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    IL DIVANO DEI GIUSTI – IN CHIARO, IN PRIMA SERATA, IL FILM CHE RIVEDREI È “VIVA LAS VEGAS”, IL PIÙ GRANDE SUCCESSO DI ELVIS ATTORE - IN SECONDA SERATA PASSA IL DIVERTENTE, MA SFORTUNATO, “OMICIDIO ALL’ITALIANA” DI MACCIO CAPATONDA. PER ME ERA UNA BOMBA – A NOTTE FONDA TROVATE L’EROTICO SPINTISSIMO “QUANDO L’AMORE È SENSUALITÀ” DI VITTORIO DE SISTI CON AGOSTINA BELLI, GIANNI MACCHIA E LA SUOCERA DI GIUSEPPE CONTE, EWA AULIN - VIDEO


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    toni servillo ficarra e picone la stranezza. toni servillo ficarra e picone la stranezza.

    Che vediamo stasera? Io, ieri sera, mi sono rivisto su Amazon “La stranezza” di Roberto Andò con Toni Servillo e Ficarra & Picone, che è di gran lunga il miglior film italiano della stagione, se non consideriamo italiano “Bones and All” di Luca Guadagnino.

     

    “La stranezza” ha un copione perfetto per un film italiano, scritto da Massimo Gaudioso e Ugo Chiti assieme al regista, ma vanta anche un cast perfetto con Ficarra e Picone meravigliosi che tengono insieme tutto il film. E’ incredibile che ancora esista, per molto dei nostri attori, un pregiudizio sul comico. Al punto che temo che tanti spettatori del cinema d’autore col naso all’insù non abbiano mai visto proprio un film di Ficarra e Picone.

     

    ann margret elvis presley viva las vegas ann margret elvis presley viva las vegas

    Ma in chiaro stasera cosa vediamo? Stasera il film che rivedrei in prima serata è “Viva Las Vegas” di George Sidney con Elvis Presley, Ann-Margret, Cesare Danova, William Demarest, Warner tv alle 21. Fu il più grande successo di Elvis attore. Anche Ann-Margret, allora, era popolarissima, tanto da meritare sui manifesti la stessa grandezza che aveva Elvis.

     

    I due ebbero una storia che iniziò prima delle riprese e andò avanti per un anno anche dopo, a sentire l’attrice. Insieme incisero un duetto, "You're the Boss", che non venne mai inserita nel film. Del resto non venne mai pubblicato un album tratto dal film. Leggo che la scena dove Elvis canta “Viva Las Vegas” è costruita senza taglia, in un’unica ripresa. Da controllare.

     

     

    bud spencer occhio alla penna bud spencer occhio alla penna

    Ci sarebbe anche “Occhio alla penna” di Michele Lupo con Bud Spencer, Amidou, Joe Bugner, Renato Scarpa, Rai Movie alle 21, 10, che non vedo da allora. Tardo ma buon western comico prodotto da Claudio Mancini con la complicità di collaboratori fedelissimi di Leone, come Ennio Morricone e Sergio Donati, per la regia di Michele Lupo, che avrebbe dovuto girare, una decina d’anni prima, “Il mio nome è Nessuno” con Terence Hill, prodotto da Leone. Ma venne cacciato perché, ricordava Ernesto Gastaldi, non stava attento alle riunioni di lettura copione con Leone.

     

    ann margret elvis presley viva las vegas ann margret elvis presley viva las vegas

    Bud fa coppia con il finto indiano Amidou, attore franco-algerino di qualche fama. Finge di essere un dottore nel west, mentre è solo un bandito. Insieme, però, salveranno un paese da una banda di banditi davvero cattivi che vogliono togliere ai cittadini l’oro che hanno scoperto. Il cattivo, anche se ufficialmente è lo sceriffo della città, è il grosso ex pugile Joe Bugner, una massa di muscoli.

