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    PUR DI MANTENERE INTATTA LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, IL GOVERNO VA ALLO SCONTRO ANCHE CON BRUXELLES – IL CENTRODESTRA HA BOCCIATO LA DIRETTIVA DEL PARLAMENTO E DEL CONSIGLIO UE SULLA LOTTA ALLA CORRUZIONE, CHE RIBADIVA LA NECESSITÀ DEL REATO DI ABUSO D’UFFICIO (CHE NORDIO VUOLE ABOLIRE). LA SCUSA UFFICIALE È UNA PRESUNTA VIOLAZIONE DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ, MA LA RAGIONE È PERMETTERE AL GUARDASIGILLI DI TENERE IL PUNTO – IL M5S: “UNA BOCCIATURA CHE VA CONTRO LE RACCOMANDAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MATTARELLA E LE RASSICURAZIONI DELLA MELONI”


     
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    CENTRODESTRA BOCCIA DIRETTIVA UE ANTICORRUZIONE

    giorgia meloni carlo nordio giorgia meloni carlo nordio

    (ANSA) - Il Centrodestra ha bocciato in Commissione per le Politiche Ue della Camera la Direttiva del Parlamento e del Consiglio Ue sulla lotta alla corruzione perché essa "risulterebbe palesemente in contrasto con il principio di sussidiarietà e con quella di proporzionalità", secondo quanto afferma il parere motivato redatto dal relatore Antonio Giordano (Fdi).

     

    Proteste di Pd e M5s che hanno votato contro il parere proposto dal relatore dichiarandosi invece a favore della direttiva. Il lungo parere motivato (5 pagine) redatto dal relatore Antonio Giordano (Fdi), elenca in 12 punti gli aspetti ritenuti critici della Direttiva, per poi arrivare alla parte dispositiva del documento.

     

    LEGA NORDIO - MEME BY EMANUELE CARLI LEGA NORDIO - MEME BY EMANUELE CARLI

    Qui si afferma che sono "valutate positivamente" le norme di due articoli, il 3 e il 4, che prevedono misure preventive anticorruzione e l'istituzione di "organismi specializzati nella prevenzione e della repressione della corruzione", quale è appunto l'Anac.

     

    Inizia poi la parte critica della Direttiva: il parere approvato afferma di ritenere "alla luce delle argomentazioni sopra riportate che la proposta in esame esorbita dalla base giuridica richiamata a suo fondamento nella misura in cui essa disciplina reati ulteriori rispetto a quello di corruzione in senso stretto, privi peraltro del requisito della transnazionalità, relativamente ai quali l'UE non ha la competenza ad adottare norme di armonizzazione"; inoltre si osserva "in ogni caso che, anche laddove si volesse ritenere che la disciplina di fattispecie criminose ulteriori rispetto alla corruzione in senso stretto sia riconducibile all'articolo 83 del TFUE (cioè il Trattato sul funzionamento dell'Ue ndr) la proposta risulterebbe palesemente in contrasto con il principio di sussidiarietà e con quella di proporzionalità.

     

    sergio mattarella giorgia meloni alla riunione del Consiglio Supremo di Difesa sergio mattarella giorgia meloni alla riunione del Consiglio Supremo di Difesa

    Ciò in quanto essa detta, senza che sia dimostrata la necessità ed il valore aggiunto dell'intervento a livello unionale, una disciplina pervasiva che incide profondamente su normative, quali quelle contenute nei codici penali e di procedura penale, che tengono conto delle specificità dei sistemi, dei dati statistici e delle culture giuridiche, economiche e sociali, nonché dell'ordinamento costituzionale e delle Pubbliche amministrazioni di ciascuno Stato membro".

     

    "Peraltro, le norme di armonizzazione non si limitano alla definizione dei reati e delle relative sanzioni - conclude il parere - ma investono in modo ultroneo anche la disciplina dei termini di prescrizione nonché le circostanze aggravanti ed attenuanti; sottolineata in ogni caso l'opportunità di operare, nel corso del prosieguo dell'esame della proposta a livello di Unione europea, un'analisi più approfondita dei numerosi profili di criticità richiamati in precedenza, avendo acquisito le necessarie valutazioni d'impatto predisposte dalla Commissione europea".

    giorgia meloni alfredo mantovano adolfo urso sergio mattarella giorgia meloni alfredo mantovano adolfo urso sergio mattarella

     

    M5S, CLAMOROSO IL NO DEL CENTRODESTRA ALLE NORME ANTICORRUZIONE

    (ANSA) - "Oggi in Commissione Politiche dell'Unione europea di Montecitorio, la maggioranza ha bocciato la direttiva europea sulla lotta contro la corruzione che ribadisce che l'abuso d'ufficio è un reato fondamentale nella lotta alla corruzione che non può essere abolito come vorrebbe fare il ministro della Giustizia Nordio.

     

    GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN

    Una bocciatura clamorosa non solo perché va contro le raccomandazioni del Presidente della Repubblica Mattarella e le rassicurazione della stessa premier Meloni, ma anche perché il parere di maggioranza presentato dal deputato di Fratelli d'Italia Antonio Giordano è motivato con l'argomentazione clamorosamente falsa che l'Unione europea non ha competenza, secondo loro, in materia di armonizzazione delle legislazioni nazionali". Lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle della Commissione Politiche Ue della Camera, spiegando che la bocciatura è stata votata dalle maggioranza più Italia Viva, contrari cinquestelle e democratici.

    GIORGIA MELONI CARLO NORDIO GIORGIA MELONI CARLO NORDIO CARLO NORDIO GIORGIA MELONI - FOTOMONTAGGIO IL FATTO QUOTIDIANO CARLO NORDIO GIORGIA MELONI - FOTOMONTAGGIO IL FATTO QUOTIDIANO

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