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    IL DOCUMENTARIO DI CUI NON SI SENTIVA IL BISOGNO - CHI C’È DIETRO A “THE STORY OF REGENI”, IL FILM DI PROPAGANDA CONTRO IL RICERCATORE ITALIANO UCCISO IN EGITTO? LE TEMPISTICHE DI PUBBLICAZIONE SONO PECULIARI: È APPARSO IL 26 APRILE SU YOUTUBE, TRE GIORNI PRIMA DELL’UDIENZA PRELIMINARE PER I QUATTRO AGENTI SEGRETI IMPUTATI PER TORTURA E OMICIDIO - GLI AUTORI SI SPACCIAVANO PER REPORTER DI AL-ARIBIYA. NEL FRATTEMPO IL VIDEO E I CANALI SOCIAL SONO SPARITI E L’AUTORE… - VIDEO


     
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    un attore interpreta giulio regeni the story of regeni un attore interpreta giulio regeni the story of regeni

    APPRODA IN RETE IL DOCUMENTARIO “THE STORY OF REGENI” DEL GIORNALISTA FULVIO GRIMALDI (NEL SUO CURRICULUM PURE ARTICOLI NEGAZIONISTI SUL COVID 19) CON TESTIMONIANZE DEGLI EX MINISTRI GASPARRI E TRENTA: NELLA RICOSTRUZIONE SI GETTA FANGO SUL RICERCATORE ITALIANO UCCISO IN EGITTO, RACCONTATO COME PEDINA DEI FRATELLI MUSULMANI, AGENTE STRANIERO ATTERRATO AL CAIRO CON SCOPI EVERSIVI (CIOÈ LA TESI EGIZIANA) - COME MAI È USCITO PROPRIO ALLA VIGILIA DEL PROCESSO? - VIDEO

    https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/approda-rete-documentario-ldquo-the-story-of-regeni-rdquo-268532.htm

     

    the story of regeni the story of regeni

    Chi c'è dietro il “documentario” egiziano che denigra Giulio Regeni?

    Davide Ludovisi per www.wired.it

     

    A Wired  i sospetti sul documentario di propaganda e depistaggio su Giulio Regeni sono sorti già dal trailer, quando era apparso il 26 aprile su un account YouTube creato solo quattro giorni prima. Nella mattina del 30 aprile il canale e il video sono spariti (pur resistendo sui profili di diversi militanti politici egiziani).  

     

    fulvio grimaldi fulvio grimaldi

    Nonostante i vari elementi stridenti già citati (gli errori grammaticali, la mancanza di riferimenti a case di produzione, eccetera) una certa cura nelle scelte registiche suggeriva che The story of Regeni non fosse un prodotto amatoriale. 

     

    Tuttavia, com’è logico, chiunque volesse raccontare davvero in un documentario una vicenda delicata e complessa come l’uccisione del ricercatore friulano non potrebbe farlo senza sentire i legali della sua famiglia.

     

    the story of regeni 3 the story of regeni 3

    Contattata immediatamente da noi, l’avvocata Alessandra Ballerini è caduta dalle nuvole: non sapeva nulla del sedicente documentario. Le tempistiche di pubblicazione del video, peraltro, erano come minimo peculiari: il 29 aprile era prevista l’udienza preliminare per i quattro agenti segreti egiziani imputati nella tortura e omicidio del ricercatore italiano (rinviata poi al 25 maggio). 

     

    Il sospetto che potesse trattarsi di un prodotto propagandistico volto a ridimensionare le reali responsabilità egiziane viene trasformato in certezza mercoledì 28 aprile, il giorno della pubblicazione dell’intero prodotto. 

     

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    the story of regeni 2 the story of regeni 2

    Dalla pagina Facebook del documentario (anch’essa disattivata), contattata per chiedere spiegazioni,  non è arrivata nessuna risposta alle nostre domande. Ma nel frattempo siamo riusciti a metterci in contatto telefonico con la persona che ha realizzato le interviste agli italiani coinvolti, tra i quali c’è il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

     

    Inizialmente tranquillo e cordiale, l’autore delle interviste ha iniziato ben presto ad assumere un comportamento più agitato, chiedendo di mantenere l’anonimato. “Mi hanno mandato le domande e io le ho fatte. Ho fatto il lavoro e rimandato il materiale”, si è affrettato a precisare a Wired in un buon italiano con accento arabo. 

