• Dagospia

    IL CINEMA DEI GIUSTI - A DICEMBRE È TEMPO DI CLASSIFICHE. AL SOLITO JOHN WATERS LANCIA LA PIÙ DIVERTENTE E PROVOCATORIA TOP TEN DEI MIGLIORI FILM DEL 2021 SULLA RIVISTA “ART FORUM” - PRIMO POSTO PER L’IMPOSSIBILE MUSICAL “ANNETTE” DI LEOS CARAX. CONCORDO SOLO SUL FATTO CHE È LUNGO – SECONDO POSTO PER L’INCREDIBILE E DAVVERO SORPRENDENTE DOCUMENTARIO “SUMMER OF SOUL (…OR WHEN THE REVOLUTION COULD NOT BE TELEVISED)”. TERZO PER L’INCREDIBILE THRILLER FUORI DI TESTA “VORTEX” DI GASPAR NOÉ, IL REGISTA PREFERITO DI DAGO, CHE NOI… - VIDEO


     
    Guarda la fotogallery

     

     

    Marco Giusti per Dagospia

    john waters john waters

     

    Intanto, arrivati a dicembre diciamo che è tempo di classifiche. Al solito John Waters, celebrato regista di “Hairspray”, “Mondo Trasho”, “Polyester”, lancia la più divertente e provocatoria top ten dei migliori film del 2021 sulla rivista “Art Forum”.

     

    Primo posto per l’impossibile musical “Annette” di Leos Carax, che Waters ritiene il miglior film dell’anno. Ma anche “un folle, esagerato e per fortuna autoindulgente musical degli Sparks Brothers su un artista macho arrabbiato, la sua ragazza diva dell'opera e la loro figlia, che in qualche modo è nata come un burattino. Guardatelo da soli in modo che nessuno che conosci vi possa rovinare questo folle capolavoro. Oh sì, è davvero lungo”. Concordo solo sul fatto che è lungo.

     

    annette di leos carax annette di leos carax

     

    Secondo posto per l’incredibile e davvero sorprendente documentario “Summer of Soul (…Or When the Revolution Could Not Be Televised)” di Ahmir “Questlove” Thompson. Lo trovate su Disney+.

     

     “Splendidamente montato con filmati abbandonati in un laboratorio, il cosiddetto film-concerto Black Woodstock, originariamente girato nel 1969 ad Harlem, raggiunge l'apice del 2021 con una rara vendetta. La telecamera praticamente scende nella gola di Clara Ward per mostrarci esattamente dove inizia la sua grande voce gospel. Ma aspetta di vedere Nina Simone, mai più arrabbiata di così! Ti prenderà a calci in culo e così farà questo film”.

    mandibules mandibules

     

    Terzo posto per l’incredibile thriller fuori di testa “Vortex” di Gaspar Noé, il regista preferito di Dago, che noi abbiamo visto almeno tre anni fa a Cannes e ancora gira su Amazon.

    vortex gaspar noe vortex gaspar noe

     

    Quarto posto per l’ottimo “France” di Bruno Dumont con la favolosa Léa Seydoux, e qui sono abbastanza d’accordo. “Questo studio psicologico di una popolare giornalista di finzione potrebbe iniziare in modo convenzionale, ma le lunghe pause e i crudeli colpi di scena del regista lo trasformano rapidamente in un quasi attacco ai media e ai suoi famelici consumatori in una bruciante critica sia della noia che del rischio emotivo di vivere davanti all’occhio del pubblico”.

     

    john waters 3 john waters 3

     

    Quinto per “The Most Beautiful Boy in the World” di Kristina Lindström e Kristian Petri dedicato al giovane svedese bellissimo che Luchino Visconti scelse per interpretare Tadzio in “Morte a Venezia”. Ovviamente quel film e quel ruolo gli rovinarono la vita per sempre.

     

    Sesto posto per il folle film francese con la mosca gigante “Mandibules” di Quentin Dupieux. “Il film d'arte più stupido dell'anno, diretto da un autore francese specializzato in commedie con manubri, su una mosca gigante e due imbecilli francesi, è anche uno dei più divertenti e affascinanti”.

    france di bruno dumont france di bruno dumont

     

    Settimo posto per il davvero notevole “Red Rocket” di Sean Baker. “Scioccante? Rinfrescante?”, scrive Waters. “… la storia incredibilmente ben interpretata di una pornostar etero maschile sbiadita che torna dalla sua ex moglie e suocera drogata in Texas per iniziare una nuova vita disfunzionale. Finalmente, cazzo, aggressività e nudità frontale sono tornati sullo schermo d'essai, a cui appartengono”. E qui siamo d’accordo.

     

    red rocket red rocket

    Ottavo posto per “The Tragedy of Macbeth” di Joel Coen. “Se Ingmar Bergman tornasse dall'oltretomba oggi per dirigere Shakespeare in un film, ecco come sarebbe”.

     

    Nono posto per “Saint Narcisse” del regista canadese punk queer Bruce LaBruce. “Pensate a Vali the Witch di Positano che incontra Joe Dallesandro. Cattolico, sexy, e, così deviantemente devoto”.

     

    frances mcdormand the tragedy od macbeth frances mcdormand the tragedy od macbeth

    Decimo e ultimo posto per “The Onania Club” di Tom Six, il regista di “The Human Centipede”. Waters lo mette al posto di un film che tutti avrete amato come “Madres paralelas” di Pedro Almodovar solo per il gusto di provocarci.

    the onania club 2 the onania club 2

     

    Dice che è “la storia di ricche donne di Los Angeles che si riuniscono per masturbarsi mentre guardano i notiziari sulla miseria del mondo. Spesso sbagliato, ma a volte divertente da ridere, è stato rifiutato dai distributori cinematografici di tutto il mondo. Tutto quello che posso dire è che il film è sicuro come l'inferno. Probabilmente non sarete mai in grado di vederlo. Forse è meglio così…”.

     

    A presto le altre top ten.

    denzel washington the tragedy of macbeth denzel washington the tragedy of macbeth red rocket red rocket vortex. vortex. lea seydoux france lea seydoux france the onania club 1 the onania club 1 vortex. vortex. mandibles mandibles the onania club the onania club saint narcisse saint narcisse summer of soul (…or, when the revolution could not be televised) summer of soul (…or, when the revolution could not be televised) the most beautiful boy in the world the most beautiful boy in the world summer of soul (…or when the revolution could not be televised) summer of soul (…or when the revolution could not be televised) the tragedy od macbeth the tragedy od macbeth saint narcisse saint narcisse the onania club 3 the onania club 3

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport