Estratto dell'articolo di Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”
TEST ALLARME SUI TELEFONI BRITANNICI
[…] Domenica, alle 3 del pomeriggio, tutti i telefonini e i tablet della Gran Bretagna cominceranno a suonare all’impazzata: è il primo test del nuovo sistema di allerta per i cittadini predisposto dal governo di Londra. Nelle intenzioni, dovrebbe servire ad avvertire la popolazione in caso di gravi emergenze, tipo nubi tossiche o inondazioni: in pratica, sta suscitando non poche polemiche.
Il test di domenica durerà dieci secondi, durante i quali i telefonini emetteranno il suono di una sirena di polizia e vibreranno: l’allarme scatterà anche se i dispositivi sono stati silenziati e ci si potrà sottrarre in anticipo al test solo andando sulle impostazioni del telefono e disattivando le notifiche. Sugli schermi comparirà un messaggio che recita: «Questo è un test di Allerta d’Emergenza, un nuovo servizio del governo britannico che vi avvertirà se c’è un’emergenza mortale nelle vicinanze. Questo è un test. Non dovete fare nulla».
TEST ALLARME SUI TELEFONI BRITANNICI
Ma intanto sono già scattate le polemiche. Innanzitutto ci si preoccupa del fatto che l’improvvisa sirena potrebbe distrarre gli automobilisti al volante […] Poi si teme per gli anziani, che magari non sono al corrente dell’esperimento […] E infine il test potrebbe porre a rischio le vittime di abusi domestici, che magari hanno un telefono segreto nascosto in casa che verrebbe scoperto a causa dell’allarme.
L’unico riguardo il governo lo ha avuto per i tifosi di calcio, decidendo di non far coincidere il test con la semifinale di Coppa tra Manchester United e Brighton: ma la maratona di Londra potrebbe essere disturbata, così come gli spettacoli dei teatri.
LA PRIMA PAGINA DEL DAILY MAIL CONTRO IL TEST ALLARME SUI TELEFONI BRITANNICI
Come ha sintetizzato l'altro giorno con un titolo a caratteri di scatola in prima pagina il Daily Mail , tabloid bastione della Middle England conservatrice, «quale genio ha pensato che fosse una buona idea terrorizzare l’intero Paese alle 3 del pomeriggio di domenica?»: e ha concluso che si tratta di un esperimento «inquietante e orwelliano». Anche un alto esponente dei conservatori ha osservato che «vogliamo una società che sia meno intrusiva invece che più intrusiva»: perché il timore è che l’invasione della privacy verificatasi con l’emergenza Covid abbia ristretto la sfera della libertà personale e allargato a dismisura quella dell’intervento dello Stato, aprendo spazi a ulteriori interventi nelle vite dei cittadini.
ALLARME SUL CELLULARE
«È del tutto possibile che questo allarmerà la gente che non è al corrente — ha continuato il politico conservatore —. Mi sembra una cosa molto dubbia e il meglio che posso dire è che è strano interrompere in questo modo il pomeriggio domenicale della gente». Più tranchant la baronessa Jones, membro della Camera dei Lord per i Verdi: «È un’idea folle». «Una delle grandi virtù britanniche — ha ricordato sempre il Mail in un editoriale — era la capacità di mantenere il sangue freddo in una crisi. Questo tipo di allarmismo sembra designato a mandarci tutti in uno stato di panico parossistico».
ALLARME SUL CELLULARE
Durante il Covid, sostiene il tabloid più letto e influente d’Inghilterra, «abbiamo sopportato con riluttanza che i burocrati si immischiassero nelle nostre vite, ma quella era un’emergenza globale. Adesso, pare che pianifichino di interferire ogni volta che ne hanno voglia». Per domenica, tappiamoci le orecchie .
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