Goffredo De Marchis per "La Repubblica"
«Sì, sono un po' alieni. Monti però ha scelto due persone davvero lontane dalla politica. Non accadde nemmeno all'epoca del cda dei Professori. È un passo avanti non da poco». Angelo Guglielmi è lo storico direttore di Raitre, lo scopritore di talenti da Chiambretti a Santoro, l'intellettuale che seppe mescolare cultura e ascolti. Promuove il governo per la scelta di Anna Maria Tarantola, presidente, e Luigi Gubitosi, direttore generale. Non potranno fare peggio di Lorenza Lei. «Le sembra capace una manager che caccia Santoro, ci prova anche con la Gabanelli, emargina Simona Ventura con il risultato di distruggere un'intera rete, Raidue?».
TARANTOLA GUBITOSINon occorreva un po' di esperienza del mezzo, come dice Freccero?
«Per governare la Rai bisogna muoversi su due gambe. La prima è quella della distanza dai partiti. L'obiettivo mi sembra raggiunto. La seconda è la conoscenza non tanto dell'azienda, ma di cosa è la televisione, una linea editoriale. Quando arrivarono i Professori, noi avevamo una rete vincente, Raitre. Loro si misero in testa di smontarla proponendoci di costruire format per gli altri canali. Fu una solenne idiozia. Raitre aveva un'identità e si perse per strada. Io e Curzi dovemmo lasciare ».
Lei e Curzi non eravate lottizzati?
«Ci consideravano dei militanti. Io votavo Pci pur non essendo mai stato iscritto al partito. Venivo dalla scuola e dalla critica letteraria. Arrivando alla direzione di Raitre fui costretto a improvvisare, imparai strada facendo. Spero che anche i nuovi dirigenti siano dei bravi improvvisatori».
Per il momento le paiono degli alieni?
«Un po'. Diciamo che sono un punto interrogativo».
Monti dice che del prodotto si occuperanno le risorse interne.
«Per attivare queste risorse bisogna sapere come funziona la tv. Rimango in attesa, sto a guardare. Ma per anni abbiamo detto ai partiti: giù le mani dalla Rai. Questo è successo ».
E ora?
«Ora la Rai deve ritrovare la qualità. Ci sono direttori di rete e di Tg assolutamente incapaci. Se Viale Mazzini non ritrova la qualità, l'operazione di cacciare i partiti non serve a nulla».
Che Rai troveranno i manager scelti da Monti?
«Un'azienda che ha distrutto competenze e uomini. Oppure li ha costretti a trasmigrare come Santoro. Tarantola e Gubitosi non troveranno un Santoro dentro la Rai, ossia un uomo di televisione con quella esperienza e forza. Avranno la capacità di recuperarlo? Per il resto direttori di rete e tg sono dei totali incompetenti. Con l'eccezione di Raitre. Non a caso Di Bella è cresciuto alla vecchia scuola».
A chi si riferisce in particolare?
«A tutti. Non mi pare che abbiano dimostrato grandi virtù. Si può indovinare
un programma. Per costruire una rete o un telegiornale, invece, non ci si può affidare al caso. Io vedo direttori o impropri o incapaci. Come la Lei. Devono cambiare
mestiere».
Giusta la decisione del Pd di disertare il voto sugli altri consiglieri?
«Bersani ha fatto molto bene a chiedere che saltasse la legge Gasparri. Dire "io non ci sto" era l'unico modo per provarci. Adesso è complicato cambiare strategia».