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Un ragazzo di 16 anni accusato di aver stuprato un’amica durante un pigiama party – gesto di cui si era vantato con i compagni facendo girare sui cellulari il relativo video – si e’ visto derubricato il reato dal giudice minorile, un magistrato in pensione, non perche’ non avesse commesso il fatto, ma per altri due motivi: e’ di “buona famiglia ed e’ bravo a scuola”.
USA, LA DECISIONE
E’ la decisione shock presa da un giudice negli USA, in New Jersey, che ha classificato come “abuso” e non stupro l’episodio, e rimandato il caso a una corte dove il ragazzo verra’ processato come adulto. La storia, avvenuta due anni fa, durante una festa in casa con una trentina di ragazzi, e’ stata ricostruita in prima pagina dal New York Times.
il giudice james troiano
La ragazza, probabilmente intossicata dall’alcol, e’ stata prima molestata da alcuni ragazzi, che le hanno messo le mani addosso, poi uno dei ragazzi si e’ filmato con il cellulare mentre penetrava da dietro l’amica.
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Il video e’ stato poi inviato agli amici con un messaggio: “Quando la prima volta che hai fatto sesso e’ stato un stupro”. Il giudice non ha ritenuto questo documento una prova dello stupro.
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Anzi, in una sentenza di quattordici pagine ha spiegato che non si trattava di violenza perche’ non sono state usate armi e i due ragazzi si conoscevano. Inoltre, ha scritto il giudice, il “ragazzo viene da buona famiglia, ha ottenuto voti alti a scuolaal punto da poter andare non solo al college, ma in buoni college”.
E poi, ha concluso, condannarlo per stupro gli “avrebbe distrutto la vita futura”.
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