Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia
Romolo Buffoni per il Messaggero
rocco sabelli foto mezzelani gmt044
C'è già aria di ribaltone in seno a Sport e Salute, la Spa statale che quest'anno ha preso il posto della Coni Servizi, ovvero la cassa del Comitato Olimpico Italiano. Nell'ultima bozza del decreto Milleproroghe che sarà approvato dal Consiglio dei Ministri nelle prossime ore, o al massimo sabato mattina, c'è infatti una modifica sostanziale al Consiglio d'amministrazione di Sport e Salute che passerà da tre a cinque componenti e che vedrà separate la funzione di presidente da quella dell'amministratore delegato a cui andranno attribuite le «deleghe di gestione».
vincenzo spadafora
Oggi queste cariche sono ricoperte dal presidente Rocco Sabelli che, con la riforma, vede quindi ridimensionata la sua figura. Inoltre, il presidente nel nuovo assetto sarà nominato dal ministero dell'Economia (oggi guidato da Roberto Gualtieri), che detiene le azioni della società, di concerto con l'autorità di governo competente in materia di sport (ovvero del ministro per le Politiche giovanili e per lo sport, oggi incarnato da Vincenzo Spadafora). Quest'ultima, invece, nominerà l'amministratore delegato e un altro consigliere. La scelta degli altri due componenti sarà infine appannaggio del ministero della Salute e dell'Istruzione.
Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 04
La novità arriva al termine di settimane caratterizzate da molte polemiche, l'ultima scatenata dalla telefonata fuori onda carpita a Sabelli in cui parlando col presidente Figc Gravina si augurava che i componenti della giunta Coni «tirino fuori gli attributi (eufemismo, ndr)» per far rientrare il calcio nella giunta stessa.
Telefonata ovviamente sgradita al presidente del Coni Malagò, ma anche dal ministro Spadafora che a margine della cerimonia dei Collari d'oro aveva detto: «Quella telefonata non mi è piaciuta, ma immagino che Sabelli avrà modo di spiegarmi...». Spadafora che, sempre lunedì al Coni, aveva ricordato come «lo sport italiano deve fare squadra, tutti devono farlo. Quando sono diventato ministro ho fatto un appello a Malagò e anche a Sabelli, perché Sport e Salute deve entrare nell'ottica di costruire una squadra con tutti gli altri».
SPADAFORA CI RIPROVA
vincenzo spadafora foto di bacco
Elisabetta Esposito e Valerio Piccioni per la Gazzetta dello Sport
Bloccato sulla porta della Legge di Stabilità, l' emendamento "riduci Sabelli" prova a rientrare dalla finestra nell' articolo 29 della bozza del Milleproroghe che domani va in Consiglio dei Ministri, con il titolo: "Disposizioni urgenti in materia di Sport e Salute Spa", la società nata un anno fa proprio nella Manovra ai tempi del Conte 1. Al centro della questione sempre lo stesso punto, di cui il Governo aveva già discusso all' inizio del mese: separare le cariche di presidente e di amministratore delegato di Sport e Salute, oggi entrambe di Rocco Sabelli.
rocco sabelli foto mezzelani gmt
Nel testo si legge che la scelta del presidente è affidata al Mef (che guadagna così centralità nella direzione della società di cui è proprietario al 100%) di concerto con l' autorità vigilante, cioè dal ministero dello Sport di Vincenzo Spadafora, che invece ha il potere di scegliere direttamente l' amministratore delegato e un altro consigliere. L' emendamento va infatti a rivedere anche l' organigramma di Sport e Salute: i membri passerebbero da tre più uno (il consigliere aggiunto di nomina Coni) a cinque più uno (restano anche i due nominati dai Ministeri della Salute e dell' Istruzione).
giovanni malagò e sergio mattarella foto mezzelani gmt033
Insomma, aumentano i posti e si ridisegnano i ruoli: il presidente avrà funzioni di controllo e rappresentanza e andrebbe a dialogare con Governo, Coni e federazioni, mentre all' amministratore delegato resterebbero prerogative gestionali. L' effetto inevitabile è quindi quello di ridurre il potere di Sabelli.
Il numero uno di Sport e Salute, che pensava di aver sventato il pericolo, ieri mattina era seduto accanto al presidente del Coni Malagò per i 60 anni della Lega Nazionale Dilettanti in Campidoglio. «Speriamo che la riforma dello sport non diventi un gioco in orizzontale con lo scambio di palla a metà campo senza un vero obiettivo», aveva detto.
giorgetti sabelli
Poi la frecciata di Malagò: «Ho una differenza di vedute sulla riforma rispetto al presidente Sabelli, su una cosa però sono d' accordo: rispetto a tanti settori del Paese lo sport è un modello. Ma proprio perché è considerato tale non vedo perché lo si debba stravolgere». Il tutto in attesa di sapere che cosa accadrà a Sport e Salute. Riuscirà Spadafora a far passare la sua linea? E quale ragionamento ispira l' insistenza del Ministro che sembra volere a tutti i costi ridurre il ruolo di Sabelli?Nelle prossime ore sapremo.
Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 03 Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 02 rocco sabelli rocco sabelli giulio napolitano foto mezzelani gmt038 rocco sabelli giulio napolitano foto mezzelani gmt039 malagò petrucci malagò mattarella giomi foto mezzelani gmt001 Il Presidente del Coni Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT 01
vincenzo spadafora foto di bacco (2)