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    IL MITICO ALFONSO LUIGI MARRA FU IL PRIMO A PREVEDERE TUTTO QUELLO CHE IL VIRUS AVREBBE CAUSATO. MA PER L'AVVOCATO IL VERO PROBLEMA RESTA LA CATASTROFE CLIMATICA: "LA CRISI IN ATTO È POCA COSA E IL VIRUS MEN CHE NULLA" - L’AFFONDO SULLE BANCHE: "NON FARANNO NESSUNO DEI PRESTITI GARANTITI DAL GOVERNO". PER MARRA RESTA CENTRALE UN PRINCIPIO: "SE NON SI ELIMINA QUEL CRIMINE ANCORA IMPUNITO CHE È IL SIGNORAGGIO BANCARIO NON CAMBIERÀ MAI NULLA”


     
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    Alberto Dandolo per Dagospia

     

    alfonso luigi marra alfonso luigi marra

    Come riportato da questo disgraziato sito, il primo a prevedere quanto sarebbe accaduto nel mondo col diffondersi del coronavirus è stato in tempi non sospetti il mitologico Avvocato Alfonso Luigi Marra. Un precursore della lotta allo strapotere delle banche e a quello che è  tutt'ora un "crimine" impunito  noto come "signoraggio bancario".

     

    Il tenace avvocato è intatti noto per essere riuscito a far conoscere a tutti gli strati sociali gli illeciti, i furti e i  "reati" commessi dagli istituti di credito grazie all'utilizzo di testimonial iper pop. Indimenticabili i pubblici smutandamenti a favore di bancomat di Sara Tommasi, gli spot surreali di Manuelona Arcuri e, non per ultime, la conturbante Aida Yespica e l'indimenticata Ruby Rubacuori.

     

    spesa a codogno spesa a codogno

    Marra il 22 febbraio scorso, prima della scoperta del caso "zero" a Codogno, sui suoi social scrisse profeticamente: "In pochi giorni emergerà che le autorità, mentendo come sempre, hanno sminuito quella che sarà tra pochissimo una grave pandemia. L’insufficienza respiratoria in una percentuale di casi richiede trattamenti (macchine per la respirazione) che la sanità è in grado di fornire solo a pochi. sicché, ora che il numero dei malati aumenterà, non sarà possibile curarli''.

     

    ospedale di codogno ospedale di codogno

    E se tanto ci dà tanto, una lettura ai suoi post delle ultime settimane sarebbe cosa buona e giusta. Qualche giorno fa ha scritto testualmente: "Continuare ora ad imporre mascherine e distanze è illecito perché è ormai notorio che il covid non provoca più affezioni polmonari sicché lo stanno facendo – consci di aggravare ulteriormente la situazione economica –  solo per reprimere ancora per un po’ l’ira dei rovinati dalle misure e per cercare di far sfuggire che esse non hanno influito in nulla sulla diffusione. Perché nelle fasi più virulente (diciamo dal 20 febbraio, ma forse da ben prima, agli inizi di marzo) non c’era praticamente alcuna misura e se, più di tanto, il covid non ha colpito è per fattori diversi da quelli che narra questa pletora di furfanti e/o di cretini, siano essi sedicenti ‘politici’ o sedicenti ‘scienziati’. Furfanti, i politici, che stanno ora per principiare la speculazione dei grandi ‘prestiti’ a carico pubblico dalla NON restituzione garantita".

     

    ALFONSO LUIGI MARRA ALFONSO LUIGI MARRA codogno – panico coronavirus 1 codogno – panico coronavirus 1

    Per l'avvocato il vero problema resta la catastrofe climatica. Secondo lui" la crisi in atto è poca cosa e il virus men che nulla. "E sulla divisione dei 55 miliardi: "55 miliardi - che sono il 5% degli almeno 1.000, senza signoraggio, che ci vorrebbero solo per cominciare - rimarranno, come è sempre stato in Italia, parte attaccati alle mani degli innumerevoli e delle innumerevoli entità preposte alla loro erogazione, parte smarriti nei soliti mille rivoli oscuri di cui nessuno saprà mai nulla, parte in un modo o l’altro rubati dalle banche, e parte infine andranno, però in ritardo e tra mille problemi e traversie, agli aventi diritto. Fermo restando che invece l’intera cifra sarà addebitata alla collettività. Nessuno (o molto pochi) vuol capirlo (Conte ha il 70% di gradimento), ma, se non cambia tutto, non cambia niente".

    Alfonso Luigi Marra Alfonso Luigi Marra

     

    E continua: "Per classe impiegatizia intendo tutti coloro che vivono di stipendio, tra i quali anche i politici, i magistrati, i sindacalisti, i giornalisti e tutti i tipi di dipendenti dei media pubblici e privati, i finanzieri, i cosiddetti ‘scienziati’, le polizie, gli alti burocrati, gli impiegati pubblici e quelli privati con lavori stabili, e via dicendo. Una classe che garantisce il grosso del supporto elettorale e del consenso a questo sempre più inqualificabile apparato.

    codogno – panico coronavirus 3 codogno – panico coronavirus 3

     

    Persone che vivono di stipendio tra cui anche von der Leyen, Lagarde, Michel, Sassoli, tutti i componenti della Commissione e del Consiglio e quant’altri. Decine di milioni di persone che hanno il controllo di tutto, che stanno continuando a prendere gli stipendi, che - salvo particolari settori - stanno lavorando meno o per niente, e che non hanno certo patito i danni di coloro che hanno dovuto chiudere le attività e si sono ritrovati con le stesse spese di prima e nessun incasso.

    codogno – panico coronavirus 2 codogno – panico coronavirus 2

     

    Classe impiegatizia specie pubblica che è lo zoccolo duro della conservazione, ma deve capire che ora il gettito fiscale delle partite IVA si esaurisce e non ci sono più i soldi per pagare gli stipendi né le pensioni o la cassa integrazione.  Classe impiegatizia che deve cessare di pensare di potersi salvare essa sola e di osteggiare il cambiamento, e deve invece subito iniziare anch’essa la lotta per l’abolizione del signoraggio, perché non c’è altro modo per ripartire". E sulle banche: "Le banche non faranno nessuno dei prestiti garantiti dal governo. Preferiscono ovviamente i prestiti ordinari con ordinarie garanzie e tassi fino al 14% a quelli a tassi calmierati e con la garanzia di un governo che non è in grado di garantire niente. Conte e Gualtieri stanno facendo di tutto per scaricare la crisi sui cittadini salvaguardando le banche."

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