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    IL CINEMA DEI GIUSTI - STASERA SI CHIUDE IL TORINO FILM FESTIVAL - PASSERANNO IL BELLISSIMO “THE FLORIDA PROJECT” DI SEAN BAKER, UNO DEI MAGGIORI CONCORRENTI ALL'OSCAR 2018, E “THE DARKRST HOUR” CON GARY OLDMAN NEI PANNI DI CHURCHILL - MA SONO UNA BELLA SORPRESA ANCHE I DUE FILM ITALIANI PRESENTATI “BLUE KIDS” DI ANDREA TAGLIAFERRI E “FAVOLA” DI SEBASTIANO MAURI


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    Con la neve, un bel fredduccio, il comizio della Camusso, Asia Argento benedicente, Filipppo Timi truccato come una protagonista dei melo di Douglkas Sirk, la scoperta di una nuova star, Agnes Claisse, la bellissima figlia francese di Laura Morante, e un incerto futuro con la gestione Appendino, si chiude il Torino Film Festival. Detto questo, le sale sono effettivamente piene, A Torino ci credono ancora al cinema.

    the florida project the florida project

     

    Stasera passeranno il bellissimo The Florida Project di Sean Baker, uno dei maggiori concorrenti all'Oscar 2018, e The Darkrst Hour di Joe Wright con Gary Oldman nei panni di Churchill. Ma sono una bella sorpresa anche i due film italiani presentati rra ieri e oggi, Blue Kids di Andrea Tagliaferri e Favola di Sebastiano Mauri, due opere prime imperfette, ma eleganti, piene di intuizioni visive, di voglia di sperimentare, Il primo, Blue Kids, che ha molto diviso il pubblico, e' diretto da Andrea Tagliaferri, da anni aiuto regista di Matteo Garrone, che firma qui da produttore assieme a Rai Cinema. Bellissima fotografia, che passa da grandi paesaggi piovosi e autunnali di un nord depresso e deprimente abitato da borghesi senza vita ai primissimi piani dei suoi due protagonisti, Fabrizio Falco e Agnes Claisse, giovani stanchi e nullafacenti che si aspettano i soldi della madre morente.

    The Darkest Hour The Darkest Hour

     

    Ma i soldi non verranno. Andranno invece al padre, industriale dei polli, che ha una nuova compagna e nessuna intenzione di sovvenzionare i due rampolli. Cosi' i due fratellini fanno fuori padre e matrigna e prendono una via criminale coinvolgendo nell'impresa una bella cameriera, Matilde Gioli. Ritratto impietoso di una gioventu' bruciata di provincia, il film e' dominatao dagli occhi e dai primissimi piani di Agnes Claisse, la mente criminale che coinvolge il fratello in una spirale di sesso perverso e criminalita'.

     

    Non ci viene spiegato granche' rispetto all'evoluzione dei fratelli ne' il loro compicato legame sessuale, e' lui che porta le ragazze a lei, ma il rapporto rimane chiuiso tra di loro. Qualche problema di sceneggiatura e di storia c'e', ma e' piu' forte l'impatto visivo e il lavoro che fa sui due protagonisti Tagliaferri. E se Fabrizio Falco e' una conferma, Agnes Claisse fa un ingresso nel nostro cinema totalmente devastante. Favola di Sebastiano Mauri, e' la trasposizione cinematografica di una pièce che Filippo Timi ha scritto e portato a teatro assieme a Lucia Mascino per ben cinque anni.

    The Darkest Hour The Darkest Hour

     

    Un lavoro, quindi, gia' ben rodato che trova sullo schermo una nuova vitaita' grazie alla fotografia del grande Renato Berta, direttore della fotografia di Godard e Straub, di scene e costumi da grande melo americano anni 50 e una regia assolutamente non prevedibile che non solo asseconda la voglia di stravaganza del progetto, ma cerca di muovere il tutto verso una sorta di commedia assurda che mantenga pero' una sua struttura colta e contenuta.

     

    Timi e' Miss Fairytale, sorta di Jane Wyman, armata di fucile, chiusa in casa in attesa del marito, che divide il suo tempo con Lucia Mascino, una Doris Day con occhiali che sembra anche lei provenire da un film Universal anni 50. Su tutto domina una non precisa sessualita' di Miss Fairytale che prendera' vita in un finale che non e' quello della commedia, e che non riveleremo.

    the florida project the florida project

     

    Ma tutta la commedia poggia non tanto sullo sviluppo della storia tra le due protagoniste, quanto sulla loro messa in scena della donna, della sua sessualita' repressa mediate dalla visione del cinema americano alla Douglas Sirk. Non per tutti i gusti, evidentemente, ma Timi e Mascino sono superbi e molto divertenti e la regia di Mauri affettuosa e rispettosa della follia del tutto. In sala da febbraio prossimo.  

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