Marco Giusti per Dagospia
eleonora giorgi e carlo verdone borotalco
Che vediamo stasera se non andate al cinema a vedere “Killers of the Flower Moon”? Io direi che, anche se lo abbiamo visto mille volte, “Borotalco” di Carlo Verdone con Eleonora Giorgi, Angelo Infanti come Manuel Fantoni e Mario Brega (“come so’ ste olive, come so?”), Cine 34 alle 21, 15, è sempre il massimo. Magari oggi qualche battuta di Brega andrebbe rivista (“pure co’ le negre!”), ma è un tale capolavoro comico… Su Rete 4 alle 21, 25 vedo che passa “Rocky V” di John G. Avildsen con Sylvester Stallone, Tommy Morrison, Talia Shire, Burt Young, Sage Stallone. Non me lo ricordo più, ma merita sempre.
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Inoltre c’è la squadra al completo del primo film e torna alla regia John G. Avildsen, anche se Stallone non lo amava per nulla e è l’unico film della serie che non andò bene al botteghino. In un primo tempo Stallone aveva pensato di far morire il suo personaggio, ma poi cambiò idea e riscrisse il finale. Rai 3 alle 21, 45 presenta invece “Assassinio sull’Orient Express” di e con Kenneth Branagh con Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Penélope Cruz, Daisy Ridley, il film che ha dato il via alla nuova saga di Hercule Poirot, il detective baffuto di Agatha Christie.
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Alla prima inglese di “Assassinio sull’Orient Express” diretto da Sidney Lumet nel 1974 e interpretato da Albert Finney come Hercule Poirot e un megacast capitanato da Lauren Bacall, Sean Connery, Richard Widmark e Ingrid Bergman, che vinse pure l’Oscar, era presente in sala proprio lei, la Regina del Crimine, che aveva scritto il romanzo, due miliardi di copie!, solo quarantanni prima e che in genere detestava gli adattamenti cinematografici delle sue opere. Agatha Christie, che aveva allora 86 anni e sarebbe morta quattordici mesi dopo, aveva però molto apprezzato il lavoro di Lumet.
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Uno dei pochi registi in grado di sfidare la teatralità, quasi claustrofobica della situazione, un giallo, con tanto di omicidio, ambientato nel 1934 e legato al caso Lindbergh, tutto risolto all’interno dei vagoni dell’Orient Express, fermo per un problema di neve sulle alte montagne. La Christie aveva avuto da ridire solo sui baffi di Albert Finney, che non erano quelli da lei pensati per Poirot.
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Chissà cosa avrebbe detto dei baffoni, del tutto diversi, che ostenta Kenneth Branagh come Poirot, che ha però l’età giusta, tra i 55 e i 60, per interpretare il detective sapientone, e cosa avrebbe detto della sua versione del celebre giallo, molto classica e molto legata anche al film precedente, che si avvale ancora di un megacast di stelle, di una bella sceneggiatura di Michael Green (Logan, Blade Runner 2049), della sontuosa scenografia di Jim Clay e della bellissima fotografia in 65 millimetri di Haris Zambarloukos, che utilizza la stessa cinepresa di “Dunkirk” e ci offre un’immagine ricchissima dei paesaggi nevosi, un po’ alla “The Hateful Eight”.
Branagh, vecchia volpe pronto a tutto, che aveva già girato in 70 millimetri un lunghissimo Amleto all-star, forte della sua esperienza su Thor e della più che riuscita Cenerentola per la Disney, adopera su Assassinio sull’Orient Express la stessa cura da remake di classe:
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Impaginazione curata, attenzione al cast, dove si uniscono nuovi volti graziosi, Daisy Ridley, a grandi star inglesi e americane, Judy Dench e Michelle Pfeiffer su tutti, e il sempre perfetto Derek Jacoby nel ruolo che nel 1974 fu di Sir John Gielgud. Perché, alla fine, più che al romanzo di Agatha Christie, Branagh pensa costantemente al film di Lumet, che era piuttosto riuscito e che puntava fortemente alla costruzione del cast e al suo funzionamento teatrale. Di fatto è questo il migliore dei Poirot diretti da Branagh.
il professor cenerentolo
Alternative? Il thriller stravisto “Il collezionista” diretto da Gary Fleder con Morgan Freeman, Ashley Judd, Cary Elwes, Tony Goldwyn, Jay O. Sanders, Iris alle 21, la commedia di Pieraccioni “Il professor Cenerentolo” con Laura Chiatti, Davide Marotta, Sergio Friscia, Massimo Ceccherini, piuttosto riuscito. Mi rivedrei davvero volentieri “I guappi”, camorristico ambientato nel primo Novecento diretto da Pasquale Squitieri, scritto da Ugo Pirro con Franco Nero, Fabio Testi coi basettoni, Claudia Cardinale, Lina Polito, Raymond Pellegrin, Nando Villella, Rai Storia alle 21, 10. All’epoca era un filmone.
