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    LA PAURA FA 35 (MILIARDI) – IL GOVERNO METTE PRESSIONE ALLA CONSULTA E FA DIRE ALL’AVVOCATURA DELLO STATO CHE LO SBLOCCO DEI CONTRATTI PUBBLICI COSTEREBBE 35 MILIARDI – SENTENZA SUL BLOCCO PREVISTA PER IL 23 DI QUESTO MESE E LA PAURA DI RENZI CRESCE


     
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    RENZI E PADOAN RENZI E PADOAN

     (ANSA) - ROMA, 4 GIU - "L'onere" della "contrattazione di livello nazionale, per il periodo 2010-2015, relativo a tutto il personale pubblico, non potrebbe essere inferiore a 35 miliardi", con "effetto strutturale di circa 13 miliardi" annui dal 2016. Così l'Avvocatura dello Stato nella memoria alla Consulta sulla costituzionalità del blocco, di cui l'ANSA è in possesso. La memoria infatti guarda all'udienza della Corte Costituzionale in calendario per il prossimo 23 giugno, quando sarà esaminata la questione di legittimità costituzionale sul blocco della contrattazione nel pubblico impiego.

     

    matteo renzi pier carlo padoan matteo renzi pier carlo padoan

    Il documento firmato dall'avvocato dello Stato, Vincenzo Rago, nella parte conclusiva si sofferma quindi "sull'impatto economico delle disposizioni censurate, in relazione all'art. 81 e 97" della Costituzione. L'Avvocatura generale dello Stato precisa che "i rilevanti effetti finanziari derivanti dall'intervento normativo che si esamina sono evidenti. Ed infatti - prosegue - l'onere conseguente alla contrattazione di livello nazionale, per il periodo 2010-2015, relativo a tutto il personale pubblico, non potrebbe essere inferiore a 35 miliardi di euro, con un effetto strutturale di circa 13 miliardi di euro, a decorrere dal 2016".

    PALAZZO DELLA CORTE COSTITUZIONALE PALAZZO DELLA CORTE COSTITUZIONALE

     

    Inoltre l'Avvocatura nella parte iniziale della memoria precisa come "in ogni caso le prerogative sindacali risultano salvaguardate e si sono estrinsecate, tra l'altro, nella partecipazione all'attività negoziale per la stipulazione dei contratti integrativi (Ccni), sia pure entro i limiti finanziari normativamente previsti" e "di contratti quadro". Poi, aggiunge, è rimasta in piedi la possibilità "di dar luogo alle procedure relative ai contratti collettivi nazionali, sia pure per la sola parte normativa".

    ALESSANDRO CRISCUOLO ALESSANDRO CRISCUOLO

     

    Insomma, evidenzia, ciò dimostra come "un'intensa attività contrattuale sia stata svolta, anche in pendenza del nuovo complesso normativo, ed abbia riguardato sia la contrattazione integrativa che quella nazionale".

    Alessandro Criscuolo Napolitano Alessandro Criscuolo Napolitano

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