Flavio Pompetti per ''Il Messaggero''
donald trump lascia la casa bianca
È disputa condominiale alla Casa Bianca tra la squadra uscente di Donald Trump e quella entrante di Joe Biden. La fase di transizione si sta trasformando in una guerra aperta tra i due inquilini, con il rischio di far saltare il cerimoniale sacro dell' insediamento e del giuramento del nuovo presidente. L' amministrazione Trump una settimana fa aveva inviato un messaggio di posta elettronica diretto ai funzionari dell' Ufficio esecutivo che dettagliava tutti i preparativi necessari in vista dell' avvicendamento. Una sorta di lista della spesa dei lavori necessari: dalla pulizia dei frigoriferi e dei forni a microonde alla disinfezione delle scrivanie, dei telefoni e delle stampanti.
A distanza di poche ore la smentita, anche questa con una e-mail che ordinava: «Ignorate il contenuto del messaggio precedente». Le retribuzioni dei collaboratori sono state confermate fino al 19 di gennaio, giorno precedente l' insediamento della presidenza Biden, e nella serata di martedì 22 dicembre, mentre Trump chiudeva le valigie per andare a Mar a Lago, sul suo profilo Twitter è apparsa la promessa sibillina: «La prossima amministrazione sarà la mia».
donald trump torna alla casa bianca 1
La contraddizione è segno della confusione imperante nella dimora presidenziale, con i fedelissimi sostenitori di Trump ancora impegnati a disegnare impossibili architetture di rovesciamento dell' esito elettorale, mentre gran parte dell' amministrazione cerca di agevolare un momento di passaggio che è rigidamente prescritto per dare certezza e continuità all' istituzione della presidenza.
I DISPETTI
Non è la prima volta che ostilità e boicottaggio turbano il processo.
Quando l' amministrazione di Bill Clinton lasciò la piazza a quella di George W. Bush nel 2000, agli sherpa fu ordinato di portare via ogni apparecchio telefonico e ogni cavo di stampanti e copiatrici. I bagni furono vandalizzati, e dalle tastiere dei computer scomparse la lettera W. La squadra di Gerald Ford ebbe una sola notte di tempo per trasferirsi nell' edificio, mentre i collaboratori del dimissionario Richard Nixon ne uscivano, e il traffico generò incidenti ripetuti.
casa bianca
Per non parlare poi del processo tumultuoso che portò sette stati a dichiarare la secessione tra la data dell' elezione di Abraham Lincoln e quella dell' insediamento, cinque mesi dopo. Sotto la superficie degli screzi, la macchina istituzionale ha però sempre fatto conto sulla data del 20 di gennaio successivo al voto, che dall' adozione del 20mo emendamento nel 1933 chiude la porta alle contese e apre quella della successione.
Ma a tre settimane di distanza dalla boa, l' incertezza resta sovrana. Trump è stato occupato negli ultimi giorni a organizzare il gala di fine d' anno a Mar a Lago, un assembramento di persone ancora imprecisato nel numero, in uno stato che ha già 1,3 milioni di contagi da coronavirus e 21.000 morti.
Ma ai suoi amici su Twitter ha promesso un ritorno alla grande il 6 di gennaio, giorno della lettura al senato del voto dei grandi elettori che confermeranno l' investitura di Biden. La costituzione prevede l' ipotesi di una contestazione sollevata anche da un solo parlamentare nelle due camere, che deve però essere poi confermata da due voti di maggioranza. Nulla lascia prevedere che il congresso si presterà al gioco.
JOE BIDEN FA CAMPAGNA ELETTORALE DAL SEMINTERRATO DI CASA
L' INCOGNITA
Resta aperta l' incognita sul giorno dell' inaugurazione: Trump boicotterà il giuramento di Biden? Si leverà in cielo con l' elicottero presidenziale mentre il suo successore starà ponendo la mano sulla Bibbia? I suoi sostenitori provocheranno scontri?
Biden si sta preparando al peggio mentre denuncia i danni che la mancata cooperazione sta provocando al paese. Ma nel frattempo ha fatto sapere che non entrerà alla Casa Bianca se l' intero edificio, che ha ospitato negli ultimi mesi della pandemia grandi feste a volto scoperto, non sarà prima completamente disinfettato.