Paolo Ziliani per il “Fatto Quotidiano”
javier tebas
Alzi la mano chi non avverte già un brivido pregustando le sfide, fino a ieri impensabili, del prossimo campionato: tipo Juventus-Inter, con Antonio Conte condottiero nerazzurro a mulinare lo spadone sul campo della Real Casa, oppure Napoli-Juventus, col comandante Sarri a muovere le truppe bianconere alla conquista del San Paolo. Emozionante, non c' è che dire.
E però, la partita più appassionante è quella che si sta giocando nelle stanze, nemmeno tanto segrete, del Palazzo, ed è quella dell' assegnazione dei prossimi diritti televisivi: grazie ai quali il calcio italiano campa e senza i quali tutto finirebbe a schifìo.
Mediapro
Che sta succedendo, vi chiederete? Sta succedendo che i presidenti di serie A, ai quali da sempre interessa una sola cosa, succhiare più soldi possibile alle tv, stanno valutando - in vista del triennio 2021-2024 - una proposta degli spagnoli di Mediapro, messi malamente alla porta due primavere fa, che a molti club pare già ora irresistibile.
Per capirci. Allo stato attuale la Lega di serie A incassa da Sky e Dazn, per il triennio 2018-2021, 973,3 milioni a stagione con un incremento rispetto al triennio precedente, quello di Sky e Premium che assicuravano 945 milioni, di 28,3 milioni a stagione.
andrea zappia sky q
Ebbene: Mediapro, il gruppo audiovisivo catalano che ha lanciato il canale beIN Sports e che in Spagna detiene i diritti di Liga, Segunda Division e Copa del Rey, è tornato all' assalto e offre - tenetevi forte! - la bellezza di 1.193 milioni con un incremento rispetto a oggi di 219,7 milioni per ognuna delle tre stagioni: un' enormità. Più precisamente Mediapro offre 1.060 come minimo garantito ai quali aggiunge 55 per l' acquisto dell' archivio-immagini e 78 per le spese di produzione del nuovo canale-tv della Lega: in tutto 1.193 milioni che potrebbero persino diventare di più.
Jaume Roures Taxto Benet mediapro
Oltre questa quota scatta infatti l' area-guadagno, di 90 milioni, di Mediapro (e siamo a 1.283), dopodichè eventuali surplus verrebbero divisi destinando il 75% ai club e il 25% all' operatore spagnolo. Nascerebbe dunque, stavolta per davvero, il tanto chiacchierato canale della Lega di serie A, attivo 7 giorni su 7 con palinsesti completi di partite in diretta e programmi di approfondimento (che potrebbero persino far scomparire il "Club di Caressa", cosa invero meritoria), da vendere chiavi in mano a qualunque operatore di qualunque piattaforma: satellite, digitale terrestre, canali OTT (internet).
TEBAS
Per evitare i contenziosi innescatisi col bando precedente, quando Mediapro versò una caparra di 64 milioni e poi venne ricusato per mancata osservanza delle regole, la Lega si impegna stavolta a dare fin dall' inizio il suo okay alla creazione del canale autonomo: una commissione guidata dall' ad Luigi De Siervo è già al lavoro per vagliare la proposta Mediapro e si pronuncerà tenendo conto di quanto dice l' art. 13 della Legge Melandri, che consente alla Lega di "realizzare una propria piattaforma previo ottenimento dell' occorrente titolo abilitativo, ovvero realizzare prodotti audiovisivi e distribuirli direttamente agli utenti, attraverso i canali tematici ufficiali ovvero attraverso un proprio canale tematico".
diritti tv
I soldi di Mediapro sono tanti, i club scalpitano, il bando è previsto prima di Natale. E vista l' aria che tira, a Sky stanno già dissotterrando l' ascia di guerra. Concludendo: riusciranno i nostri eroi?
MEDIAPRO DIRITTI TV SERIE A PAOLO ZILIANI diritti tv ZAPPIA