Daniela Preziosi per Domani - Estratti
antonio misiani foto di bacco (2)
Antonio Misiani, che tipo di manovra prepara il governo? Una manovra rinunciataria e inadeguata, che arriva dopo mesi di sottovalutazione del rallentamento dell'economia e delle conseguenze dell'inflazione e dell'aumento dei tassi di interesse. Per troppo tempo ci hanno raccontato che le cose andavano bene, finché il ministro Giorgetti, tardi, ha dato la sveglia a tutti, riportando Meloni e i ministri di fronte alla realtà. Una serie di scelte andavano impostate prima, altre andavano evitate.
Quali?
meloni tajani
Andava impostata con anticipo un'azione seria di contrasto all'evasione fiscale. Invece il governo è andato in direzione opposta, al punto che ha dovuto eliminare dal Pnrr l'obiettivo di riduzione del tax gap. E fa sorridere che lunedì Meloni, come una maestrina, abbia invitato i ministri a riorganizzare i capitoli di spesa: non è un lavoro che si fa a ridosso della legge di bilancio.
Il risultato è che oggi vanno a caccia di coperture per due terzi della manovra che ipotizzano. Una situazione che può portare a scelte improvvisate e dannose. Sento aleggiare l'idea di deindicizzare le pensioni: indebolirne ulteriormente il potere d’acquisto, facendo cassa sui pensionati, sarebbe iniquo dal punto di vista sociale ma anche controproducente sotto il profilo economico, perché deprimerebbe ancor di più i consumi.
antonio misiani
La congiuntura difficile non è colpa della destra. Ma alcune scelte del governo hanno peggiorato le cose: i ritardi nell'attuazione del Pnrr, il mancato rilancio del programma Transizione 4.0 per le imprese, il taglio delle risorse per combattere la povertà. E il brusco stop alla cessione dei crediti fiscali legati agli ecobonus.
Per il governo il superbonus ha scassato i conti.
Sono in difficoltà, cercano capri espiatori: ieri la BCE, oggi il superbonus, domani sarà il destino cinico e baro.
(...)
Cosa non va nella vendita Tim?
henry kravis 1
L'operazione che il governo ha avallato è un unicum in Europa: separazione della rete dai servizi e privatizzazione. Meloni ha enfatizzato il ruolo dello Stato ma la realtà è che con il governo sedicente sovranista il fondo americano Kkr diventerà proprietario al 65 per cento di un asset strategico del nostro paese.
È necessario capire quali garanzie siano realmente previste per le scelte strategiche, l’occupazione, gli investimenti, e la tutela dei dati. Per fare cassa il vicepremier Tajani vuole privatizzare i porti. Ma per carità: la gestione dei servizi portuali è già affidata ai privati. Un forte regolatore pubblico è indispensabile: non lasceremo trasformare l'Italia nella Grecia che ha venduto il Pireo ai cinesi.
giorgia meloni antonio tajani ANTONIO MISIANI