Andrea Montanari per "La Repubblica"
BERSANI IL POLLICE VERSO DI ROBERTO FORMIGONIRoberto Formigoni insiste: «Il fango mediatico contro di me è partito dalle Botteghe Oscure». Il governatore lombardo è convinto che il clamore suscitato dalle inchieste giudiziarie sulla sanità lombarda sia solo «fango mediatico». Frutto di un «attacco politico e giornalistico che potenti gruppi politici, editoriali e finanziari hanno lanciato contro il governo di centrodestra più importante d'Italia».
La tesi è sempre la stessa. «A novembre hanno fatto cadere Berlusconi e poi hanno lanciato mozioni di sfiducia prima che contro di me, contro tutti i miei colleghi di centrodestra. L'ordine è partito dal Pd». Come la linea di difesa. «Non c'è nessuna indagine su di me né su un assessore, un dirigente, un dipendente di Regione Lombardia. Ciò di cui si sta parlando sui giornali sull'ospedale San Raffaele e la Fondazione Maugeri riguarda interamente due aziende private. Nella quali, tra l'altro, la Regione non ha nessun potere di controllo perché questo, semmai, spetta al ministero della Salute ed eventualmente alla Prefetture».
IL PIRELLONESAN RAFFAELEStesso discorso per le sue vacanze che sarebbero state pagate dal faccendiere Pierangelo Daccò, tuttora in carcere. «Trovi uno dei miei accusatori un vantaggio che ha ricevuto Daccò - ripete Formigoni - Non riescono a trovarlo perché non c'è». Poi si dice sicuro che il suo quarto mandato in Lombardia arriverà alla scadenza naturale nel 2015. «Con la Lega - spiega - c'è un accordo di buon governo fino al 2015 e la sinistra stia attenta: nel 2015 vinceremo ancora noi». Pensa che il futuro del centrodestra nazionale debba puntare a «ricostruire una coalizione con la Lega, l'Udc e Montezemolo», ma non teme Beppe Grillo. «Contro di me - dice - ha già perso una volta, ma se vuol riprovare. Da parte sua finora solo insulti gratuiti».
Giuseppe CivatiAlle nuove esternazioni di Formigoni replica il consigliere regionale lombardo del Pd Giuseppe Civati. «Forse Formigoni non sa che le Botteghe oscure non esistono più - commenta ironico - Le uniche botteghe oscure rimaste in Lombardia sono quelle al centro delle indagini della magistratura sulla sanità lombarda».
GRILLO vittoria