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Su Canale 27 alle 21, 10 avete “Corsari”, costoso film d’avventure con una piratessa protagonista diretto da Renny Harlin per la sua musa Geena Davis, ma ci sono anche Matthew Modine, Frank Langella, Maury Chaykin. Celebre per essere stato un bagno di sangue per la Carolco, sia durante la lavorazione, con tre quarti della troupe che abbandonarono il regista dopo un contrasto pesante, sia alla sua uscita, visto che perse qualcosa pari a 147 milioni di dollari di oggi. Non solo.
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Oliver Reed, in quel di Malta, dove morirà anni dopo girando “Il gladiatore”, si ubriacava e dava fastidio a Geena Davis e venne brutalmente cacciato. La scenografia venne realizzata prima che il regista capisse che film doveva fare. E siccome Harlin fece riscrivere il copione, cambiò tutto, anche gran parte della scenografia. Su Cielo alle 21, 15 passa l’erotichello “Penombra” di Bruno Gaburro con Paola Senatore, Domiziano Arcangeli, Carmen Di Pietro, Marcella Petri. Su Mediaset Italia 2 passa invece alle 21, 15 “Lo squalo IV” diretto da Joseph Sargent con Lorraine Gary, Lance Guest, Karen Young, Mario Van Peebles, Michael Caine.
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Alla domanda di rito su come fosse il film e perché lo avesse fatto, Michael Caine rispondeva “Non l’ho visto, ma tutto mi fa pensare che sia terribile. Ma ho visto la casa che grazie al film è costruito. E’ fantastica”. Durante i sette giorni di lavorazione alle Bahamas, Caine non solo guadagnò 1 milione e mezzo di dollari, ma vinse anche un oscar come non protagonista per “Hanna e le sue sorelle”.
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Passiamo alla seconda serata con l’horror “Il mai nato” diretto da David S. Goyer con Odette Yustman, Gary Oldman, Cam Gigandet, Meagan Good, Jane Alexander, Idris Elba, Mediaset Italia 2. Così così. Meglio su Canale 27 alle 23, 10 la commedia “Famiglia all’improvviso” di Hugo Gélin con Omar Sy, Gloria Colston, Clémence Poésy, Antoine Bertrand, Susan Fordham. Fu un successo assolutamente imprevisto anche in Italia. Cine 34 alle 23, 15 propone invece la commedia di Luciano Salce “Vediamoci chiaro” con Johnny Dorelli, Eleonora Giorgi, Janet Agren, Angelo Infanti, dove la temporanea cecità del protagonista gli svela la verità sui finti amici e sulle donne che lo circondano.
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Su Canale 20 alle 23, 20 avete “Interstellar” di Christopher Nolan con Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, David Gyasi, Wes Bentley. Quello che ci colpisce di più del film, scrivevo quando uscì in sala, non è l’ambizione del regista di costruire una space opera complessa alla Tarkovky o alla Malick. O il desiderio di fare cinema con la pellicola in 70 mm. O lo spreco di orologi Hamilton come da sponsorizzaziona cialtrona.
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Ma di ricucire dentro un kolossal eccessivo da 200 milioni, dove una star come Matthew MacConaughey viene spedito dentro non so quale worm holes dalle parti degli anelli di Saturno insieme a Anne Hathaway e a un robot con la parlantina, una piccolissima storia d’amore paterno e di promesse che vanno mantenute. Mentre il tempo passa e i nostri figli crescono.
interstellar
In una specie di Dust Bowl alla John Steinbeck e alla Woody Guthrie, ma anche un po’ alla “Wizard of Oz”, martoriato dalla fame, dalle malattie delle piante e dalle tempeste di polvere, il pilota Cooper, cioè MacConaughey, ha promesso a sua figlia Murph, la strepitosa Mackenzie Foy di “Twilight” che poi nel tempo diventerà Jessica Chastain e Ellen Burstyn, che dopo aver compiuto la sua missione per salvare la specie umana su un altro pianeta tornerà a casa. Partirà, a dispetto dei tentativi della figlia per farlo rimanere. Ma noi sappiamo che dovrà tornare. Tutto il resto, alla fine, compresa la poesia ricorrente di Dylan Thomas, “Do not go gentle into that good night”, conta poco.
