Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “La Stampa”
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Il governo vuole tirare dritto sulle misure d'urgenza studiate per fronteggiare la scarsità di taxi nelle città italiane, nonostante i sindacati protestino a gran voce per «l'assenza di condivisione» e, nel merito, per delle scelte «che portano solo confusione». La vera trattativa – fanno trapelare fonti dell'esecutivo – si farà su un provvedimento futuro più ampio, di sistema, e non su delle soluzioni emergenziali.
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[…] Il provvedimento prevede un aumento delle licenze fino al 20%, riservate in prima battuta ai tassisti, poi ai «sostituti alla guida» (incaricati di prendere il posto del titolare della licenza quando è in ferie o in malattia) e – in mancanza di alternative – a nuovi operatori.
Le licenze possono già essere aumentate dai Comuni, anche senza che intervenga un decreto, ma la novità introdotta dal governo è lo scardinamento della formula che vuole che ogni licenza sia legata a una sola automobile. Nessuna concessione invece per gli Ncc che potranno solo accedere ai bonus previsti (anche per i taxi) per l'acquisto di veicoli non inquinanti, con incentivi che arriveranno fino al doppio di quelli esistenti.
taxi gratis per gli ubriachi in discoteca vignetta sul giornalone la stampa
I sindacati sono sul piede di guerra e non escludono di scendere in piazza. Questa volta Salvini non potrà nemmeno gridare contro «i signor No» dei sindacati di sinistra, perché tra i più inferociti c'è l'Ugl, la sigla che ha stretto un rapporto a doppio filo proprio con la Lega. A poche ore dall'incontro al ministero, il segretario nazionale di Ugl Taxi, Alessandro Genovese sottolinea: «Abbiamo letto le bozze del decreto solo sui social e questo ci sembra assurdo, come del resto la concertazione avvenuta su questo provvedimento».
Da quelle bozze, poi, aggiunge Genovese, «sembra esserci la possibilità che un tassista possa partecipare a bandi straordinari e superare di fatto il divieto di cumulo.
Questo, oltre che pericoloso, ci riporta ai tempi dei padroncini che abbiamo combattuto e superato, e se serve lo faremo ancora».
Anche da Unica Cgil, Nicola Di Giacobbe lamenta la decisione di prendere «misure confusionarie, dannose, che deregolamentano il settore». E si scaglia contro la scarsa condivisione cercata fin qui dal governo, con una convocazione delle parti sociali arrivata troppo tardi: «Mi auguro ci siano le condizioni per discutere il testo quando ci vedremo al ministero – dice Di Giacobbe –, perché non andiamo lì ad accettare un provvedimento già chiuso, solo per permettergli di lavarsi la coscienza e dire che ci hanno convocato».
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La pensa allo stesso modo Loreno Bittarelli, presidente di Radiotaxi: «Convocarci dalla sera alla mattina, senza darci la possibilità di studiare un testo ufficiale, mi dice qualcosa della considerazione che hanno verso la categoria. Non saremo una priorità del Paese, ma se le misure sono quelle circolate in questi giorni ci sarebbe molto da migliorare».
Il governo sembra voler correre. Aprirà solo a piccole correzioni tecniche, anche perché si vogliono inserire le misure all'interno dei due decreti omnibus (in cui si affrontano le più disparate materie) da approvare in serata. […]
PROTESTA DEI TASSISTI A FIRENZE le iene servizio sui tassisti evasori 7 le iene servizio sui tassisti evasori 9