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    “IL GRANDE TORINO? L’UNESCO NOMINI QUESTA SQUADRA PATRIMONIO DELL’UMANITA’” – LA PROPOSTA DEL GIUDICE CASELLI NEL SETTANTESIMO ANNIVERSARIO DI SUPERGA – UN TIFOSO DELLA JUVE “MIMA” IL GESTO DELL’AEREO: IDENTIFICATO, SARA’ BANDITO DALLO STADIO BIANCONERO – I TWEET DI MARCHISIO E BUFFON, LO STRISCIONE DEI TIFOSI DELLA JUVE: “ONORE AI CADUTI DI SUPERGA” – MATTARELLA: “QUEL TORINO SIMBOLO DEI VALORI DELLO SPORT” – IL VIDEO DI GIORGIO ALBERTAZZI TRATTO DA “ORA E PER SEMPRE”


     
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    1. TWEET MARCHISIO

    Anche per chi, come me, vede sempre la città in bianco e nero, il #4maggio il cielo su Torino è di un incantevole granata.

    grande torino grande torino

    Onore al #GrandeTorino

     

    2. TWEET BUFFON

    Gli eroi sono sempre immortali agli occhi di chi in essi crede. E così i ragazzi crederanno che il Torino non è morto: è soltanto “in trasferta”.

    (Indro Montanelli)

     

    3. GLI INVINCIBILI RIPOSANO: NON SE NE SONO MAI ANDATI

    Giampiero Timossi per il Corriere della Sera

     

    Si ferma a riposare.

    L' acqua fa così solo quando arriva al mare, dopo aver superato ogni ostacolo.

    Il Cimitero Monumentale di Torino sta tra il Po e la Dora, qui riposano da settant' anni anche Valentino Mazzola, Eusebio Castigliano «che aveva solo 22 anni e Maroso, che ne aveva 23», Franco Ossola, Guglielmo Gabetto, Ezio Loik, Piero Operto, Julius Schubert.

    superga commemorazione superga commemorazione

     

    Sono tra le 31 vittime della tragedia di Superga. Settant' anni dopo il 4 maggio 1949, la giornata della memoria inizia da qui. Già in mattinata, tra le lapidi del Monumentale ci sono migliaia di persone, il presidente del Torino Urbano Cairo e le delegazioni della Fiorentina, del River Plate, del Benfica. Arrivano da Firenze, la città dell' Arno, volano da Buenos Aires e portano il nome del Rio della Plata, viaggiano da Lisbona appoggiata sul Tago.

     

    Gli Invincibili riposano, non se ne sono andati. Resteranno per sempre. Si fa silenzio in Duomo, nella messa per il Grande Torino.

    Sulla porta della chiesa avevano appeso un cartello: «Non aiutare i falsi poveri!».

    Ci furono parecchie polemiche, hanno cancellato solo due parole e ora si può leggere «aiutare i poveri». È diventato un bel cartello e aiuta a capire che fu anche la generosità a rendere meravigliosa la leggenda del Grande Torino.

     

    striscione tifosi juve sul grande torino striscione tifosi juve sul grande torino

    «Andarono a Lisbona per aiutare il capitano del Benfica che stava attraversando un momento di difficoltà», ricorda Cairo e aggiunge: «Era una promessa fatta dall' amico Valentino Mazzola e andava rispettata, anche questo ci insegnano gli Invincibili, la lealtà, nella vita e nello sport. Sono i valori lasciati in eredità a tutti ed è per questo che tutti amano il Grande Torino. Molte società hanno la loro storia, noi abbiamo qualcosa in più, una leggenda».

     

    Non è mai stata una questione privata e non lo è settant' anni dopo. Gian Carlo Caselli, magistrato che ha combattuto le Brigate Rosse a Torino e la mafia a Palermo, scrive che «la squadra degli Invincibili merita di essere proclamata patrimonio dell' umanità». È uomo di legge, tifoso granata e aggiunge: «È un riconoscimento che l' Unesco prevede, anche per le memorie del mondo». Chiara Appendino, sindaca di Torino, esce dal Duomo e appoggia subito l' idea, «sentirò Caselli, la memoria è fondamentale per costruire il presente e il futuro».

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    Prima di fermarsi bisogna salire a Superga, la basilica quest' anno è chiusa per restauro. La fede supera gli ostacoli e almeno cinquemila donne, uomini, bambini, aspettano che il capitano Andrea Belotti legga i nomi delle 31 vittime. Sono applausi, lacrime, cori, il pullman che va via, Cairo che saluta quel mare infinito di tifosi del Toro, del calcio, della vita. In mattinata, davanti alla lapide di Mazzola, Castigliano e Maroso, si era fermato a riflettere. E il presidente, il primo a far visita alle urne granata del Monumentale, si era commosso.

     

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    Gli chiedevano del derby, di «una bella partita, peccato non averla vinta per un soffio, ma il Toro c' è, è un gruppo unito, ora avanti, ancora al 120 per cento». Come se avesse voglia e diritto sacrosanto di onorare un giorno speciale: «Ho rivisto le formazioni del 1942 e del '43, fino al 1948-49 e ho letto che il Grande Torino è diventato una squadra leggendaria perché si è confermata nel tempo, aggiungendo ogni anno uno o due giocatori, non di più. Noi dobbiamo mantenere questa grande unità di squadra tenendo i migliori e aggiungendo un giocatore, due all' anno. La continuità con il mister e con la squadra può essere la chiave del successo».

    tifoso juve mima aereo superga tifoso juve mima aereo superga

    Poi si fa sera, la notte del 4 maggio si illumina con la Mole granata. Torino si ferma a riposare.

     

    4. TIFOSO JUVE "MIMA" AEREO DI SUPERGA ALLO STADIO

    Da sport.sky.it

     

    Un brutto gesto senza rispetto che verrà punito. Mentre Juventus e Torino erano in campo a giocarsi il derby, uno spettatore ha 'mimato' il gesto di un aereo per oltraggiare la memoria della tragedia di Superga, avvenuta il 4 maggio del '49, esattamente 70 anni fa.

     

    GRANDE TORINO GRANDE TORINO

    Ripreso da un video amatoriale girato con il cellulare, un uomo ha aperto le braccia per mimare le ali, il tempo di pochi secondi. Ripreso e posto sui social, è stato identificato immediatamente dalla Juventus, che ha incrociato le immagini del sofisticato sistema di telecamere interne con il biglietto passato ai tornelli, più il nominativo legato al posto. Adesso i dati verranno girati alle forze dell'ordine. La Juventus, inoltre, sta verificando la possibilità di agire senza attendere la polizia ed estrometterlo dall'Allianz già da lunedì.  

    Giancarlo Caselli Giancarlo Caselli

    Il precedente al St Mary's Stadium in Premier

    Purtroppo non è il primo caso. Durante Southampton-Cardiff dello scorso 9 febbraio, due sostenitori dei Saints hanno deriso i tifosi ospiti mimando un aeroplano. Uno sfottò di pessimo gusto, a due giorni dal ritrovamento del corpo di Emiliano Sala, l'attaccante argentino precipitato nelle acque del Canale della Manica nella notte tra il 21 e il 22 gennaio mentre cercava di raggiungere il Galles da Nantes, con un volo privato. I due tifosi sono stati subito arrestati, per tre anni non potranno più accedere allo stadio. 

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