Filippo Conticello per gazzetta.it
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La Var e la Juventus continuano a non andare esattamente d'amore e d'accordo: è bianconero il primo dirigente nella storia del calcio italiano a essere squalificato per "colpa" del nuovo "Video assistant referee". Nello specifico Fabio Paratici, direttore sportivo bianconero, castigato per il dopopartita a Bergamo: il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea lo ha punito "per avere, al termine della gara, nel tunnel che adduce agli spogliatoi, proferito espressioni gravemente ingiuriose e insultanti nei confronti del Var". Nella fattispecie, Daniele Orsato.
Questa, invece, la punizione: "Inibizione a svolgere ogni attività in seno alla Figc a ricoprire cariche federali e a rappresentare la società nell'ambito federale a tutto il 15 ottobre 2017 ed ammenda di euro 20.000". Vista la sosta di campionato, non potrà scendere come da tradizione in campo e negli spogliatoi soltanto nel match casalingo contro la Lazio di sabato 14.
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Niente di grave e nessuna reazione dal club: i bianconeri non presenteranno ricorso contro un castigo che è comunque molto leggero. Ma rumoroso, viste le polemiche incrociate sulla Var: contro l'Atalanta era stato tolto ai bianconeri, tramite assistenza video, il gol del 3-1 di Mandzukic per una gomitata (poi punita con un giallo) di Lichtsteiner a Gomez. E pure il rigore (poi sbagliato da Dybala) dato da Damato tra le polemiche per sospetto braccio di Petagna in barriera è figlio di qualche secondo passato dall'arbitro davanti alla Var. Da lì le dichiarazioni successive di Allegri sulla necessità di un uso della tecnologia solo per episodi "oggettivi". Ma, evidentemente, è successo pure dell'altro: nel tunnel di Bergamo è volata qualche parola di troppo.
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