Estratto dell’articolo di Rosaria Amato per “la Repubblica”
paolo zangrillo
Un aumento del 6% per i dipendenti pubblici, che corrisponde in media a 170 euro mensili. Parametri molto lontani dai picchi raggiunti dall’inflazione negli ultimi due anni, e che non permettono di recuperare il potere d’acquisto, obiettano Cgil e Uil al termine dell’incontro con il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo. […]
Nessuna obiezione invece dalla Cisl: il segretario confederale Ignazio Ganga esprime apprezzamento per «un incontro che, oltre ad affrontare il tema del rinnovo contrattuale per i pubblici dipendenti, ha esaminato altri aspetti di grande rilevanza per il rafforzamento della Pa italiana».
Ed è proprio su questi “altri aspetti” che intende far leva il ministro, che ai sindacati che lo incalzano sulle cifre e sui contratti parla di formazione del personale e di premialità.
«Se dobbiamo modernizzare la Pubblica Amministrazione, – spiega – non possiamo pensare che la motivazione delle persone risieda solo in una retribuzione adeguata ai livelli di mercato. Certo che questo è un tema importante, ma sono tanti gli elementi che concorrono a fare diventare una organizzazione attrattiva».
pubblica amministrazione
Zangrillo ne cita in particolare uno: avere la capacità di trovare strumenti più efficaci «che ci consentano di indirizzare più risorse al riconoscimento del merito: penso a un meccanismo di premialità che tenga conto non solo della performance, ma anche alla capacità di lavorare in squadra, del comportamento in generale».
Ma la maggioranza dei sindacati ha poca voglia di divagare: a essere contestate non sono solo le cifre stanziate, ma anche il metodo, cioè l’anticipo di due miliardi sui prossimi rinnovi contrattuali che verrà erogato a dicembre in un’unica soluzione e la cui entità è stata decisa unilateralmente dal governo, senza lasciare alcun margine di trattativa ai rappresentanti dei lavoratori.
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paolo zangrillo arriva al quirinale per il giuramento
A non averlo sicuramente i dipendenti degli enti locali, che «potranno provvedere con risorse proprie». Per compensarli, spiega Zangrillo, la prossima tornata contrattuale nel 2024 partirà proprio da loro, e non dai ministeri, dopo la sanità e le forze dell’ordine. Ma i dirigenti scolastici ricordano che per loro non c’è neanche l’atto di indirizzo per il triennio 2019-2021.
A contestare le modalità con le quali l’anticipo viene erogato sono anche i sindacati autonomi come la Flp e quelli di categoria, come il Nursind (infermieri): «Se, come pare, sarà riassorbito al momento della firma definitiva del contratto, si sarà trattato del classico gioco delle tre carte», dice il segretario generale Andrea Bottega. […]
IL GIURAMENTO DI PAOLO ZANGRILLO PAOLO ZANGRILLO paolo zangrillo con la moglie foto di bacco