Marco Giusti per Dagospia
stasera a casa di alice 2
Sì. Vabbè. Ma l'avete visto il settimo episodio di "Euphoria"? Quello che ci prepara al gran finale di stagione della settimana prossima e dove trionfano le musiche anni 60 del cinema italiano? Piero Piccioni, Armando Trovajoli, Ritz Ortolani e ovviamente Ennio Morricone, col tema di "Metti una sera a cena" spalmato ovunque. È un episodio ricchissimo, costruito come uno show, un musical scolastico dove Lexi, la voce narrante, ci racconta la sua versione dei fatti che riguardano lei, Rue, Cassie, Maddy.
terra di confine – open range
Messa in scena di una messa in scena, con continui rimandi al vissuto e al raccontato che si intrecciano continuamente per quella che sembra una sorta di puntata del best of della stagione, ma dove viene fuori, lo sapevamo su, tutta la mascolinità tossica cripto gay dei pochi personaggi maschili. Sono settimane che Sam Levinson, regista e guru della serie ricama e ricama puntate piene di tutto ma spesso senza storie, senza avanzare minimamente nel racconto.
pollice da scasso
Questo avvitamento nell'effetto speciale della messa un scena ci può prendere una volta, due volte, ma alla terza alziamo le mani. Pietà. Lo sappiamo che siete bravi, in questo caso ci sono anche due balletti da urlo, uno tutto ragazze e uno tutto ragazzi in adorazione del dio fallo, ma siamo un po' come Rue seduti sulla poltrona. Non capita nulla...
stasera a casa di alice
E stasera che vediamo? Beh, credo che sia imperdibile, anche perché poco visto e considerato troppo comicarolo e troppo gaio, “Gli amanti passeggeri” di Pedro Almodovar, folle commedia tutta su un aeroplano che non riesce a atterrare. "Voi coppie gay come siete etero!". Almodovar ritrova qui la grande vena comica di certi suoi primi film, mixa satira sociale, politica, alcool, mescalina, una scelta musicale pazzesca e aggiunge sesso. Tanto. Scritto e esibito.
terra di confine – open range 3
Una goccia di sperma cade dalla bocca di uno steward. Mentre stanno per tentare l’atterraggio di fortuna nell’aeroporto di La Mancha, Benito chiede al comandante: “Tu che sei bisesssuale, è vero che gli uomini succhiano il cazzo meglio delle donne?”. Non c'è nessun dramma, a parte quello della situazione base, visto siamo su un aereo con destinazione Città del Messico che si ritrova da subito in avaria, a causa di un carrello inceppato, e che gira a vuoto sopra il cielo di Toledo (metafora politica della Spagna, dell’Italia, dell’Europa..) alla ricerca di uno scalo d'emergenza dove atterrare. Non c’è però da preoccuparsi perché, sul modello dei vecchi “Airport” o degli “Aeroplani più pazzi del mondo”, passeggeri e personale di bordo sono tutti svitati e fuori controllo.
le tre spade di zorro
A cominciare dai tre steward gaissimi capitanati da Joserra, il grande Javier Camara, fidanzato con lo sposatissimo comandante Alex, Antonio de la Torre, sorpreso però proprio da Joserra a farsi fare una megapompa dal suo secondo, il bel Benito, Hugo Silva (“tu sei proprio una frociona!”). I tre steward cercano, a modo loro, di tranquillizzare i passeggeri della prima classe, visto che quelli della seconda sono stati pesantemente addormentati.
la cugina 2
Così i tre passano da un gran numero coreografato di “I’m so excited” delle Pointer Sisters a un micidiale cocktail, l'Agua de Valencia, rinforzato con una bella dose di mescalina tirata fuori dal culo di un bel passeggero (“per passare la frontiera il culo è la cosa più sicura!”), che farà sballare un po' tutti scatenando le già poco represse pulsioni sessuali dei presenti.
