Elisabetta Ambrosi per il “Fatto quotidiano”
cornuto
Esiste una categorie di dipendenti ai quali, ai tempi del Coronavirus, è stata negata ogni opportunità, a differenza di tabagisti e malati di psicofarmaci: è il folto popolo bisex degli adulteri, ai quali nessuno decreto ha consentito visite, nonostante su di essi si regga l' economia sentimentale del Paese.
Il primo problema del traditore (o traditrice) seriale è l' impossibilità di nascondersi nella claustrofobia della casa. Dunque niente incontri reali, ma neanche virtuali, a meno che non si sfrutti la fila per la spesa, in quel caso benedetta, oppure la macchina ferma, dove pare la gente ormai si rifugi per avere un po' di intimità telefonica col proprio amante o il proprio psy.
Diciamolo: la quarantena è l' incubo di chi l' equilibrio familiare l' aveva costruito su più persone e il trionfo sadico dei fedelissimi, almeno di quelli che per sopravvivere non utilizzavano altri surrogati, come il lavoro, oppure il running forsennato (scopertosi come il vero vizio nazionale).
mario brega cornuto
Ai tempi del Coronavirus, gli amanti stanno peggio delle povere badanti: perché mentre le famiglie sono corse a regolarizzare le seconde, legalizzare l' amore in nero non si può. Così l' adultero, costretto a smilzi messaggi dallo sgabuzzino, ha di fronte a lui due strade: o il mesto rifugio nel porno virtuale, che a poco serve visto che il vero tradimento è sentimentale, o l' accettazione realistica dell' economia di guerra, che può tradursi in astinenza totale o nel recupero del recuperabile, come Pinocchio con le bucce della pera in tempi di fame.
Per arrivare magari ad avere l' intuizione risolutiva: forse sto bene così, addio triangolo e grazie quarantena. La stessa intuizione, però, potrebbe arrivare anche al singolo/a avviluppato in una relazione con lo sposato da sempre. Non lo posso sentire?
tradimento
Quasi quasi faccio senza. Pure dopo il Coronavirus, anzi soprattutto.
cornuto 1 cornuti felici cornuti e felici cornuto 2