Da repubblica.it - Estratti
ALFIO TORRISI
La procura di Catania ha aperto un'inchiesta sulla morte di Alfio Torrisi, 54 anni di Giarre, deceduto nell’ottobre del 2023 al Rand memorial hospital di Freeport, nelle Bahamas, dove era stato ricoverato dopo un malore sulla nave “Paradise della Carnival cruises line” dove era al lavoro per conto della Techni teak di Riposto.
Il fascicolo ipotizza il reato di omicidio colposo ed ha due indagati, come atto dovuto per eseguire l’autopsia come atto irripetibile: il titolare dell’impresa per cui lavorava e il capitano della nave. A ricostruire la vicenda è stato nei giorni scorsi il quotidiano “La Sicilia”.
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L’inchiesta a Catania è stata avviata il 9 novembre del 2023, dopo un esposto della moglie del falegname. La famiglia Torrisi denuncia che l’attività del falegname si sarebbe svolta “in condizioni di lavoro ai confini del disumano”: a “cielo aperto per 14-16 ore al giorno” e “senza di fatto pause”, in una località che “ancora in ottobre fa registrare temperature estive con tassi d'umidità fra i più elevati al mondo”.
ALFIO TORRISI
Nell'esposto faro acceso anche sui soccorsi dopo che l’uomo si sente male - ha “un forte mal di testa” e “zoppica e farfuglia frasi incomprensibili” - che sarebbero stati “contraddistinti da una colpevole gravissima omissione”: dalle tre ore e mezza trascorse dal malore prima che fosse chiamata l’ambulanza al mancato trasferimento dal piccolo ospedale di Freeport a Miami, come peraltro consigliato dai medici locali.
“Mio fratello stava benissimo, aveva fatto dei controlli medici poco prima ed era sano - dice Rosaria Torrisi - ha lasciato una moglie e un bambino, e noi sorelle e fratelli con papà distrutti. Vogliamo sapere se sia morto di lavoro e che fine abbiano fatto i suoi organi. Sembra tutto così assurdo. Non ci daremo pace fino a quando non avremo la verità”.