C.R. per “la Repubblica - Edizione Roma”
ezio capri califano dell'atac
Dalle incursioni a L’arena di Giletti alla sbarra di piazzale Clodio: la parabola discendente di Ezio Capri, 58 anni, l’ex autista canterino, soprannominato “ il Califfo dell’Atac” per via della grande somiglianza con il cantautore Franco Califano, sembra interminabile.
Già licenziato dall’azienda, Capri è stato condannato in primo grado a due anni di reclusione per peculato, oltre all’obbligo di risarcire l’Atac per cinquemila euro. La partecipata del Comune per il trasporto pubblico, difesa dall’avvocato Camilla Agnesi, ha vinto il primo round giudiziario contro il dipendente infedele.
ezio capri califano dell'atac
Perché? Se era noto il fatto che il Califfo si esibisse nelle balere dei castelli romani mentre era formalmente in malattia, ora si scopre che, trasferito in servizio al parcheggio di piazzale dei Partigiani in attesa della conclusione del procedimento per truffa aggravata, Capri intascava i soldi versati dai romani invece di consegnarli all’azienda. Una condotta che gli è costata subito il posto di lavoro. Ora è arrivata la prima condanna del tribunale.
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