     

    Riccardo Pizzuti trionfa come Colorado Slim, terrore della città, che Bud lascia in mutande gialle in mezzo alla strada. È anche una delle ultime musiche western di Morricone. Sergio Donati sostiene di averlo scritto contro voglia. Lo ricorda divertente “anche se c’era quel tremendo attore francese che fa l’indiano, che ancora non riesco a guardarlo”. Per il direttore della fotografia Franco Di Giacomo fu “…una lavorazione piacevole, senza grosse difficoltà, con Claudio Mancini, il produttore, che aveva delle sfuriate a vuoto. Era un tipo molto sanguigno, anche se si placava dopo dieci minuti.

     

    occhio alla penna occhio alla penna

     Michele Lupo, tecnicamente, era un bravissimo regista, anche se gli mancavano un po’ le palle rispetto a Bud. Del resto quello era il momento che Bud poteva fare quello che voleva e a volte si sentiva questa poca fiducia che aveva nei confronti di Michele. Questo ha frenato anche qualche soluzione un po’ particolare di regia che poteva avere in mente. Lo abbiamo girato in interni alla De Paolis a Roma e in esterni in Almeria, sfruttando i villaggi che erano stati costruiti per i film di Sergio Leone”.

     

    the burning plainthe burning plain the burning plainthe burning plain

    Su Cine 34 alle 21 torna “Superfantozzi” di Neri Parenti con Paolo Villaggio, Liù Bosisio, Gigi Reder, Luc Merenda, una sorta di Fantozzi, Pina e Filini nella storia del mondo, da Adamo e Eva a Robin Hood.

     

    Su Iris alle 21 passa invece “The Burning Plain – Il confine della solitudine”, opera prima di Guillermo Arriaga, lo sceneggiatore di Inarritu, quello che si era specializzato coi film costruiti non secondo un modello temporale, puzzle che lo spettatore deve risolvere. Qui ci sono grandi interpreti, Charlize Theron, Kim Basinger, Jennifer Lawrence al suo esordio, José María Yazpik. Ma domina su tutto la scrittura del film. L’idea di Arriaga e Inarritu per un po’ funzionò, poi la abbandonammo tutti, a cominciare da Inarritu. Troppa fatica per raccontare una storia. Un mal di testa…

     

     

    scena di sesso 300 l’alba di un impero scena di sesso 300 l’alba di un impero

    Su Canale 20 alle 21, 05 “300: L’alba di un impero” di Noam Murro con Sullivan Stapleton, Eva Green, Lena Headey, Rodrigo Santoro, Jack O'Connell, che purtroppo non vale il primo “300” di Zack Snyder con Gerard Butler. Ma come si può fare il sequel di un film dove sono morti i 300 protagonisti? L’idea è quella di seguire l’ateniese Temistocle che cerca di sconfiggere la potente armata di Serse. Eschilo lo interpreta tal Hans Matheson. Mai visto.

     

    TITO E GLI ALIENI TITO E GLI ALIENI

    Molto carino, su Rai Gulp alle 21, 05, “Tito e gli alieni” di Paola Randi con Valerio Mastandrea, Clémence Poésy, Luca Esposito, Chiara Stella Riccio. E’ una favola romantica, bislacca. Un burbero professore alla ricerca di voce aliene nel deserto del Nevada, Valerio Mastandrea, riceve dal fratello, morto prematuramente, l’incarico di curare i suoi due bambini, Tito, Luca Esposito, e Anita, Stella Riccio.

     

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    Se i bambini sono orfani, anche lo zio professore è in qualche modo orfano, di una moglie che è morta, e che cerca disperatamente nelle voci che vengono dallo spazio. Tutto ambientato in una sorta di area speciale per le ricerche scientifiche extraterrestri americana, ricostruita però in gran parte nella centrale nucleare ora dismessa di Montalto di Castro.

     

    Su Canale 27 alle 21, 10 il thriller al femminile “Ocean’s 8” di Gary Ross con Sandra Bullock, Cate Blanchett, Anne Hathaway, Helena Bonham Carter, Sarah Paulson. Magari è più divertente di “Diana – La storia segreta di Lady D” di Oliver Hirschbiegel con Naomi Watts, Naveen Andrews, Douglas Hodge, Charles Edwards, Geraldine James, Rai Storia alle 21, 10, disastroso biopic girato troppo in fretta su Lady D.

