Da fanpage.it
allegri bonucci
Possibile che una Juventus in crisi, reduce dalla pesantissima disfatta di Champions contro il Benfica, alle prese con numerosi infortuni e problemi assortiti, abbia deciso di rinunciare al proprio capitano Leonardo Bonucci in una partita vitale come quella poi persa a Monza? Bonucci stava bene eppure al Brianteo si è accomodato in panchina, rimanendovi per l'intera durata del match, salvo poi entrare in campo dopo il fischio finale per guidare i suoi compagni a chiedere scusa sotto il settore ospite, un comportamento per il quale è stato ieri duramente attacco dagli ultras bianconeri.
In uno snodo fondamentale della stagione, Massimiliano Allegri ha dunque ritenuto che la cosa giusta da fare per il bene della Juve – e suo personale – fosse schierare il giovane Gatti al centro della difesa al fianco di Bremer, lasciando fuori il 35enne veterano. Una scelta che non ha dato gli esiti sperati e che è stata motivata a Bonucci come puramente "tecnica", stessa risposta data a precisa domanda anche dal vice di Allegri Landucci nel post partita di Monza. "Anche Danilo è stato fuori con la Salernitana – ha argomentato il secondo di Max – Questa volta pensavamo di sfruttare la fisicità di Gatti".
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Bonucci peraltro non aveva certamente bisogno di riposare in questa occasione, visto che prima di essere stato titolare nelle due partite precedenti con Salernitana e Benfica, aveva giocato solo l'ultimo quarto d'ora con la Fiorentina e saltato per infortunio le tre gare prima con Sampdoria, Roma e Spezia. Se consideriamo che poi sarebbe arrivata la sosta per la nazionale, la tesi della gestione delle risorse non regge. E allora per "scelta tecnica" si deve intendere che il 24enne Gatti, con alle spalle una sola presenza in Serie A, desse più garanzie ad Allegri rispetto a Bonucci sotto il profilo tecnico e di guida del reparto ma anche di leadership.
Allegri e Bonucci, un rapporto tormentato negli anni
BONUCCI E ALLEGRI
Tuttavia, secondo la Gazzetta dello Sport, potrebbe esserci un'altra ragione dietro l'esclusione di Bonucci, qualcosa che non ha molto a che fare col calcio giocato: al tecnico potrebbero aver dato fastidio le dichiarazioni fatte a caldo dal viterbese al termine di Benfica-Juve, in cui puntava il dito sul fallimento bianconero in questo avvio di stagione. "I fischi sono giusti – aveva detto il capitano – Purtroppo stiamo attraversando questo momento in cui facciamo fatica a fare tutto dopo che arriviamo al gol. Sono preoccupato, non c'è da nasconderlo. Purtroppo usciamo dalla partita troppo spesso, vuoi per un fatto mentale o per un fatto fisico, non so per quale motivo. La colpa? È di tutti quanti, non dei singoli, dell'allenatore o della società, ma di tutti quanti".
Non un atto d'accusa esplicito al tecnico, ma forse – spiega la rosea – abbastanza per far cadere nuovamente il gelo tra giocatore e allenatore dopo il celebre litigio del febbraio 2017 che portò prima allo sgabello di Porto e poi all'addio di lì a qualche mese con destinazione Milan. Il successivo chiarimento tra i due, il ritorno a Torino e la fascia di capitano dopo le partenze di Chiellini e Dybala sembravano aver seppellito il passato, ma forse non del tutto, se nel momento più delicato della stagione, con la sua panchina a traballare pericolosamente, Allegri ha scelto di fare a meno del nazionale azzurro.
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