miles davis birth of the cool
Ogni personaggio ha una storia. C’è la non giovanissima Norma, Cecilia Roth, passata da piccola star del porno a Dominatrix dei 600 uomini più influenti di Spagna (“C’è anche il Numero 1… Il Re”), l’ambiguo Dottor Mas, José Luis Torrijo, che deve vedersela con i suoi troppi intrallazzi politici e una figlia finita nel bondage, la vergine Bruna, Lola Duenas, che riuscirà a scatenarsi solo in classe economica aprendo la patta a un giovane passeggero arabo e che sente aria di morte nell’aereo (“prima pensavo che fossero le scorregge”), l’attore playboy Ricardo, Guillermo Toledo, che ha lasciato una confusa situazione sentimentale a casa che darà il via a una specie di film nel film molto buneliano con le bellissime Paz Vega e Blanca Suarez protagoniste. Per non parlare dei due buffi steward che lavorano con Joserra, uno grasso e cattolico e l’altro magro e baffuto, che finirà per scatenarsi col secondo di bordo, Benito. O delle apparizioni di Antonio Banderas e Penelope Cruz.
la fabbrica di cioccolato
Su Cine34 alle 21 ci sarebbe "C'era un cinese in coma" di Carlo Verdone dove fa coppia con Beppe Fiorello, ancora non toccato dal successo che gli arriverà poco dopo con le fiction di Rai Uno, e parla del mondo dello spettacolo, il successo, il talento, l'ascesa di un comico e i suoi rapporti col piccolo manager che lo ha scoperto. Un film sicuramente in avanti rispetto ai suoi tempi, pieno di idee, non così capito dal pubblico che ha comunque un inizio fenomenale quando Verdone mette in scena il mondo dei piccoli attori, soubrettine, imitatori. Da rivedere.
la cuccagna
“Terra di confine – Open Range” di Kevin Costner è un western piuttosto classico dove abbiamo una coppia di cowboy vagabondi, Costner e uno strepitoso Robert Duvall, che assieme a altri due soci si mettono contro il signorotto del posto, Michael Gambon. Assolutamente buono, Costner volle a tutti i costi Duvall o non avrebbe girato il film, Iris alle 21. Canale 20 alle 21, 05 propone il thriller fracassone, ma non alla “Fast&Furious”, “Autobahn – Fuori controllo” di Eran Creevy con Nicholas Hoult, Felicity Jones, Antho ny Hopkins, Ben Kingsley. Imperdibile, se non l’avete visto, “Ocean’s Eleven. Fate il vostro gioco” di Steven Soderbergh con George Clonney, Brad Pitt, Matt Damon, Julia Roberts e Andy Garcia, canale 27 alle 21, 10, remale del celebre film di Lewis Milestone da noi presentato come “Colpo grosso” con Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis Jr. Un classico.
la cugina 1
Su Cielo alle 21, 15 vedo che passa un fuilm di lawrence Kasdan che non ho visto, “Darling Companion” del 2013, con Diane Keaton, Kevin Kline, Dianne Wiest, Richard Jenkins, Sam Shepard, Mark Duplass. Su Italia 1 alle 21, 20 possiamo rivedere “La fabbrica di cioccolato”, versione di Tim Burton del classico di Roald Dahl già portato sullo schermo con successo da Mel Stuart con Gene Wilder come Willy Wonka. Al suo posto troviamo qui Johnny Depp, che non ha però lo stesso carisma da commediante. Non tutto funziona, ahimé, ma la fabbrica, le scenografie, i costumi sono meravigliosi. Favolosa anche Helena Bonham Carter.
gravity
Da rivedere. “Gravity” di Alfonso Cuaron con George Clooney e Sandra Bullock, Rai 4 alle 21, 20, coi suoi sette Oscar, è una delle più grandi space-opera mai girate. Ci sono voluti quattro anno e mezzo per completarlo, ma il livello tecnico era incredibile quando lo vedemmo. E Clooney e Sandra Bullock non sono mai stati così bravi. Su canale Nove alle 21, 15 arriva “Attacco al potere”, kolossal coi terroristi che attaccano l’America (ci risiamo…) e Bruce Willis e Denzel Washington che difendono l’Occidente. Visto, certo, ma non me lo ricordo per niente.
la fabbrica di cioccolato 2
In seconda serata vi propongo il documentario “Miles Davis: Birth of the Cool” di Stanley Nelson nel 2019. I fan apprezzeranno. Tornano sia “Stasera a casa di Alice” di Carlo Verdone con Ornella Muti, Sergio Castellitto, Cine 34 alle 23, 20, sia il fondamentale sub-Malizia “La cugina” diretto da Aldo Lado con la stupenda Dayle Haddon, Massimo Ranieri, Christian De Sica e Stefania Casini, Cielo alle 23, 30, Su Rai 4 alle 23, 30 potete divertirvi con “Alien Vs. Predator” di Paul Anderson con Sanaa Lathan, Lance Henriksen, Ewen Bremmer e Raoul Bova che sordiva da protagonista in un film americano.
