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    IL CINEMA DEI GIUSTI - MA CHI HA DETTO CHE SONO FINITI I CINEPANETTONI? - GRAZIE AL “PEGGIOR NATALE DELLA MIA VITA” CON DE LUIGI E CAPOTONDI, CHIATTI E ABATANTUONO, TORNANO FACCIONI SUI MANIFESTI, LE PALLE SUGLI ALBERI, I CORI DI JINGLE BELLS, GLI SKETCH CON GLI ANIMALI UCCISI, LE VECCHIE RIDICOLIZZATE - È COPIATO DA UNA SITCOM INGLESE, NON È UN CAPOLAVORO COMICO, MA GENOVESI E DE LUIGI SANNO IL FATTO LORO…


     
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    Marco Giusti per Dagospia

    IL PEGGIOR NATALE DELLA MIA VITAIL PEGGIOR NATALE DELLA MIA VITA

    Il peggior Natale della mia vita di Alessandro Genovesi.

    Ma chi ha detto che sono finiti i Cinepanettoni? I faccioni sui manifesti, le palle sugli alberi, i cori di Jingle Bells, le film commission valdostane e trentine, gli sketch con gli animali uccisi, le vecchie ridicolizzate. Che bellezza! Quella che sta arrivando e' una vera invasione di film natalizi, più o meno fini e più o meno cafoni, che vedranno una lotta all'ultimo spettatore tra Warner, 01, Medusa, Fandango e ovviamente Filmauro.

    IL PEGGIOR NATALE DELLA MIA VITAIL PEGGIOR NATALE DELLA MIA VITA

    Primo a presentarsi all'appuntamento e forse un po' prematuramente (a Roma si muore ancora di caldo) e' "Il peggior Natale della mia vita" di Alessandro Genovesi, sequel del riuscito "La peggior settimana della mia vita" (dieci milioni di incasso) targato Totti, RTI (cioe' Rete Italia, cioe' Salem) e Warner Bros come distribuzione. Come il precedente film e' tratto da una fortunata sitcom televisiva inglese, "The Worst Week Of My Life" di Mark Bussell e Justin Sbresni, rifatta anche in Germania e stavolta citata non in coda ma nei titoli iniziali in grande, adattata e sceneggiata per il cinema da Genovesi e Fabio De Luigi.

    CATANIA DE LUIGI ABATANTUONO NE IL PEGGIOR NATALE DELLA MIA VITACATANIA DE LUIGI ABATANTUONO NE IL PEGGIOR NATALE DELLA MIA VITA

    Il cast e' in gran parte lo stesso. De Luigi e Cristiana Capotondi come sposini, Antonio Catania come padre di lei, Andrea Mingardi padre di lui, ma al posto di Monica Guerritore troviamo Anna Bonaiuto (sembra che il ruolo fosse considerato troppo piccolo dalla Guerritore). Scompare Alessandro Siani, il miglior amico dello sposo, e arrivano Diego Abatantuono, capo e amico di Catania, sua figlia Laura Chiatti, il cameriere pugliese Dino Abbrescia, una comparsata di Ale e Franz come becchini e perfino Toto' Onnis come barista.

    La storia vede il ricco cummenda Abatantuono che ha comprato un castello in Val d'Aosta e invita la famiglia di Catania, con tanto di Capotondi incinta all'ottavo mese e genero pasticcione, a passare con lui la sera di Natale in mezzo alla neve. Anche la Chiatti e' incinta, ma di una provetta. I problemi arrivano con l'entrata in scena di De Luigi che, esattamente come nel film precedente, riuscira' a distruggere tutto quello che tocca.

    LAURA CHIATTI CON UN TACCHINOLAURA CHIATTI CON UN TACCHINO

    Spacchera' la porta del bar di Toto' Onnis con la sua macchinetta inadatta alla strada nevosa, poi entrera' nel castello e piscera' per sbaglio sul tacchino di Natale e il liquido fuoriuscito sul pavimento fara' scivolare il povero Abatantuono mandandolo all'ospedale. Per un quiproquo con due buffi becchini, Ale e Franz, molto divertenti, tutta la famiglia pensera' che Abatantuono e' defunto. Questa scatenera' un funerale che si trasformera' in una specie di happening natalizio dove accadra' di tutto.

    IL PEGGIOR NATALE DELLA MIA VITAIL PEGGIOR NATALE DELLA MIA VITA

    L'arrivo del padre di De Luigi, Mingardi, con figlioletta canterina, la roitturta delle acque della Capotondi, il crollo del soffitto del castello. Genovesi, che aveva girato anche il film precedente, sa come trattare il suo materiale. Ha la giusta eleganza nelle inquadrature e garbo nella messa in scena. Non muove quasi mai la macchina da presa e riesce a ottenere un effetto da commedia alla Laurel e Hardy molto classica, dove De Luigi e' il comico e Abatantuono una specie di Billy Gilbert che subisce le sue azione strampalate.

    Magari qualche gag e' troppo meccanica o facilmente prevedibile, come la morte del pappagallo, ma non ci sono cadute nella volgarita' (a parte la canzoncina "e intanto qua non si ciula più"), ma il cast funziona, da De Luigi che ha ormai tempi perfetti a Catania a un Abatantuono in gran forma che accenna un Jingle Bells da terrunciello da paura.

    Le due ragazze in attesa, Capotondi e Chiatti, sono belle e credibili oltre che fotografate benissimo, e Dino Abbrescia ruba la scena a tutti, come negli slapstick hollywoodiani, nei panni di una strano cameriere che non dice molto ma si trova sempre presente nei momenti sbagliati, vera invenzione del film. Non sara' un capolavoro comico, ma Genovesi e De Luigi dimostrano di sapere il fatto loro in termini di comicita'. In sala dal 22 novembre.

     

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