Estratto dell’articolo di Armando Di Landro per il “Corriere della Sera”
conte speranza
Il provvedimento che i bergamaschi (e gli italiani) aspettavano era già stato scritto. Ma restò chiuso in un cassetto. A trovarlo furono gli investigatori della Procura di Bergamo, il 14 gennaio del 2021, durante un’operazione di acquisizioni e perquisizioni al Ministero della Salute e all’Iss nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione della pandemia. Al Ministero c’era una bozza di decreto, dentro una cartellina che rimandava al 4 marzo 2020, in cui si indicava che i comuni di Alzano Lombardo e Nembro dovevano essere aggiunti all’elenco degli 11 paesi (10 nel Lodigiano più Vo’ Euganeo) dove c’era già la zona rossa.
LA BOZZA DI DECRETO PER LA ZONA ROSSA A NEMBRO E ALZANO
Quella bozza era un’ulteriore prova di una situazione già nota: per tutta la settimana tra lunedì 2 marzo 2020 e sabato 6 il governo era stato a un passo dall’istituzione della zona rossa anche nei due Comuni della Val Seriana, l’area dove si stava manifestando il focolaio Covid più grave. Si era già tergiversato troppo, forse, considerando che nel Lodigiano il provvedimento di chiusura era scattato due giorni dopo il primo tampone positivo. Ma finalmente, quella sembrava la settimana decisiva.
[…] in fondo alla bozza di provvedimento c’era la firma del ministro della Salute Roberto Speranza, non quella del premier Giuseppe Conte. […] il governo era spaccato sul tema, il ministro aveva deciso di seguire senza se e senza ma le indicazioni del Comitato tecnico scientifico del 3 marzo, che suggerivano di chiudere i due paesi. Il presidente del Consiglio […] prendeva tempo e l’avrebbe fatto fino alla decisione della notte tra il 6 e il 7 marzo: niente zona rossa specifica per Nembro e Alzano ma divieti allargati alla Lombardia.
giuseppe conte roberto speranza
Attorno alla linea Conte si sono inseguite indiscrezioni fin da quei giorni, a partire da presunte pressioni ricevute dal mondo industriale e produttivo, anche tramite parlamentari della maggioranza. Alcuni noti imprenditori sono stati anche ascoltati da chi indaga. Ma nulla è mai emerso in modo netto.
Ci sono ora, però, le conclusioni della Procura sui politici: Conte risulta indagato per la mancata zona rossa, Speranza no. Al ministro viene addebitata la mancata applicazione del Piano pandemico, il protocollo che ogni Paese dovrebbe attivare su richiesta dell’Oms. […]
giuseppe conte roberto speranza.