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    BRIVIDI OLIMPICI - "CICCIO KIM" CONTINUA A FAR TREMARE IL CIO PER LE OLIMPIADI INVERNALI DI FEBBRAIO IN COREA DEL SUD: PRONTI PIANI DI EVACUAZIONE DEGLI ATLETI E AL VAGLIO ANCHE UN POSSIBILE PROGETTO ALTERNATIVO A “PYEONGCHANG 2018” - INTANTO FRANCIA E CANADA HANNO DATO LIBERTÀ DI SCELTA AGLI ATLETI SE PARTECIPARE O MENO 


     
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    Marco Letizia per Corriere.it

     

    OLIMPIADI INVERNALI 2018 OLIMPIADI INVERNALI 2018

    E’ allarme Olimpiadi. Parliamo di quelle invernali che si dovrebbero disputare dal 9 al 25 febbraio 2018 a Pyeongchang in Corea del Sud. Un luogo situato a 65 km in linea d’aria dalla zona demilitarizzata, che divide la penisola coreana in due, e che rischia di diventare nei prossimi mesi uno dei luoghi più «caldi» del pianeta se l’attrito tra Corea del Nord e Stati Uniti portasse ad una guerra.

     

    Proprio per questo federazioni olimpiche e lo stesso Cio stanno portando avanti iniziative straordinarie che contemplano aspetti che vanno dall’assenza degli atleti allo spostamento dei Giochi Olimpici.

     

    missile intercontinentale nordcoreano luglio 2017 missile intercontinentale nordcoreano luglio 2017

    L’ultima in ordine di tempo la rivela oggi il «Guardian» che spiega come la Gran Bretagna abbia pronto un piano di evacuazione degli atleti dal complesso olimpico nell’immediatezza o durante le gare, non soltanto in caso di scoppio di guerra ma anche di un’escalation della tensione tra Corea del Nord e Stati Uniti.

     

    In precedenza Canada e Francia avevano reso noto come ai loro atleti fosse stata data la possibilità di scegliere se andare o meno ai Giochi, mentre il Cio sabato terrà una riunione a Losanna in cui si dovrà discutere anche di un possibile piano B per i Giochi.

     

    kim jong un osserva il missile intercontinentale nordcoreano luglio 2017 kim jong un osserva il missile intercontinentale nordcoreano luglio 2017

    Ma al momento trovare un’altra sede sembra un’estrema ratio che tra l’altro non potrebbe essere praticabile (all’orizzonte non sembrano esserci sedi pronte a sostituire in toto la Corea del Sud). E anche per spalmare le gare su più Paesi richiede una decisione.

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