Michele Di Branco per “il Messaggero”
Gualtieri Conte
Ancora un mese. E poi la Nota di aggiornamento al Def sarà presentata alle Camere. Attraverso questo documento, che il governo renderà noto il 27 settembre per poi trasmetterlo entro metà ottobre a Bruxelles, il tandem Palazzo Chigi-Tesoro aggiornerà le previsioni economiche e di finanza pubblica del Def messo nero su bianco a fine aprile scorso. Il documento, inoltre, conterrà anche l'aggiornamento degli obiettivi programmatici, tenendo conto anche delle eventuali osservazioni formulate delle istituzioni Ue competenti nelle materia relative al coordinamento delle finanze pubbliche degli Stati membri.
Entro settembre, insieme alla Nadef, verrà presentato un piano specifico italiano nell'ambito del Recovery Fund, come annunciato dal premier Conte alcune settimane fa. In queste ore, al ministero dell'Economia, i tecnici stanno elaborando gli scenari di finanza pubblica dell'Italia e, secondo quanto filtra da Via XX Settembre, l'esecutivo appare rassegnato a correggere al ribasso le previsioni di crescita del Paese.
conte gualtieri
O, per dirla meglio visto che la crescita non c'è, ci si prepara a indicare un crollo del Pil ancora più marcato di quanto previsto appena 4 mesi fa, in pieno lockdown. Occorre infatti ricordare che la flessione del Pil, il 24 aprile scorso, era stata fissata all'8%, con una perdita nominale di oltre 126 miliardi, uno sforamento del deficit al 10,4% e un debito pubblico proiettato al 155,7% nel 2020 per poi ridursi al 152,7 per cento nel 2021. Ebbene, spiegano fonti alle prese con il delicato dossier, «è praticamente certo che il nuovo dato del Pil sarà retrocesso dall'8 al 9% con conseguente aggravamento del deficit».
IL RITOCCO
corte dei conti1
In pratica, il governo ritoccherà di un punto, in terreno negativo, il dato che riguarda la crescita formulando una previsione simile a quella espressa un mese fa dalla Corte dei Conti. «Alla marcata contrazione del prodotto interno lordo della prima metà dell'anno (particolarmente forte nel secondo trimestre), seguirà un apprezzabile recupero» avevano osservato i magistrati contabili.
Tuttavia, aggiungevano i togati della Corte «anche se i dati più recenti non escludono l'ipotesi di un rimbalzo sensibile, restano al momento elevate le probabilità che la Nadef dovrà prevedere un aggiustamento peggiorativo delle principali grandezze, con una ulteriore riduzione della crescita nominale del Pil, probabilmente superiore a un punto percentuale».
giuseppe conte roberto gualtieri mes
D'altronde il Covid, il cigno nero' della crisi epidemica, si è abbattuto sull'economia italiana arrestando la già fragile ripresa che avrebbe consentito di raggiungere la previsione di crescita annua dello 0,6% formulata nella Nadef di settembre 2019. La perdita di prodotto sarà recuperata solo in parte il prossimo anno quando la crescita si fermerà al 4,7%, nel caso in cui non si verifichi una nuova ondata di contagi. Peraltro a giugno, secondo gli ultimi dati diffusi dall'Istat, la produzione industriale è risultata in crescita dell'8,2% rispetto a maggio, restando però in calo del 13,7% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. E se si considera il dato trimestrale, il dato è in flessione del 17,5% rispetto ai tre mesi precedenti.