sartana nella valle degli avvoltoi
Su 7Gold alle 23, 45 passa il vecchio spaghetti western “Sartana nella valle degli avvoltoi” di Roberto Mauri con William Berger, Wayde Preston, Aldo Berti, Carlo Giordana, Franco De Rosa. Su Rete 4 alle 23, 45 con “Disturbing the Peace” di York Alec Shackleton con Guy Pearce, Devon Sawa, Michael Bellisario, Dwayne Cameron, Jacob Grodnik, Barbie Blank, uno sceriffo che si era ripromesso di non toccare più la pistola dovrà riprenderla per difendere i cittadini dalle scorrerie di una banda i teppisti in moto.
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Su Rai4 all’1 torna un classico del kung fu, “Il furore della Cina colpisce ancora” di Lo Wei con Bruce Lee, Maria Yi, Han Ying Chieh, Tony Liu, Paul Tien, Miao Ker Hsiu, mentre su Cine 34 all’1, 45 passa “Il bacio” di Mario Lanfranchi con la bellissima Martine Beswick, Maurizio Bonuglia, Eleonora Giorgi, Valentina Cortese, Massimo Girotti, uno dei rari film costruiti dai romanzi d’appendice di Carolina Invernizio. Oggi nessuno intitolerebbe più un film “La tardona”, che doveva tradurre il titolo francese “La vieille fille”, diretto da Jean-Pierre Blanc con Philippe Noiret, Annie Girardot, Marthe Keller, Maria Schneider. Ovviamente Noiret e Girardot fun zionano perfettamente in coppia, al di là del valore del film.
grazie… nonna
Su Cine 34 alle 3, 10 torna il terribile “Grazie… nonna”, commedia sexy di Franco Martinelli alias Marino Girolami con Edwige Fenech, fresca mogliettina di Enrico Simonetti, che fa impazzire il giovane Valerio Fioravanti, un attimo prima della latitanza. Sembra che Fioravanti avesse davvero preso una cotta per Edwige… Su Iris alle 3, 20 passa il documentario “Valentino: l’ultimo imperatore” di Matt Tyrnauer con interventi di Valentino, Giancarlo Giammetti, Giorgio Armani, Matteo Marzotto, Claudia Schiffer.
La principessa sul pisello
Su Italia 1 alle 4, 20 trovcate la commedia brillante “Una top model nel mio letto” diretto dallo specialista Francis Veber con Daniel Auteuil, Gad Elmaleh, Kristin Scott Thomas, Virginie Ledoyen e la bellissima Alice Taglioni. Ma chiuderei col ben più trash “La principessa sul pisello”, fino a poco fa commedia sexy rarissima di Piero Regnoli con Susanna Martinkova (Cenerentola), Christa Linder (Biancaneve), Gino Milli, Marisa Bertoni, Marcello Bonini Olas, Rossana Canghiari, Tiziana Casoli, Bruna Celati, Liliana Chiari, Salvatore Furnari, Gino Pagnani, Amparo Pilar, Cine 34 alle 4, 40.
Rarissima porno fiaba erotica, girata nel 1973 e uscita solo per pochi giorni nel 1976. Susanna Martinkova, attrice praghese con un buon curriculum che aveva lavorato nel “Teatro nero” e già in parecchi film in Italia, si ritrova come protagonista quando il film si intitola solo Cenerentola e si sta girando a Roma. In un articolo di “La Sicilia,”, in data 20 ottobre 1973, Susanna Martinkova dice che “Questa Cenerentola proprio per il suo stile tra il divertente e l’erotico è la prima reale occasione che ho avuto per cimentarmi con quelle che io ritengo le mie possibilità”. La storia.
La principessa sul pisello
Una nonnina, per tener desta l’attenzione di un gruppo di mignotte, racconta qualche storiella. La prima è una rilettura di Cenerentola porno, con la ragazza, Susanna Martinova, che si ritrova nuda a mezzanotte dopo un’orgia passata dal principe. Al posto della scarpetta ci sono delle mutande.
Nel secondo episodio è di scena Biancaneve, Christa Linder, cattiva perché gira sempre nuda e addormenta la matrigna con una mela avvelenata. I nani si chiamano Sozzolo, Mosciolo, Fregnolo, Caccolo, Petolo, Minchiolo, Ciucciolo. Ci sarebbe anche “Paura e amore” di Margarethe Von Trotta con Fanny Ardant, Valeria Golino, Greta Scacchi, Paolo Hendel, Sergio Castellitto, Iris alle 4, 50. Ma la chiuderei qua. Meglio.
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