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    DIO SALVI(NI) IL CENTRODESTRA - IL LEADER LEGAIOLO VUOLE LE PRIMARIE PER LE AMMINISTRATIVE, BERLUSCONI E MELONI NO. A ROMA SALVINI NON DIGERISCE BERTOLASO E GIORGIA NON VUOLE CANDIDARSI “AL SETTIMO MESE DI GRAVIDANZA PER METTERE PACE NELL’ASILO DEL CENTRODESTRA”


     
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    Paola Di Caro per il “Corriere della Sera

     

    SALVINI MELONI BERLUSCONI SALVINI MELONI BERLUSCONI

    Non si aprono crepe nel muro contro muro tra Salvini da una parte e Berlusconi e Meloni dall'altra. E resta lontana un' intesa complessiva sulle candidature per le Amministrative.

     

    Non salgono i toni - come da accordo (minimo) raggiunto lunedì in un incontro mattutino ad Arcore tra il leader leghista e quello azzurro -, ma il capo del Carroccio continua a chiedere «primarie» per scegliere i candidati laddove l' intesa ancora non c' è, e dunque a Roma dove «devono decidere i cittadini il proprio candidato», ma anche a Bologna nonostante per la sua Borgonzoni, seppure fra grandi malumori degli azzurri, stesse per arrivare il via libera degli alleati.

     

    bertolaso meloni bertolaso meloni

    Proprio da Bologna Salvini rilancia la richiesta per consultazioni che potrebbero tenersi «se si vuole entro Pasqua», e lo fa nel mezzo di una visita segnata da una dura contestazione contro di lui da parte di collettivi e centri sociali con tanto di pupazzo con le sue sembianze appeso a testa in giù dal ponte ferroviario di via Matteotti che ha scatenato la reazione del leader prima sarcastica (baci ai contestatori), poi scritta: «Questa è la democrazia dei rossi, non ci fate ridere, fate pena: vergogna nazisti rossi».

     

    Se a Salvini arriva la solidarietà del Pd («Con noi non troveranno mai una sponda», dice Emanuele Fiano contro i collettivi), c'è freddezza da parte degli alleati. Ieri nessun contatto diretto tra lui e Berlusconi, né è in programma un incontro. L' ex premier non vuole cedere a quella che vede come una sfida politica sulla leadership del centrodestra e non per vincere nelle città, e ai suoi raccomanda calma e fermezza:

     

    matteo salvini giorgia meloni matteo salvini giorgia meloni

    «Perché Salvini non propose le primarie a inizio del percorso? Non si può modificare il metodo a seconda delle convenienze», avverte la portavoce Deborah Bergamini.

    Il no alle primarie di Berlusconi è netto, come la convinzione che a Roma si debba «andare avanti con Bertolaso», che lui stesso benedirà dal palco dell' Ergife venerdì in una convention organizzata da Tajani.

     

    emanuele fiano emanuele fiano

    Sulle altre candidature (Torino, Bologna, Novara, Pordenone) è tutto fermo e oggi si riunirà il tavolo del centrodestra. Il nervosismo sale, con la Meloni che chiede al più presto chiarezza, perché «non sarebbe entusiasmante candidarsi a sindaco di Roma, che rimane un' extrema ratio, al settimo mese di gravidanza per mettere pace nell' asilo del centrodestra», e Salvini che fa sapere come i suoi impegni immediati siano quelli di andare a sostenere i suoi candidati a Isernia, Massa, Viareggio.

     

    Così la notizia che Berlusconi ha depositato due nomi per eventuali nuovi partiti (Centrodestra unito e Centrodestra per la libertà) viene letta da alcuni come un modo per togliere possibili simboli non tanto ad Alfano (che toglierà la parola destra dal suo partito), quanto a chi fosse tentato da una rottura, magari per seguire un Salvini le cui mosse suscitano sempre più sospetti.

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