     

    Ferilli. - omicidio all'italiana Ferilli. - omicidio all'italiana

    Tornano le missioni impossibile con la ricostruzione di una vera scena di guerra in quel di Bengasi, “13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi” diretto da Michael Bay con John Krasinski, oggi regista di “Top Gun: Maverick”, James Badge Dale, Max Martini, Pablo Schreiber, David Denman, dove un gruppo di sei specialisti deve difendere l’ambasciata americana di Bengasi.

     

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    Su Tv2000 alle 21, 20 cominciamo a tirar fuori i polpettoni biblici televisivi con “Giuseppe di Nazareth” di Raffaele Mertes con Tobias Moretti, già protagonista della serie tedesca “Rex”, Ennio Fantastichini, Renato Scarpa, Mattia Sbragia, Stefania Rivi. Mai visto.

     

    In seconda serata Cine 34 alle 22, 50 ci propone il divertente, ma sfortunato, “Omicidio all’italiana” di Maccio Capatonda con lo stesso Maccio, Herbert Ballerina, Ivo Avido, Gigio Morra e Sabrina Ferilli. Per me era una bomba. Una folle parodia della tv del dolore. “Cogne, Avetrana, Novi Ligure, che hanno più di noi?”, si chiedono all’inizio della storia Piero e Marino Peluria, sindaco e vicesindaco di Acitrullo, di fronte alla possibilità di risolvere la miseria del loro paesino sperduto fra le montagne abruzzesi con un delitto da esibire in tv nel megashow sanguinoso “Chi l’acciso” condotto dalla superstar Donatella Spruzzone, cioè Sabrina.

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    Poco conta, anche per lei, se non si tratti di un vero delitto (ma ne siamo sicuri?), di fronte all’idea di poter far diventare Acitrullo, nota solo per l’amaraccio, un imbevibile liquore, e il babacchione, terribile dolce tipico del posto, da prendere subito dopo l’amaraccio, “la città della morta ammazzata”.

     

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    Nel film non c’è solo la parodia dei programmi del dolore, c’è la parodia di un intero paese, il nostro, perduto dietro la necessità di sentirsi connessi, di una classe politica che non va oltre le frasi fatte, “uscire dall’euro è stata una sciocchezza”, di intere generazioni rovinate dai selfie e dal gomorrismo televisivo. “Cosa prova in questo momento?”, continuano a chiedere i giornalisti ai 16 abitanti di Acitrullo, diventata improvvisamente famosa grazie al delitto con dodici coltellate di una contessa. “Tanto dolore”, risponde un vecchietto seduto sulla tazza del cesso, “perché sono stitico”.

     

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    Maccio e Herbert non abbandonano  i giochi di parole impossibili, dal trionfo di “Senceppato” che diventa “San Inceppato”, con tanto di miracolo, a un “Fracazzone non me lo dovevi dire”. Inseriscono nel loro film un perfetto Gigio Morra come impossibile commissario Fiutozzi, che pensa di diventare questore con l’aiuto della televisione, e adora il Napoli, “Stiamo ancora perdendo contro il Cesena”, Roberta Mattei come ispettrice Pertinente, Fabrizio Biggio come possibile assassino, Lorenza Guerrieri come la contessa Ugalda Martirio In Cazzati, un grande Nino Frassica e una favolosa Sabrina come specialista del dolore che apre la macchina, mostra le gambe e scende a terra dichiarando da subito “Che schifo di paese”.

     

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    Su Rai Movie alle 22, 55 avete pure uno dei titoli più noti di Pasquale Squitieri, “I guappi”, con Franco Nero, Fabio Testi, Claudia Cardinale, Lina Polito, Raymond Pellegrin. Da rivedere. Su Rai 5 alle 23, 05 almeno arriva un vero film da festival, “Il cliente” dell’iraniano dissidente Asghar Farhadi con Sahahab Hosseini, Taraneh Alidoosti.

