corridoio di suwalki
Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”
Corridoio Suwalki e milizia Wagner: un binomio che dalla Polonia ai Paesi Baltici causa notti agitate tra i politici e soprattutto ai responsabili militari. Il motivo si comprende dando un’occhiata alle carte geografiche e tenendo bene a mente le aspirazioni ormai non più velate di Vladimir Putin volte a ricreare manu militari l’area d’influenza russa il più possibile fedele a quella svanita con l’implosione dell’Unione Sovietica poco più di tre decenni fa.
I MERCENARI DELLA WAGNER SALVANO I MINATORI CINESI - REPUBBLICA CENTRAFRICANA
Il Suwalki è infatti un corridoio lungo 65 chilometri che separa da est a ovest la Bielorussia dell’exclave russa di Kaliningrad e da sud a nord la Polonia della Lituania. L’avevamo visitato sette anni fa in compagnia di alcuni ufficiali […] della difesa territoriale lituana […] «Se dovesse scoppiare un conflitto tra la Nato e la Russia, noi dovremmo subito correre a rinforzare Suwalki, perché è proprio qui che i nemici cercheranno di interrompere la continuità territoriale con i nostri alleati. Se i filorussi prendessero Suwalki, le tre repubbliche baltiche dovrebbero essere rifornite dal mare o dal cielo» […]
mercenari wagner a rostov sul don
Dal 2020 la questione sembrava meno grave. Le elezioni presidenziali in Bielorussia avevano infatti mostrato la debolezza di Aleksandr Lukashenko: battuto alle urne, accusato di brogli elettorali dalla popolazione scesa in piazza per defenestrarlo ed infine salvato per il rotto della cuffia dall’intervento armato ordinato da Putin. […]
L’arrivo della Wagner rischia però di cambiare questo precario status quo. Non sappiamo quanti mercenari s’installeranno davvero in Bielorussia, oggi non arrivano a 5.000, sui 25.000 che costituivano il nucleo centrale. Il loro capo, Evgenij Prigozhin, si è fatto fotografare in mutande seduto su una brandina all’interno di una tenda da campo che i portavoce della Wagner asserivano essere nella loro nuova base nel centro del Paese.
evgeny prigozhin
Formalmente il loro mandato dovrebbe essere di «contribuire all’addestramento dell’esercito» della Bielorussia. […] Ma la situazione non è affatto chiara […]
Appena dopo il fallito golpe del 24 giugno sembrava che Prigozhin potesse essere eliminato da un momento all’altro dai sicari di Mosca. Poi lo stesso Putin parlò del loro accordo per lo spostamento di una parte dei mercenari in Bielorussia. Venerdì però Prigozhin è ricomparso nei corridoi del summit Russia-Africa di San Pietroburgo: e adesso sembra che il suo ruolo possa venire rilanciato con la ripresa delle attività della Wagner sia nei Paesi africani che in Medio Oriente.
soldato della brigata wagner per le strade di rostov sul don
Anche dal deserto libico orientale sono segnalati movimenti di mercenari russi con la cooperazione egiziana e dei figli di Khalifa Haftar. Non è neppure escluso che un giorno alcune sue unità non tornino a combattere a fianco dell’esercito regolare russo. Ma le preoccupazioni polacche e baltiche restano concentrate sui loro confini. Putin oggi dispone di un’arma in più, Prigozhin potrebbe essere molto interessato a dimostrarsi utile al presidente: la Bielorussia con la Wagner è meno marginale di prima.