Dagotraduzione dal Daily Mail
Il post di Colin Wright censurato da Instagram
Colin Wright, biologo evoluzionista americano, è stato censurato da Instagram per aver condiviso sul social i risultati di uno studio sui transgender di un’importante rivista medica. La ricerca affermava che in molti sport gli uomini sono biologicamente superiori alle donne.
Lo studio, confotto dall’Università di Manchester e del del Karolinska University Hospital di Stoccolma, intitolato Transgender Women in the Female Category of Sport: Perspectives on Testosterone Suppression and Performance Advantage, era stato pubblicato su Medicine& Sports, rivista scientifica fondata nel 1969.
Colin Wright, che ha collaborato con il Wall Street Journal ed è stato nel mondo accademico per 12 anni, aveva condiviso un grafico tratto dallo studio che mostrava come chi nasce biologicamente maschio ha un vantaggio in termini di prestazioni rispetto a chi nasce biologicamente femmina in molti degli sport in cui i transgendere sono stati ammessi alle Olimpiadi.
Laurel Hubbard, la prima trans alle Olimpiadi
A conclusioni scientifiche simili sono arrivati anche i ricercatori dell’Università di Loughborough, che sul British Journal of Sports Medicine hanno pubblicato uno studio dal titolo: “In che modo la transizione ormonale nelle donne transgender modifica la composizione corporea, la forza muscolare e l’emoglobina?”.
Entrambi gli studi sono stati pubblicati prima delle Olimpiadi di Tokyo 2020, a cui per la prima volta hanno partecipato atleti transgender. Gli studi hanno concuso che anche dopo tre anni di terapia ormonale le donne transgender conservano ancora vantaggi in termini di forza rispetto alle donne biologiche.
Il grafico che mostra le differenze tra uomini e donne
Gli studi sono stati realizzati per verificare se i criteri del Comitato Olimpico Internazionel (CIO) per l’idoneità degli atleti eliminassero effettivamente il vantaggio nelle prestazioni di possedere corpi maschili.
Il Cio ha stabilito che i livelli di testosterone totale di un atleta devono essere al di sotto di 10 nanomoli per litro per almeno 12 mesi prima e durante la competizione.
Entrambi gli studi hanno scoperto che le riduzioni di forza, massa magra, massa muscolare e densità ossea attraverso l'uso di regimi tipici di soppressione del testosterone mostrano una differenza minima rispetto alla differenza media tra uomini e donne biologici, lasciando i primi con un vantaggio in termini di prestazioni.
Il grafico condiviso da Wright mostrava il vantaggio prestazionale maschile che i corpi degli uomini cisgender consentivano loro rispetto alle donne cisgender.
Il post di Colin Wright
L'illustrazione mostra che, anche se gli uomini hanno un vantaggio in termini di prestazioni, esso varia nei diversi eventi sportivi a seconda del livello e del tipo di abilità fisica o fisiologica o della misura del successo che ogni sport richiede.
Lo studio di Medicina dello Sport suggerisce che invece di una linea guida per tutti gli atleti transgender, le singole federazioni sportive dovrebbero determinare le proprie condizioni per i loro eventi.