gli amanti passeggeri
Su Canale Nove alle 23, 35 vedo un “Beverly Hills Cop III” diretto da John Landis nel 1994 con Eddie Murphy che non venne molto apprezzato al tempo. Neanche “Crimson Peak” di Guillermo Del Toro con Mia Wasikowska, Jessica Chastain e Tom Hiddleston, primo e unico romanzo gotico del regista messicano, ebbe un grande successo. Del Toro è decisamente più a suo agio con fantasy dalle regole meno rigide. Inoltre i fantasmi non erano bellissimo. “La legge del più forte” di George Marshall con Glenn Ford, Shirley MacLaine e Leslie Nielsen è una buona commedia western anni ’50 che all’epoca tutti i bambini hanno visto, anche se preferivano i veri western, quelli con le sparatorie, Iris alle 23, 50.
gli amanti passeggeri 3
Nella notte tornano i fantasmi di “Mr. Klein” di Joseph Losey con Alain Delon, commerciante d’arte che si arrichisce nella Franca collaborazionista di Pétain, che impazzisce dietro al suo doppio ebreo. Grande film di Losey e una delle grandi interpretazioni di Delon, ma ci sono anche Jeanne Moreau, Michael Lonsdale, Juliet Berto e Suzanne Flon, Rai Movie alle 00, 50. Per gli studiosi dei primi euro-western è fondamentale la messa in onda dell’italo-spagnolo rarissimo “Le tre spade di Zorro” di Ricardo Blasco con Guy Stockwell, Michela Wood, Gloria Milland, Franco Fantasia, Rete 4 alle 2, 55.
darling companion
Blasco era stato un letterato antifascista prima della guerra civile e poi diventò un attivissimo regista nella tv degli anni ’60. Molto simile al primo Zorro americano anni 2000 con Antonio Banderas e Anthony Hopkins, solo che lì ci sono due Zorro, padre e figlio, qui gli Zorro sono tre, padre, figlio e figlia! Da non perdere assolutamente su Iris alle 3, 10 (mettete i registratori!) “Pollice da scasso” diretto da William Friedkin e scritto da Waloon Green dedicato alla ricostruzione di una rapina epocale chiamata Brink’s Job che avvenne a Boston nei primi anni ’50 e che ebbe ben tre versioni cinematografiche. Ma solo qui trovate Peter Falk, Peter Boyle, Warren Oates, Paul Sorvino, Gena Rowlands e Allen Garfield. Nel 1978 leggo che vennero rubate quindici bobine di scene inedite, doppioni, ciak, ecc., del film e chiesto un riscatto di 600 mila dollari.
crimson peak
Friedkin disse ai banditi che se le potevano tenere, mettere su un proiettore e divertirsi a vedersele a casa. Chiuderei la nottata con un classico del poliziottesco all’italiana, “La polizia incrimina, la legge assolve” di Enzo G. castellari con Franco nero, Fernando Rey, Delia Boccardo e James Whitmore, grande successo del tempo, Cine 34 alle 4, 35, “La cuccagna” di Luciano Salce con Luigi Tenco protagonista e Ennio Morricone compositore sia della colonna sonora che delle canzone che canta Tenco scritte insieme a Salce, e il capolavoro noir diretto (solo in parte da) Josef Von Sternberg “L’avventuriero di Macao” con Robert Mitchum, Jane Russell, William Bendix, Gloria Grahame, Brad Dexter, Rai Movie alle 5.
c'era un cinese in coma
Sternberg non girava un film da dieci anni, cioè da “ misteri di Shanghai”, ma sul set fu impossibile con tutta la troupe, a cominciare dai due protagonisti, Mitchum e Jane Russell, che definì “una stupida bella ragazza”. A un certo punto, a tre quarti di film girato, il produttore Howard Hughes lo rimpiazzò con Nicholas Ray, che si portò dietro il suo sceneggiatore Walter Newman. Ray si ritrovò a lavorare con Gloria Grahame, che aveva appena diretto in “Il diritto di uccidere”, e dalla quale stava divorziando. Diressero alcuni retakes, sembra, sia Robert Stevenson, sia Mel Ferrer, oltre a Nicholas Ray. Non sappiamo come fosse originariamente il film girato da Sternberg. Ahimé.
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