1. LO SCHERZETTO OLANDESE A MACRON AMSTERDAM «SCALA» KLM-AIR FRANCE
macron sull aereo
Matteo Ghisalberti per “la Verità”
Il cielo cade in testa a Emmanuel Macron dopo che, ieri, il governo olandese ha annunciato a sorpresa l' acquisizione del 12,68% del capitale di Air France-Klm. L' operazione, costata 680 milioni di euro, ha portato il peso dell' Aja allo stesso livello di quello di Parigi, intorno al 14%. Il governo francese non ha gradito affatto questa operazione finanziaria e una fonte del ministero delle finanze, citata dalla France Presse, l' ha bollata come «non amicale» e «sorprendente».
Deve essere sembrato strano, per Macron e i suoi ministri, sperimentare improvvisamente un' esperienza che in passato la Francia ha fatto vivere ad altri governi. Basti pensare al caso dei cantieri navali Stx di Saint-Nazaire, nel quale il presidente francese si è rimangiato la parola data dal suo predecessore all' italiana Finmeccanica, destinata a prendere il controllo del sito.
macron sull aereo di stato
Per misurare l' effetto sorpresa della mossa dell' Aja, bastava leggere le parole diffuse ieri dallo staff del ministro delle Finanze Bruno Lemaire: «Prendo atto di questa partecipazione del governo olandese, fatta senza informare il Consiglio di amministrazione né il governo francese».
A rincarare la dose sono arrivate le dichiarazioni del suo omologo olandese Wopke Hoekstra, che ha affermato che i proprio Paese vuole pesare nelle decisioni del gruppo. In effetti, se attualmente solo Parigi può contare su un diritto di voto doppio, dopo ventiquattro mesi di proprietà delle azioni, anche L' Aja dovrebbe ottenere lo stesso privilegio. La situazione rischia di complicarsi ancora di più. Va detto però che la decisione dell' Aja non sembra essere dettata principalmente dal nazionalismo economico.
macron le maire
Piuttosto si intravede una forma di messa in sicurezza visto che la compagnia di bandiera franco-olandese non gode di ottima salute. A questo si sono aggiunte, negli anni, delle strategie commerciali confuse e non redditizie. L' ultima in ordine di tempo è quella del vettore Joon. Lanciato nel dicembre 2017 dall' allora ad Jean-Marc Janaillac, Joon doveva fare concorrenza alle compagnie del Golfo o alle low cost del segmento business. A gennaio 2019 la direzione della casa madre ha annunciato la sua soppressione, spiegando che «la molteplicità delle marche ha creato complessità e indebolito la marca Air France».
aereo klm
Poi il vettore aereo ha subito lo strapotere dei sindacati francesi. Come dimenticare le scene del 2015, quando sindacalisti inferociti avevano rincorso il direttore delle risorse umane, strappandogli persino la camicia? E ancora, nel maggio 2018 i sindacati hanno rifiutato in un referendum un piano proposto dall' ex ad, che ha presentato le sue dimissioni, lasciando Air France-Klm senza pilota per molti mesi, fino all' arrivo a settembre 2018 dal canadese Benjamin Smith.
Certo il 2018 si è chiuso con ricavi in crescita del 4% a 6,5 miliardi di euro. Ma le performance delle due parti del gruppo presentavano delle differenze. Il reddito operativo di Air France è sceso a 266 milioni di euro (-597 milioni di euro), mentre quello di Klm è andato poco oltre il miliardo di euro.
AIR FRANCE KLM
2. BLITZ OLANDA SU AIRFRANCE-KLM,SCATTA GUERRA CON FRANCIA
Enrica Piovan per l'ANSA
Francia e Olanda ai ferri corti dopo il blitz de L'Aia su Air France-Klm. La mossa a sorpresa dello Stato olandese, prima entrato con una quota del 12,68% e poi salito fino al 14% (cioè allo stesso livello dello Stato francese, che ha il 14,3%), fa affossare il titolo del Gruppo in Borsa e manda su tutte le furie Parigi, che chiede all'Olanda di chiarire le proprie intenzioni. L'appuntamento è fissato per venerdì, quando il ministro delle finanze olandese volerà a Parigi. Intanto il board del Gruppo franco-olandese assicura che monitorerà le conseguenze dell'accaduto.
macron le maire
L'operazione degli olandesi, che stanno da 15 anni nel Gruppo nato dalla fusione tra Air France e Klm, è avvenuta in due mosse: prima lo Stato olandese ha acquistato, martedì sera, per 680 milioni il 12,68% annunciando l'intenzione di salire ancora; meno di 24 ore dopo L'Aia ha comunicato di essere arrivata al 14%, per un costo complessivo di 744 milioni, ma precisando di aver completato il proprio shopping. Un'operazione che ha mandato su tutte le furie il Governo francese, che non era stato informato di questa decisione e che l'ha subita come un'incursione da raider.
Una mossa "incomprensibile e inattesa", l'ha definita il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire. "Spetta ora al governo olandese chiarire le sue intenzioni", ha ammonito il presidente Emmanuel Macron. Sarà il ministro delle finanze olandese Wopke Hoekstra, invitato venerdì a Parigi, a spiegare l'operazione. Che sarebbe stata dettata dalla necessità salvaguardare l'interesse pubblico dell'Olanda e mantenere lo scalo di Schiphol come hub. L'operazione era valutata "da anni", ha chiarito Hoekstra, e mostra "l'impegno dell'Aia nei confronti della compagnia aerea nel suo complesso".
klm
Intanto però a pagare è il titolo del Gruppo, che in Borsa è arrivato a cedere fino al 15%. Il cda di Air France-Klm, riunitosi in giornata, preso atto dell'acquisto della quota, avvenuto "senza alcuna consultazione", assicura che "monitorerà da vicino le conseguenze di questa nuova partecipazione sul Gruppo, i suoi dipendenti, la sua struttura di governance e il suo valore di mercato".
Intanto nei cieli italiani, Alitalia si prepara a prorogare di altri sei mesi la cigs in scadenza il 23 marzo: i commissari straordinari hanno chiesto di estendere fino al 23 settembre la cassa per 1.010 dipendenti (90 comandanti, 70 del personale di cabina e 850 di terra), un numero comunque inferiore rispetto alla procedura di cig attualmente in corso.
Wopke Hoekstra