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    UNA “CROSTA” CHE PUZZA DI CAPOLAVORO – IL COLLEZIONISTA DI PIACENZA, CARLO ROMAGNOLI, HA ACQUISTATO PER POCHE MIGLIAIA DI EURO UN QUADRO CHE POTREBBE ESSERE UN MONET! LA TELA, UN RITRATTO DI UNA BAMBINA, ERA VENDUTO COME UN FALSO, CON TANTO DI FIRMA IN BASSO A SINISTRA. PECCATO CHE, SECONDO IL CRITICO VLADIMIR CICOGNANI, POTREBBE ESSERE DAVVERO STATA DIPINTA DAL MAESTRO DELL’IMPRESSIONISMO FRANCESE, INTORNO AL 1910. SAREBBE IL SECONDO COLPO (DI CULO) PER ROMAGNOLI: IN PASSATO SI ERA AGGIUDICATO UN…


     
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    Estratto dell’articolo di Giammarco Oberto per www.leggo.it

     

    IL PRESUNTO QUADRO DI MONET ACQUISTATO DA CARLO ROMAGNOLI IL PRESUNTO QUADRO DI MONET ACQUISTATO DA CARLO ROMAGNOLI

    Il colpo della vita potrebbe essere arrivato grazie al martelletto di un banditore d’asta. Tre, due, uno, aggiudicato: un quadro acquistato due settimane fa in una casa d’aste di Milano per poche migliaia di euro da un avvocato di Piacenza, collezionista e appassionato d’arte, potrebbe essere in realtà una tela di Claude Monet, maestro dell’impressionismo francese le cui opere hanno quotazioni stellari. Per dire: nel 2019 un suo quadro è stato battuto all’asta da Soteby’s a New York per la bellezza di 110,7 milioni di dollari.

     

    Protagonista della vicenda, riportata dal quotidiano piacentino Libertà, un avvocato della città emiliana, Carlo Romagnoli. Ha acquistato il ritratto di una bambina, dimensioni di 104 per 74,5 centimetri, venduto come un falso Monet, con tanto di firma in basso a sinistra.

     

    La tela però sarebbe davvero stata dipinta dal maestro transalpino intorno al 1910, secondo la consulenza di Vladimir Cicognani, critico ed esperto d’arte, perito d’arte del Tribunale e della Camera di Commercio di Bologna. Sui cataloghi, osserva Romagnoli, dell’opera «non vi è traccia e tra l’altro non è un paesaggio, ovvero un soggetto in cui era solito cimentarsi Monet, ma io ho studiato l’intera opera di questo pittore e questo dipinto lo riconosco come suo».

    CARLO ROMAGNOLI CON IL QUADRO DI MODIGLIANI CARLO ROMAGNOLI CON IL QUADRO DI MODIGLIANI

     

    «[…] Monet effettuava paesaggi, è vero, ma ha anche realizzato il Bambino con la tazza che era poi suo figlio Jean e tra le sue opere figura anche il Ritratto di bambina, ovvero il ritratto della figlia. Io ritengo quindi che questo dipinto possa rappresentare una parente del maestro». Tra i critici d’arte il dibattito è aperto. Se per Cicognani è un Monet, per Vittorio Sgarbi no: «Non ha niente a che fare con Monet. Questo dipinto non ne ha le caratteristiche e probabilmente è stato realizzato intorno al 1940».

     

    […] Il mistero è aperto e ci vorranno anni per risolverlo. Certo per l’avvocato piacentino non sarebbe il primo colpo: in passato si era già aggiudicato all’asta un anonimo Ritratto di giovane donna, che dopo dieci anni di studi e esami di esperti si era rivelato essere un’opera di Amedeo Modigliani.

    CLAUDE MONET CLAUDE MONET CLAUDE MONET CLAUDE MONET claude monet claude monet

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