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IL FIGLIO DELL'EX CAPO DELLA FORESTALE SICILIANA, GIOVANNI SALERNO: HA AZZECCATO TUTTE LE 60...
Estratto dell’articolo di Giusi Spica per www.repubblica.it
GIOVANNI SALERNO
La relazione è arrivata sul tavolo del governatore stamattina: il concorso per assumere 46 agenti forestali è da rifare perché la commissione esaminatrice è illegittima. Lo hanno messo nero su bianco gli ispettori nominati da Schifani dopo la divulgazione della graduatoria della prova scritta, in cui è risultato primo, con il punteggio di 30 su 30, il figlio dell’ex capo del Corpo forestale Giovanni Salerno che aveva indicato il presidente della commissione.
Per il collegio ispettivo, presieduto dalla segretaria generale della Regione Maria Mattarella, «il dirigente generale del comando del Corpo forestale dell’epoca, infatti, avrebbe dovuto astenersi dal nominare il presidente della commissione di concorso, trovandosi in conflitto di interessi». L’ex dirigente ora in pensione è infatti il padre di Alessio Salerno, che aveva presentato domanda di partecipazione ben sette mesi prima che fosse nominata la commissione.
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Una violazione dell’articolo 6 bis della legge nazionale 241 del 1990 che trova conferma in numerose sentenze del Tar e del Consiglio di giustizia amministrativa. Gli ispettori hanno dunque suggerito a Schifani di dichiarare decaduta annullare tutti gli atti da questa varati, comprese le prove scritte eseguite da 21 mila candidati a fine settembre tra Catania e Siracusa. [...]
Il concorso, su cui aveva sollevato numerosi dubbi il sindacato Sadirs e finito sotto i riflettori della commissione Antimafia all’Ars, è costato finora più di 800 mila euro. Fondi riconosciuti al Formez, l’ente esterno incaricato di formulare i test e gestire la logistica delle prove che dovranno essere ripetute. La Regione invierà le carte alla procura della Repubblica e alla Corte dei conti.
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