     

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    Non è stato però lui a prendere contatto con gli intervistati italiani, bensì un certo Mahmoud Abd Amid, che si è presentato come “rappresentante di Al-Arabiya in Italia”. Eppure non c’è alcun riscontro di una sua collaborazione con l’emittente saudita. Abd Amid ha contattato l’ex ministra Elisabetta Trenta, per esempio – anch’ella comparsa nel video – usando un indirizzo Gmail ora non più attivo. 

     

    Trenta e Tricarico erano inconsapevoli

    L’ex ministra della Difesa Trenta, quando il nostro giornale l’ha contattata lo stesso 28 aprile, non sapeva affatto dell’esistenza del video. Non solo: non sapeva neppure di aver fatto un’intervista per un supposto documentario sulla vicenda Regeni. 

     

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    “Mi avevano detto che l’intervista era per un film documentario sui rapporti diplomatici ed economici fra Italia ed Egitto”, ha confessato sconfortata a Wired, chiedendo il link del prodotto per poterlo visionare. “Io all’inizio non volevo parlare né di Regeni né di Zaki e quando l’ho detto al giornalista egiziano lui si è sentito sollevato. Perché aveva paura”, ha chiarito Trenta.

     

    “Io non l’ho visto questo video, non so come aiutarla”, ci ha detto ugualmente spaesato l’ex generale Leonardo Tricarico, contattato anch’egli lo stesso giorno della pubblicazione del filmato. Anche a lui la persona che ha condotto l’intervista si è presentata come un giornalista egiziano di Al Jazeera.

     

    Tricarico si meraviglia che nel filmato non compaia Fabrizio Cicchitto, altro esponente di vertice di Forza Italia. “Il giornalista mi aveva chiesto un suo contatto perché lo voleva intervistare”, aggiunge. 

    leonardo tricarico the story of regeni leonardo tricarico the story of regeni

     

    Tahrir Egyptian Network?

    Prima di diventare telefonicamente irraggiungibile, il giovane intervistatore ci ha detto di collaborare come freelance con Al Jazeera, Al Arabiya e Ten. Non ci ha voluto dire chi gli ha commissionato la produzione, ma è stato molto fermo su un punto: Al Jazeera e Al Arabiya non c’entrano nulla.

    FOTOGRAMMA DI UN VIDEO DI TAHRIR EGYPTIAN NETWORK FOTOGRAMMA DI UN VIDEO DI TAHRIR EGYPTIAN NETWORK

     

    Su Ten invece ha glissa. Che cos’è Ten? Se Al-Jazeera è un colosso mediatico internazionale e Al-Arabiya un network saudita, Ten Tv invece è una televisione egiziana smaccatamente filogovernativa. Sui suoi canali si alternano notizie a prodotti di fiction. Proprio lo stile di questi ultimi richiama in modo molto preciso quello di The story of Regeni, soprattutto per un lavoro di post-produzione davvero simile. 

     

    In realtà, secondo diverse fonti Ten Tv è qualcosa di più di una tv filo-governativa. Sta infatti per Tahrir Egyptian Network, e sarebbe – lo scrive ad esempio Il Manifesto in questo articolo – proprio una diretta espressione degli apparati di sicurezza del governo di Al-Sisi.

     

    the story of regeni the story of regeni

    D’altronde la sua linea editoriale è molto chiara, anche a partire dalla recente campagna denigratoria nei confronti di Patrick Zaki, nonché dai diversi pretesti per attaccare i Fratelli musulmani, accusati di ordire trame per destabilizzare l’Egitto. Ricorda qualcosa? Wired ha contattato il network televisivo, non ricevendo alcuna risposta.

     

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