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    DEVO-TI ALLA MODA - IL MARCHIO ITALIANO DI STREET WEAR SLAM JAM HA ANNUNCIATO UNA COLLEZIONE, IN EDIZIONE LIMITATA, DEDICATA ALLA LEGGENDARIA BAND ANNI CHE HA CAMBIATO IL LINGUAGGIO ROCK NEGLI ANNI 70 - LUCA BENINI, IDEATORE DEL MARCHIO: “È UN MODO PER CONNETTERE I PIÙ GIOVANI A QUELLO CHE SUCCEDEVA QUANDO L'ADOLESCENTE ERO IO. ALLA FINE DEGLI ANNI SETTANTA QUEL MONDO SI STAVA DISTRUGGENDO CON L'EROINA, MI SONO INNAMORATO DEI DEVO…” - VIDEO


     
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    Alba Solaro per “il Venerdì di Repubblica”

     

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    Quando pensavamo che lo street style non potesse più stupirci con l'ennesima sneaker disegnata da un rapper o influencer che sia, ecco che arriva la capsule collection della Slam Jam in combutta con i Devo. Se vi sembra ostrogoto, ecco una traduzione. 

     

    I Devo sono una delle band che hanno cambiato il linguaggio rock negli anni 70 presentandosi con delle bizzarre tute gialle anti-contaminazione e in testa delle scodelle rosse: alieni sbarcati con chitarre e synth per spiegare beffardamente che l'evoluzione umana si è esaurita, viviamo ormai nei tempi della Devo-luzione e non possiamo che regredire. 

     

    Dei Devo, creati da Gerald Casale e Mark Mothersbaugh, compagni di scuola di Akron (Ohio) si erano invaghiti David Bowie e Iggy Pop, che li avevano aiutati a firmare il contratto per il primo album, genialmente intitolato: Q: Are We Not Men? A: We Are Devo!. 45 anni e 9 album dopo, ritroviamo le loro grafiche, le parole d'ordine e l'estetica retrofuturista impressi sui capi streetwear della collezione Slam Jam x Devo in edizione limitata. 

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    C'è una felpa con la scritta Reverse Evolution sul retro; le t-shirt con la loro foto in bianco e nero; il maglione col profilo del loro caschetto; una tuta argentata e una giacca da lavoro per «reinterpretare lo stile da catena di montaggio distopica», come spiega Luca Benini, ideatore di Slam Jam. 

     

    Classe 1962, Benini ha creato il marchio nel 1989 unendo diverse passioni: lo street style, la musica, l'arte, il clubbing. Non avendo mai buttato via nulla dagli anni 80 in poi, «abiti, scarpe, ma anche riviste, dischi, flyer dei concerti, le shopper dei negozi tutto meno i francobolli», oggi la sede ferrarese di Slam Jam è un impressionante archivio di cultura giovanile. 

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    Anche i negozi del brand lavorano in questo senso; e operazioni come quella con i Devo, spiega Benini, «come pure la precedente fatta con la band italiana dei Cccp Fedeli alla Linea, non sono solo business. È anche un modo per connettere i più giovani a quello che succedeva quando l'adolescente ero io, cresciuto col funky e la disco music. 

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    Quando alla fine degli anni Settanta quel mondo si stava distruggendo con l'eroina, mi sono innamorato dei Devo; per l'estetica, e poi per come usavano l'elettronica, che faceva di loro qualcosa di completamente diverso dal classico gruppo rock». Q Il marchio italiano di Streetwear Slam Jam ha creato una collezione, in edizione limitata, dedicata al gruppo rock americano. E al loro inconfondibile stile. Amato da Lou Reed e David Bowie.

     

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