     

    MARCELLO MASTROIANNI ALLONSANFAN MARCELLO MASTROIANNI ALLONSANFAN

    Cielo alle 23, 45 si ributta sulla commedia sexy, stavolta italo-spagnola, con “La segretaria” di Francisco Lara Polop con una Ornella Muti giovanissima, Philippe Leroy, Emilio Gutiérrez Caba. Rai 4 alle 0, 50 presenta invece l’horror “Jukai – La foresta dei suicidi” di Jason Zada con Natalie Dormer, Taylor Kinney, Yukiyoshi Ozawa, Eoin Macken, Rina Takasaki, mentre La7D alle 0, 50 si butta nella rilettura di un film celebre dei Taviani, "Allonsanfan" con Marcello Mastroianni, Lea Massari, Mimsy Farmer, Laura Betti, Claudio Cassinelli, Bruno Cirino.

     

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    Ricordo che vennero scritti saggi su saggi sul tema del traditore e del tradimento come schema narrativo per raccontare l’Italia del tempo. Del resto anche il precedente “San Michele aveva un gallo” dei Taviani e “La strategia del ragno” di Bernardo Bertolucci erano film sul tradimento. Rivisto, il film ci ripresenta intatta la meravigliosa colonna sonora di Morricone, che Tarantino rubò per “Inglorious Bastards” rendendola sua, un Mastroianni che non vuole fare più il rivoluzionario e pensa solo alle donne, tutte bellissime e appassionate, da Lea Massari a Mimsy Farmer.

     

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    Una Laura Betti che canta “Quant’è bella l’uva fogarina” che ancora ricordiamo tutti. E la massa dei rivoluzionari falliti che si ripresentano a Marcello turbandolo non poco e anticipando gli anni di piombo che seguiranno alla fine dei ’70.  

     

    Su Rete 4 alle 0, 50 avete pure il favoloso fantascientifico ambientato ne cupo 2035 “L’esercito delle 12 scimmie” di Terry Gilliam con Bruce Willis, Brad Pitt, Madeleine Stowe, Christopher Plummer, David Morse. Tra un po’ ci siamo.

     

    Su Iris all’1, 45 passa il notevole, se lo sentite in inglese, “La tempesta” di Peter Greenaway con un  John Gielgud da urlo, Michael Clark, Erland Josephson, Michel Blanc, Isabelle Pasco, Tom Bell.

     

    i fiumi di porpora 1 i fiumi di porpora 1

     

    Su Tv8 alle 2 arriva pure un thriller davvero molto copiato nei vent’anni successivi, “Fiumi di porpora” di Mathieu Kassovitz con Jean Reno, Vincent Cassel, Nadia Farès, Dominique Sanda. Se non ricordo male c’era anche Jean-Pierre Cassel, padre di Vincent.

     

    Su Rai Tre alle 2, 10 credo che mi registrerò il rarissimo “Io, Amleto” diretto nel 1952 da Giorgio Simonelli con Erminio Macario, Luigi Pavese, Franca Marzi, Rossana Podestà. Mai visto, ahimé. Non ho mai molto amato, invece, “La Mandragola” di Alberto Lattuada, tratta dalla commedia di Machiavelli, con Rosanna Schiaffino, Philippe Leroy, Romolo Valli, Nilla Pizzi, Totò, Jean-Claude Brialy, La 7 alle 2, 15, che pure meriterebbe una rilettura.

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    A notte fonda passa di tutto, da “Delitto in via Teulada” di Aldo Lado con Barbara D'Urso, Antonio Petrocelli, giallo sulla tv del tempo, al poliziesco italo-canadese di Alberto De Martino “Una 44 magnum per Tony Saitta” con Stuart Whitman, John Saxon, Martin Landau, Tisa Farrow, da “La legge è legge” di Christian-Jaque con Totò e Fernandel,La7 alle 4, all’erotico spintissimo “Quando l’amore è sensualità” di Vittorio De Sisti con Agostina Belli, Gianni Macchia, Ewa Aulin, Françoise Prévost, Femi Benussi, Cine 34 alle 4, 15.

     

    Chiudo clamorosamente con “L’aldilà E tu vivrai nel terrore”, cultissima opera di Lucio Fulci con Catriona MacColl, David Warbeck, Sarah Keller, Antoine Saint John, Veronica Lazar, Iris alle 4, 55, e con il vecchio e glorioso “King Kong” originale, quello di Merian C. Cooper, Ernest B. Schoedsack con Fay Wray, Robert Armstrong, Bruce Cabot. Imbattibile.

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