Leonardo Martinelli per “la Stampa”
DANIEL KRETINSKY
Si chiamerà «le Franc-Tireur», che in francese equivale a «cane sciolto». È un nuovo settimanale, che uscirà in Francia a partire da settembre, a poco più di sette mesi dalle prossime elezioni presidenziali, un appuntamento temuto da Emmanuel Macron. Si tratterà di un «giornale d'opinione»: ogni volta, una ventina di articoli «brevi e pungenti», scritti da editorialisti più o meno noti. A finanziare l'iniziativa è ancora lui Daniel Kretinsky, 46 anni, miliardario ceco e un francese perfetto, che proprio in Francia (ma pure nel resto dell'Europa) investe quando meno te l'aspetti.
DANIEL KRETINSKY
Personaggio misterioso e low profile (rarissime le interviste), è uno dei self-made man spuntati fuori con il post-comunismo. Si ritrova oggi con un patrimonio di più di tre miliardi di euro, messi insieme dal nulla. Nato a Brno, seconda città della Repubblica ceca, l'uomo è figlio di un professore d'informatica e di una giudice, attiva anche alla Corte costituzionale.
Da giovane era uno studente brillantissimo di Legge (fece un semestre all'università di Digione). Iniziò come avvocato, per poi lanciare un gruppo nell'energia (Eph). Ha fatto fortuna (nell'Europa dell'Est e poi dell'Ovest) acquisendo centrali a carbone a fine ciclo, comprate per due soldi, perché senza futuro, sfruttate fino all'ultimo, contando sulle scadenze di fine attività rinviate da vari Paesi.
DANIEL KRETINSKY
Poi, è partito all'attacco di altri settori, come la grande distribuzione (in Francia detiene più del 10% di Casino, uno dei colossi del comparto) e i media (si è rivelata per quest' uomo colto, poliglotta e, dice lui, europeista e liberista, una vera passione). In Germania ha più del 10% della tv ProSiebenSat (il primo azionista è Mediaset e c'è già chi vede all'orizzonte un'alleanza tra i Berlusconi e Kretinsky).
In Francia, nel 2018 tentò di prendere il controllo del quotidiano Le Monde, ma fu fermato, anche se mantiene una (pericolosa) quota di minoranza. Intanto si è creato un piccolo impero editoriale, acquisendo il femminile Elle e il settimanale politico Marianne. Adesso crea addirittura un nuovo giornale e tutti a Parigi dicono che voglia influenzare la campagna elettorale delle presidenziali. Kretinsky ha fatto sapere dal suo entourage che la linea sarà «estremamente ragionevole» e addirittura «anti-populista».
Le cattive lingue a Parigi ricordano che «Marianne», un tempo riferimento di una sinistra spinta, è oggi, con la direzione di Natacha Polony e la gestione di Kretinsky, uno dei vettori del neopopulismo «intelligente» alla francese.