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    IL GRAN PREMIO DI ROMA E’ UNA REALTA’ (CLANDESTINA) - SUI “CIRCUITI” DELLA CRISTOFORO COLOMBO, DI CORSO FRANCIA E DEL GRA, SUPERBOLIDI TRUCCATI SFRECCIANO A 200 ALL’ORA NELLE NOTTI DEL WEEKEND - LE GARE FANNO INCASSARE MIGLIAIA DI EURO AI PILOTI E A CHI ORGANIZZA CORSE E SCOMMESSE CLANDESTINE - DIFFICILISSIMO PREVENIRE: PER EVITARE GUAI CON LA POLIZIA, LA LOCATION DELLA GARA RESTA TOP SECRET FINO ALL’ULTIMO MINUTO…


     
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    Elena Panarella per Il Messaggero

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    Un prosecco al bar, una sigaretta e poi via di corsa, a duecento chilometri l'ora in mezzo al traffico per sfidarsi in gare di velocità alla guida di auto modificate. Alcune volte si tratta di semplici sfilate o raduni, per far sentire al rivale della supersportiva accanto il sound di una marmitta o la diffusione di uno stereo super amplificato.

    Altre volte, invece, i parcheggi diventano pericolosi circuiti di velocità, dove auto super elaborate, capaci di superare i 300 cavalli, si danno battaglia a suon di scommesse illegali, quasi sempre in luoghi difficili da trovare, perché gli organizzatori si servono di un riservatissimo tamtam (spesso messaggini telefonici) che stabilisce all'ultimo momento dove, quando e, soprattutto, chi gareggerà.

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    La scorsa notte due giovani piloti sono stati sorpresi dalla polizia a sfrecciare sulla Cristoforo Colombo, nel tratto compreso tra il grande raccordo anulare e l'obelisco di piazza Marconi, all'Eur. I due, alla guida di auto di grossa cilindrata, sono schizzati davanti agli agenti a oltre 200 chilometri orari. Inseguiti dalle volanti sono stati raggiunti e bloccati; le due vetture sono state sequestrate mentre per i piloti, un italiano e un francese, è scattata la denuncia per la violazione del divieto di gareggiare in velocità.
    Il Municipio a questo punto chiederà a Eur Spa di inserire nella rete di videosorveglianza anche le telecamere dell'ente, già attive, che potrebbero essere orientate proprio per garantire un più capillare controllo della strada.

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    «È da troppo tempo che quel rettilineo viene utilizzato come Vallelunga - tuona il presidente del XII Municipio, Pasquale Calzetta - una volta risolta la questione delle telecamere, che sono certo andrà in porto con facilità, chiederò al comandante del Gruppo dei vigili urbani di intensificare i controlli, soprattutto nel fine settimana, proprio in quel preciso punto».

    E aggiunge: «Spesso si tratta di bulletti che si sfidano per mettersi in mostra senza avere la minima idea di quello che può accadere a loro e agli altri». Per gli appassionati l'appuntamento è quasi sempre il sabato sera, ma non solo all'Eur: anche altre zone della città, come Corso Francia e il Raccordo anulare, vengono trasformate in piste per gareggiare sul filo dei 200 l'ora.

    Nonostante i frequenti interventi delle forze dell'ordine le gare proibite continuano a rappresentare un'attrazione: gli emuli di Marlon Brando e James Dean trovano emozionante trascorrere la nottata al volante, senza preoccuparsi dei rischi che corrono e che fanno correre ai pedoni e agli altri automobilisti. Il fenomeno in questo periodo è nuovamente in crescita: «C'è un incremento di chiamate al 113 da parte di residenti che segnalano gare pericolose come quelle della scorsa notte», spiegano gli agenti.
    Sempre sabato, sei persone sono state arrestate dagli uomini del reparto volanti e dei commissariati per furto, ricettazione, spaccio, evasione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il primo ad essere arrestato è stato un cittadino albanese, che alla guida di un auto rubata non si è fermato all'alt di una pattuglia del commissariato Porta Maggiore.

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    Dopo un inseguimento in via Torpignattara l'uomo alla guida, vistosi raggiunto, ha abbandonato il mezzo cercando di proseguire la fuga a piedi. Dopo una colluttazione con i poliziotti, è stato bloccato. L'uomo è risultato inoltre privo di patente di guida; accompagnato negli uffici di polizia, è stato arrestato per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale e denunciato per ricettazione e guida senza patente. Fermato ed arrestato anche un cittadino tunisino che dopo aver causato un incidente stradale sul lungotevere, ha reagito agli agenti del commissariato Trastevere intervenuti sul posto.

     

     

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