Marco Giusti per Dagospia
the greatest night in pop 4
Che vediamo stasera? Io mi sono visto su Netflix il documentario su come Lionel Richie e Quincy Jones con l’aiuto, soprattutto, di Michael Jackson e Stevie Wonder riuscirono a portare a termine il megavideo e la superhit “We Are the World”. Non è un capolavoro, e la canzone lo è ancora meno, ma ci sono momenti incredibili. Come quando ci rendiamo conto che Bob Dylan rimane ore senza aprire bocca in mezzo al gruppone e non riesce a dire la sua strofa e allora Stevie Wonder gli insegna come la avrebbe cantata Bob Dylan e lui, imitandolo, riesce a farla.
we are the world 2
O come Sheila E capisce che è stata chiamata lì solo per adescare Prince, che se ne guarda bene dal venire e vorrebbe fare un assolo di chitarra. E allora, intuendo che non la faranno cantare mai da solista, piglia e se ne va. Ma è fenomenale anche la gag di Stevie Wonder che accompagna Ray Charles al bagno e come nelle barzellette c’è qualcuno che gli dice: “Ricordatevi di spegnere la luce”. O Bruce Springsteen che, nell’anno del tour di “Born in the USA” è senza voce e deve cantare alle 5 di notte dopo Bob Dylan, non meno scoppiato di lui.
the greatest night in pop 2
Domina tutti, da qualsiasi punto di vista, quel genio di Quincy Jones, che riesce a chiudere tutto e a costruire al meglio la canzone. Purtroppo si sentono e si vedono poco Paul Simon e Tina Turner. Michael Jackson canta due o tre cose con una voce incantevole. Assolutamente da vedere.
we are the world 3 the greatest night in pop 1 tributo a harry belafonte durante le registrazioni di we are the world 1 the greatest night in pop 3 tributo a harry belafonte durante le registrazioni di we are the world 3 tributo a harry belafonte durante le registrazioni di we are the world 2 tributo a harry belafonte durante le registrazioni di we are the world 6 tributo a harry belafonte durante le registrazioni di we are the world 5 tributo a harry belafonte durante le registrazioni di we are the world 4 we are the world 1