Nicola Porro per ‘Il Giornale'
Cari commensali, non possiamo resistere e oggi dobbiamo partire con il Maestro. Sì, certo, avremmo voluto parlare dei mercati finanziari e di una riu¬nione a porte chiuse a cui ab-biamo partecipato. E tra poco lo faremo. Ma l'Italia è anche il sublime, il gusto, il saper fa¬re e il saper dire. L'Italia è an¬che il Maestro, l'Architetto, la star. A voi Massimiliano Fuksas.
La Nuvola di FuksasCosa vuol dire essere un architetto di sinistra, gli chiedono alla fine di una splendida intervista i gior¬nalisti con la schiena dritta del Fatto? Squilli di tromba, cheru¬bini in estasi e voilà, il Maestro risponde: «Al di là di ogni retori¬ca vuol dire che ogni progetto che fai è legato al contesto, alle persone che ci lavoreranno e ci vivranno». E attenzione, ora ar¬riva il colpo di genio: «Il mio cliente non è il sindaco, è l'esse¬re umano». Noooooo, ma co¬me fa a trovarle? Chi gliele scri¬ve? Quali sostanze si devono as¬sumere per arrivare a queste vette? No dico, l'essere uma¬no...
La storia non la conoscete di certo. Ma è semplice: il Mae¬stro ha disegnato una Nuvola favolosa, un centro congressi al¬l'Eur di Roma, che alla fine po¬trebbe costare ai contribuenti la bellezza di 500 milioni di eu¬ro. E che, per ora, dopo una deci¬na di anni, è ancora un schele¬tro. E di questo non si può certo dare la colpa all'Architetto, semmai alle ditte che vinsero l'appalto.
albergo lama di fuksas accanto alla nuvolaSecondo la cronaca del Cor¬riere della Sera, Fuksas, però, dal 2001 ad oggi avrebbe incas¬sato una ventina di milioni per la sua maestria tra le nuvole. Il suo cliente sarà pure l'essere umano, ma le parcelle le paga¬no i più prosaici contribuenti.
E Marino, il sindaco più che l'es¬sere umano, gli avrebbe chie¬sto di lavorare gratis nel 2014 per terminare l'opera. Il Mae¬stro, comprensibilmente, pen¬sando più all'essere umano che al sindaco, avrebbe deciso di mandare tutti a quel paese e financo di togliere la sua prezio¬sa firma all'incompiuta. Bravo, così si fa.
Peccato che i giornali¬sti del Fatto , sempre così attenti ai costi della politica, ai rimbor¬si spese, alle consulenze, non abbiano inserito nella lunga in¬tervista alcuna domanda su questa parcella. Ma questo è un altro discorso. Quel che conta è il titolo «La mia Nuvola uccisa dai soliti giochi politici». Oc¬chiello: «L'architetto licenzia¬to ». Questa è una bella batta¬glia a difesa del lavoro autono¬mo e del precariato. Forza com¬pagni, continuiamo così. Sia¬mo con voi. Più nuvole per Fuk¬sas.
Alemanno FuksasPurtroppo la vita non è fatta solo di interviste del Fatto e di Archistar, nella vita ci sono anche riunioni a porte chiuse e ci sono anche i banchieri. Esatta¬mente dove il cuoco si è trovato, mentre a Roma si consumava la tragedia della Nuvola. Un centi¬naio di b¬anchieri e gestori di fon¬di ha incontrato una bella pattu¬glia di aziende italiane quotate sul mercato. Più che banchieri, anche in questo caso, esseri umani. Chissà se per alcuni di loro Fuksas ha disegnato qual¬cosa. Boh. Perché ve ne parlia¬mo? Per un semplice e banale motivo.
Massimiliano FuksasGli uomini della finan¬za erano tutti piuttosto ottimi¬sti. Siamo come una molla com¬pressa, dicevano, ci vuole qual¬cuno (Renzi?) che la faccia scat¬tare e tutto risale. La Borsa anticipa. Ma la realtà è che le impre¬se ancora guardano ai loro con¬ti con le previsioni formatesi nel momento della crisi. Se il vento gira, sarà una bufera. E per una volta tutti dovranno ri¬vedere al rialzo le proprie aspet¬tative di crescita e di utili. Roba che non si sente spesso in giro.
Uno degli interventi più interes¬santi ha riguardato i cosiddetti prestiti in sofferenza. Che, co¬me sapete, sono arrivati a livelli di guardia. Molti di questi sono stati reimpacchettati e venduti a qualcuno che fosse in grado di gestirli (la facciamo semplice), qualcuno specializzato a tirar fuori del sangue dalle rape.
Eb¬bene, anche su questo fronte ci sono novità interessanti. Rispet¬to ai mesi scorsi, la capacità di recuperare valore da crediti che un tempo erano disastrosi sta crescendo con tassi a due ci¬fre. Anche questo sarebbe un se¬gnale anticipatore che qualco¬sa si sta muovendo per il verso giusto. Tutto buono e bello? In¬somma.
IGNAZIO MARINO TWITTA FOTO CON PAOLO SORRENTINOLe piccole e medie im¬prese italiane hanno ascoltato gli uomini della finanza con un misto di scetticismo e speran¬za. Una di queste, tra le più quo¬tate in Italia, che vende generi di largo consumo, ha visto, a pa¬rità di perimetro, una diminu¬zione degli affari nei primi due mesi del 2014. Altre, meno fortu¬nate di Fuksas, ma altrettanto eccellenti, ancora aspettano, a differenza dell'architetto, che lo Stato paghi loro le fatture.
Insomma c'è una divaricazio¬ne. Il mercato, la finanza vedo¬no una tavola pronta per essere imbandita. Le pietanze sono in¬vece ancora nel congelatore. Ma ricordatevi,c'è sempre Fuk¬sas che con le sue interviste ci può restituire speranza e sorri¬so. Viva la Nuvola, viva Fuksas, viva gli esseri umani.