• Dagospia

    BUONE NOTIZIE PER GLI OCCUPANTI ABUSIVI E UN BEL CETRIOLO PER I PADRONI DI CASA - IL BLOCCO DEGLI SFRATTI E' STATO PROROGATO: FINO AL 1° LUGLIO PER I MOROSI PRE-PANDEMIA, MENTRE GLI ALTRI SARANNO DIVISI IN SCAGLIONI NEI MESI SUCCESSIVI - SI TORNERA' ALLA NORMALITA' NEL 2022 -  CONFEDILIZIA TUONA: "È UN ABUSO, PERCHÉ PRIVA I PROPRIETARI DI UN DIRITTO SANCITO DA UN GIUDICE SPESSO DOPO ANNI DI MANCATE ENTRATE, DI SPESE E DI TASSE"


     
    Guarda la fotogallery

    Sandro Iacometti per "Libero quotidiano"

     

    Blocco Sfratti Blocco Sfratti

    Gli occupanti abusivi possono tirare un sospiro di sollievo. Il furto di immobile continua ad essere legale. Anche se non per molto. Per chi vive a sbafo da prima della pandemia la tagliola dovrebbe scattare il primo luglio, mentre per chi lo ha fatto da quando sono partiti i contagi, la pacchia potrà durare fino al termine dell'anno. Con tanti saluti ai proprietari di casa, che da mesi chiedono di mettere fine il prima possibile ad un'assurda moratoria che, con la scusa del Covid, agli inquilini che non pagano l'affitto, già difficili da cacciare in tempi normali, offre pure la garanzia dello scudo normativo.

     

    Blocco Sfratti Blocco Sfratti

    La decisione è arrivata la notte scorsa, durante la votazione degli emendamenti al decreto sostegni.

     

    Tra le varie misure adottate, dalle sospensioni fiscali ai fondi per alcune categorie dimenticate dai ristori, è spuntata pure l'ulteriore proroga del blocco degli sfratti, frutto di una riformulazione del ministero della Giustizia su una proposta di Lega e Forza Italia che chiedeva il ripristino delle norme ordinarie. Le procedure di esecuzione saranno attuate sulla base di 3 scaglioni temporali, per essere tutte concluse dall'1 gennaio 2022.

     

    Blocco Sfratti Blocco Sfratti

    SCAGLIONI Dal primo luglio sarà avviata l'esecutività di quegli sfratti relativi a morosità precedenti la pandemia (quindi prima del febbraio 2020). Dal 30 settembre prossimo si darà il via a quelli decisi dal 28 febbraio al 30 settembre 2020, mentre per quelli relativi al periodo tra il primo ottobre 2020 al 30 giugno 2021 lo sblocco viene fissato al 31 dicembre.

     

    La motivazione ufficiale dell'allungamento dei termini chiesto dall'esecutivo è quella, come si legge nella relazione che accompagna il testo, di evitare «una grave sofferenza della macchina organizzativa preposta all'attuazione dei provvedimenti». La prospettiva di introdurre un liberi tutti già dal primo luglio avrebbe, infatti, messo gli uffici giudiziari e le forze dell'ordine di fronte ad una «enorme mole» di sfratti di eseguire. Si parla di circa centomila esecuzioni.

     

    Franco Dal Mas Franco Dal Mas

    Scelta pragmatica, dunque, che non ha, però, entusiasmato molto il centrodestra di governo. «È un piccolo passo avanti», spiega il senatore azzurro Franco Dal Mas, «che peserebbe meno sui proprietari se si fosse deciso di adottare, come abbiamo chiesto, un sistema di indennizzi per i canoni non percepiti o lo stop dell'Imu». E invece l'unico terreno sui cui si lavora, attualmente, è quello dell'esenzione Irpef per gli affitti non riscossi a decorrere dal 2020. Anche se non è escluso che nel sostegni bis arrivi qualcosa di più.

     

    SEDICI MESI Un po' più soddisfatti dalle parti della Lega, che provano a vedere il bicchiere mezzo pieno. «Come promesso, su nostra insistenza, è stato cancellato il blocco per il periodo precedente al Covid-19. Il nostro obiettivo, ora, è favorire l'attività dei tribunali e avviare gli sfratti anche per i mesi successivi», dicono Matteo Salvini e il deputato Luigi Bianchi.

     

    Giorgio Spaziani Testa Giorgio Spaziani Testa

    Ma per capire veramente che tipo di vittoria sia bisogna ascoltare le urla di Confedilizia, che a leggere l'emendamento è andata su tutte le furie. «Il blocco è un abuso, perché priva i proprietari di un diritto sancito da un giudice, quello di tornare in possesso del proprio immobile, spesso dopo anni di mancate entrate, di spese e di tasse. Il 30 giugno 2021, dopo ben 16 mesi di sospensione del diritto, deve cessare per sempre e per tutti», tuona il presidente Giorgio Spaziani Testa, che spera in un intervento della Corte Costituzionale e fa notare come la scansione temporale sia del tutto fasulla: «Posto che i provvedimenti di rilascio giungono al termine di un procedimento che dura diversi mesi, è evidente che la proroga include morosità che nulla hanno a che fare con la pandemia».

    protesta contro gli sfratti 2 protesta contro gli sfratti 2 protesta contro gli sfratti protesta contro gli sfratti

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport