Amedeo La Mattina per “la Stampa”
salvini berlusconi di maio
Il palcoscenico del vertice Ppe a Sofia serve a Silvio Berlusconi per prendersi una bella soddisfazione dopo essere stato riabilitato dal Tribunale di Milano e anche per levarsi qualche sassolino dalle scarpe. Innanzitutto sull' esperimento che Matteo Salvini e Luigi Di Maio stanno cercando di realizzare. Una maggioranza e un governo unico in Europa tra forze definite populiste, anti-sistema, che hanno fatto le loro fortune politiche criticando Bruxelles, le loro politiche di austerity e i vincoli di bilancio che hanno nella Germania il loro fulcro.
DOMBROVSKIS
Non è un caso che ieri siano arrivate tre cannonate nel giro di pochissime ore su immigrazione, conti pubblici e patto di stabilità. A parlare sono stati il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, il commissario alla Migrazione Dimitris Avramopoulos e il vicepresidente della Commissione Jirki Katainen. Il leader leghista ha reagito a brutto muso, dicendo che si tratta di una «inaccettabile interferenza».
Non la pensa così Berlusconi, che oggi lo dirà ai suoi amici Popolari durante la cena alla quale partecipano i capi di Stato e di governo Ue e i leader di partito, insieme al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ed al presidente dell' Europarlamento Antonio Tajani. Oltre al padrone di casa e amico personale del leader di Forza Italia, Bojko Borisov. Bisognerà aspettare per vedere se Berlusconi dirà tutto quello che pensa su quello che sta «combinando» Matteo.
angela merkel silvio berlusconi
LE TENTAZIONI DEL CAV
Nella sua prima uscita pubblica da riabilitato, pronto a candidarsi in prima persona in caso di elezioni se dovesse fallire il tentativo M5S-Lega, l' ex Cavaliere dovrà mordersi la lingua e il suo staff dovrà faticare per evitare che il presidente si lasci andare a giudizi poco lusinghieri nei confronti di colui che ancora considera un alleato del centrodestra. L' ordine di scuderia alle truppe e ai parlamentari azzurri finora è stato di attaccare solo i grillini e Di Maio. Tenere fuori dalle polemiche Salvini, per non apparire come sabotatori e farsi dire da lui che gli sono stati messi i bastono tra le ruote.
berlusconi salvini
Ma Berlusconi sarà capace di non esondare e mantenere il profilo dello statista che può consentire di dare un governo all' Italia? Ad Arcore giurano di sì. Ma quello che pensa, l' ex Cavaliere lo ha detto direttamente al segretario a Salvini. «Caro Matteo, ti sei cacciando in una trappola: i 5 Stelle sono inaffidabili, sono dilettanti allo sbaraglio, non reggono una maggioranza. Se metti fine a questa pantomina, io sono pronto ad andare a elezioni, non a luglio ma in autunno». In sostanza Salvini ha un paracadute se dovesse fallire il matrimonio con Di Maio.
IDEA ELEZIONI IN AUTUNNO
In sostanza Berlusconi non ha più paura di tornare alle urne. È convinto che la sua candidatura farà recuperare voti e può portare il centrodestra oltre il 40%, consentendo di avere una maggioranza per governare. Altro che 5 Stelle. Salvini però vuole tentare fino all' ultimo l' accordo con Di Maio. Mancano pochi giorni e allora oggi nella capitale bulgara l' ex premier azzurro dirà di avere fatto la sua parte, lasciando Salvini libero di provarci. «Ora se la vedono loro, se sono capaci».
BERLUSCONI SALVINI
E se a Sofia gli amici Popolari europeisti (non certo Orban che non vede l' ora di avere l' amico Salvini al potere) gli chiederanno come sia possibile che in Italia possa accadere una cosa del genere, Berlusconi risponderà che è la democrazia bellezza. Gli italiani hanno votato e hanno «votato male», dando 11 milioni di voti ai 5 Stelle. E che da solo il centrodestra non ha la forza per formare un governo.
Tutto sommato, se l' esperimento M5S-Lega dovesse andare in porto, allora si vedrà quanto sono incapaci i grillini. Nella speranza che alle urne possano sgonfiarsi e dare al centrodestra una grande vittoria. E questa volta sarebbe una maggioranza a guida moderata ed europeista perché a quel punto anche i leghisti avranno dimostrato di essersi imbarcati sulla nave sbagliata che è affondata.