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    IL DESTINO DI GHIZZONI È SEGNATO E IL GIGLIO MAGICO VA ALL'ASSALTO DI UNICREDIT. MARCO CARRAI ARRUOLA ANCHE CHI NON È NATO NEL GRANDUCATO DI TOSCANA: MARCO MORELLI – MA NAGEL-BOLLORE’ SPINGONO PER CIMBRI – ACCORDO BIASI-PALENZONA – IL RUOLO DEGLI ARABI


     
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    Salvadanaio per Dagospia

    MARCO MORELLI FOTO INFOPHOTO MARCO MORELLI FOTO INFOPHOTO

     

    Il destino di Ghizzoni è segnato e il Giglio magico all'assalto di Unicredit. E per riuscirci scende a compromessi ed arruola anche chi non è nato nel Granducato di Toscana. È il caso di Marco Morelli. Matteo Renzi, ma soprattutto Marco Carrai, lo spingono verso la poltrona di amministratore delegato di Unicredit.

     

    Nato a Roma, laureato Luiss, Morelli ha un lungo passato al Monte Paschi ma ne è uscito indenne da condanne. Per riuscire nell'operazione il Giglio magico deve convincere soprattutto i soci esteri di Unicredit; in particolare, gli emiratini non proprio soddisfatti degli investimenti in Italia e soprattutto di come Ghizzoni ha gestito lo scandalo Palenzona-Mercuri, senza nemmno un rigo di censura.

    matteo renzi marco carrai matteo renzi marco carrai

     

    Il principale competitore di Morelli è Carlo Cimbri, Unipol, detto anche "er pomata" per il gel sui capelli. Lo sponsorizza Alberto Nagel di Mediobanca. Come se una controllata (Mediobanca) potesse decidere l'ad di una sua controllante... I voti hanno smesso di essere "pesati". Ora si contano.

     

    carlo cimbri carlo cimbri mohammed bin zayed al nahyan e luca di montezemolo mohammed bin zayed al nahyan e luca di montezemolo BIASI PALENZONA BIASI PALENZONA

    Intanto Paolo Biasi, che ha in tasca la delega per un anno dalla Fondazione Verona per gestire le partecipazioni strategiche, cerca un’alleanza con gli arabi del fondo Aabar che nicchiano: a Biasi rinfacciano di aver trovato ultimamente un accordo con Palenzona per scalzare Ghizzoni. Gli emiratini hanno comunque chiesto che siano gli italiani gli iniziatori del ribaltone, noi vi appoggiamo se portate in Cda una nuova governance. 

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