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    IL “DJOKO” E’ BELLO QUANDO DURA TANTO – INDISTRUTTIBILE DJOKOVIC: DOMA ZVEREV IN 5 SET E DOMANI AFFRONTERÀ NELLA FINALE DELL’OPEN DEGLI STATI UNITI IL RUSSO MEDVEDEV. SARA’ LA PARTITA PIU’ IMPORTANTE DELLA SUA CARRIERA: IL “ROBOT” SERBO PUÒ COMPLETARE IL LEGGENDARIO GRANDE SLAM E CENTRARE IL RECORD ASSOLUTO DI "MAJOR" VINTI, 21, UNO IN PIÙ DI FEDERER E NADAL - VIDEO


     
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    Luca Marianantoni per gazzetta.it

     

     

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    Novak Djokovic l’indistruttibile è a un solo passo dal Grande Slam. Il numero 1 del mondo ha superato in cinque set il tedesco Alexander Zverev per 4-6 6-2 6-4 4-6 6-2 e domani affronterà nella finale dell’Open degli Stati Uniti il russo Daniil Medvedev con in palio, per il serbo, non solo il 21° titolo dello Slam ma il completamento di un poker da leggenda. In caso contrario il russo sarà il 151° vincitore differente nella storia dei major.

     

    Il match è attesissimo e il pubblico percepisce l’importanza della posta in palio alternando lunghi applausi a momenti di silenzio assoluto per permettere ai due protagonisti la ricerca della massima concentrazione. Primi game tirati e prima palla break in favore di Zverev che Djokovic salva aggrappandosi alla battuta. Il serbo spinge bene con il rovescio, ma talvolta va fuori ritmo con il dritto che lo tradisce. Poi sul 4 pari arriva il doppio fallo che vale il break per Zverev. Il tedesco non si scompone e conquista il primo set 6-4. Costretto per la quarta volta di fila a dover recuperare un primo set buttato via (contro Nishikori, Boorksky, Berrettini e ora Zverev), Nole fatica anche nel primo game del secondo set in cui arriva vicino a dover concedere due palle break. Ma Nole si salva ed entra ufficialmente in partita solo dopo il primo grande black out di Zverev che cala vistosamente al servizio scivolando sotto 3-0. Il tedesco è in balia del serbo che pur senza strafare assesta un altro break e pareggia il conto dei set aggiudicandosi la seconda frazione per 6-2. Dopo 73 minuti di gioco la parita è in parità.

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    RECRIMINAZIONI—   La gara non è bellissima, Djokovic controlla bene la situazione senza strafare, ma è Zverev a recriminare di più in un set, il terzo appunto, che potrebbe cambiare l’inerzia della partita. Il tedesco manca una palla break nel game d’apertura (ancora un servizio vincente di Nole), ma soprattutto non riesce a portare a casa il quinto game che lo vede ancora (15-40) con due palle break a disposizione. I due errori del serbo non vengono capitalizzati dal tedesco che manca le due chance e poi finisce per disunirsi. Il momento delicato arriva sul 4-5 quando i servizi scottano. Zverev sbaglia tre dritti di fila per altrettanti set point per Nole. Il numero 1 del mondo manca il primo, il tedesco salva il secondo ma sul terzo è Djokovic a chiudere con lo smash per il 6-4. Quando la sfida sembra equilibrata è sempre Djokovic a prendere il sopravvento, quando il serbo invece conduce le danze è il tedesco a reagire con forza. Come accade nel terzo game del quarto set con Nole avanti 2 set a 1. Il serbo perde la battuta avanti 30-0 e mentalmente si riposa concentrando tutti gli sforzi possibili per l’imminente quinto set. Il tedesco conferma il vantaggio e la partita approda al set decisivo.

     

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      La scelta di Nole è azzeccata. Il serbo parte come un fulmine nel quinto e Zverev subisce senza avere le misure per controbattere. Break immediato, 3-0 Djokovic che poi allunga fino al 5-1. Qui il numero 1 del mondo potrebbe chiudere con il servizio a disposizione, ma restituisce uno dei break a Zverev tanto per allungare il brodo. La fine della partita è imminente ed è risolta da Nole con il quinto e ultimo break dell’incontro. Per Djokovic ci sono stati 12 ace, 2 doppi falli, il 66% di prime messe in campo, il 77% dei punti fatti con la prima di servizio, 35 punti ottenuti in 43 discese a rete, 5 palle break sfruttate su 8, 41 vincenti, 49 errori gratuiti e 140 punti totali. Per il tedesco 16 ace, 8 doppi falli, il 63% di prime messe in campo, il 75% dei punti fatti con la prima di servizio, 19 punti ottenuti in 31 discese a rete, 3 palle break sfruttate su 12, 49 vincenti, 50 errori gratuiti e 133 punti complessivi.

     

    A 34 anni Novak Djokovic giocherà domani la partita più importante della carriera affrontando il numero 2 del mondo Daniil Medvedev in una finale che potrebbe regalargli il Grande Slam e il record assoluto di major vinti: sarebbero 21, uno in più dei 20 conquistati dai suoi leggendari rivali Roger Federer e Rafael Nadal. Il destino pare parlare serbo.

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