pompiere e la madre infermiera, brilla a scuola, ottiene una borsa di studio per entrare in un costoso liceo privato, dal quale accede a Cambridge,
dove si laurea in scienze naturali e ottiene un dottorato di ricerca in ingegneria elettronica.
mike lynch a inizio carriera
A fine anni Ottanta, mentre ancora studia, fonda la sua prima società con un prestito di 2 mila sterline e si mette a produrre audiovisivi per l’industria della musica. Nel 1991 crea Cambridge Neurodynamics, azienda specializzata nel riconoscimento computerizzato delle impronte digitali.
Da questa nascono altre tre compagnie, una delle quali, Autonomy, diventa un leader mondiale per la ricerca di fonti in email, telefonate e video. Nel 2011 vende Autonomy alla Hewlett-Packard per 11 miliardi di dollari, quindi apre una società di cybersicurezza chiamata Darktrace, di cui detiene insieme alla moglie 200 milioni di sterline di azioni. […]
6. L'IPOTESI DELLA SECCA E LA FALLA NELLO SCAFO COSÌ LA BARCA DEI RECORD È COLATA A PICCO
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Estratto dell’articolo di Riccardo Arena per “La Stampa”
Può una burrasca con un vento tra i 70 e i 90 chilometri all'ora, più di 40 nodi, abbattere un vascello di grandi dimensioni e dotato di tecnologia di ultima generazione? Se lo chiede chi indaga sull'affondamento del Bayesian, una barca a vela di 56 metri, dunque sostanzialmente una nave, scafo e sovrastruttura in alluminio e ponti in teak.
E se lo chiede a ragion veduta, perché quell'albero altissimo, 75 metri con una deriva di 5-6 metri sotto lo scafo, al di là di quello che possono pensare i profani, garantisce stabilità anche in condizioni meteo estreme. E allora, com'è affondato il mega-yacht del tycoon Mike Lynch, a bordo del quale c'era anche il chairman della Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, ora entrambi dispersi?
La domanda sarà argomento per i tecnici che saranno individuati dal procuratore di Termini Imerese […]
Gli investigatori hanno puntato la loro attenzione sulla ricostruzione fornita dal francese Matthew Griffith, che era lo skipper dell'imbarcazione e che ieri è stato ascoltato a lungo. In base alla rotta, tracciata dal Gps, il Bayesian sarebbe partito da Lipari il 17 agosto poco prima di mezzanotte per dirigersi verso Cefalù dove è arrivato la mattina del giorno dopo, quindi sarebbe rimasto in quel tratto di costa fino al tardo pomeriggio per poi dirigersi verso Porticello.
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[….] L'ipotesi più accreditata, per adesso al vaglio degli inquirenti e suffragata dalle varie testimonianze di chi è intervenuto sul luogo del disastro e dal racconto degli ospiti della crociera che sono scampati alla tragedia, farebbe riferimento a uno scenario preciso ed eccezionale e cioè che il 56 metri sia colato a picco dopo la rottura dell'albero maestro.
Alto 75 metri, costruito in Olanda dalla Rondal, un'azienda specializzata in questo tipo di attrezzature, nel 2008, è stato inserito nel Guinness dei primati come il più grande albero mai realizzato in alluminio, progettato per sostenere ben 3 mila metri quadrati di vele, quasi la metà di un campo da calcio.
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Chi indaga dovrà comprendere perché la struttura non abbia retto la potenza devastante del vento e quali danni abbia potuto infliggere allo scafo una volta strappato, tali da farlo inabissare in pochi minuti. La causa della perdita dell'albero potrebbe essere stata provocata dalla tromba d'aria su Porticello oppure da un fenomeno meteorologico chiamato downburst, ovvero venti che scendono in modo molto violento, impattando sulla terra o sul mare che espande l'aria orizzontalmente a velocità che possono superare abbondantemente i 100 chilometri con raffiche che, a volte, raggiungono anche i 150 chilometri orari.
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Un'altra possibilità da esplorare, oltre a quella - in realtà poco probabile - di un difetto tecnico dell'albero, sottoposto quattro anni fa a manutenzione, sarebbe quella dell'impatto della lunga deriva (la parte collocata sotto l'imbarcazione) della Bayesian con la Secca della Formica, proprio di fronte al porticciolo, che da una profondità di oltre 60 metri raggiunge con due punte la superficie del mare. Sarebbe stato il vento a spostare lo yacht, provocando così lo scontro con lo scafo da cui si sarebbe aperta una falla che avrebbe fatto inclinare il veliero fino a farlo scomparire sott'acqua.
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