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    IL NAPOLI RIPARTE, L’INTER SI BLOCCA: UN ERRORACCIO DI SOMMER SPIANA LA STRADA ALLA RIMONTA DEL SASSUOLO CHE RIBALTA INZAGHI E DOPO LA JUVE SI CONFERMA NEL RUOLO DI AMMAZZAGRANDI – I NERAZZURRI IN CLASSIFICA VENGONO RAGGIUNTI DAL MILAN CHE SBANCA CAGLIARI - IL NAPOLI RIFILA 4 PERE ALL’UDINESE CON UN KVARA SUBLIME E OSIMHEN ACCLAMATO DALLO STADIO (ALTRO CHE FISCHI) – L’ATTACCANTE NIGERIANO, NONOSTANTE FOSSE STATO INDICATO DA GARCIA COME RIGORISTA, HA CEDUTO IL PENALTY A ZIELINSKI – IL NAPOLISTA: “LA NOTTATA SEMBRA ESSERE PASSATA…”


     
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    Da sportmediaset.mediaset.it

     

    inter sassuolo inter sassuolo

    Arriva da San Siro la grande sorpresa di questa sesta giornata di Serie A: dopo 5 vittorie consecutive l'Inter cade 2-1 contro il Sassuolo, che ripete l'impresa di sabato contro la Juventus, e viene agganciata in vetta dal Milan vittorioso a Cagliari.

     

    La serata si era messa bene per la capolista, che aveva sbloccato il match nel recupero del primo tempo con un preciso sinistro di Dumfries (46'). Al rientro in campo, però, il Sassulo trova il pari con Bajrami, complice un erroraccio di Sommer che si fa passare il pallone sotto le braccia (54').

     

    Passano 9' minuti e Berardi trova l'angolino giusto con un sinistro dal vertice dell'area di rigore

     

    ANCHE IL NAPOLI DI GARCIA È IL NAPOLI DI OSIMHEN E KVARATSKHELIA

    Massimiliano Gallo per ilnapolista.it

     

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    È tornato il Napoli, finalmente. Quattro a uno all’Udinese con gol di Zielinski, Osimhen, uno strepitoso Kvaratskhelia che ha colpito anche due pali e c’è anche la rete di Simeone. In mezzo il 3-1 di Samardzic. Una vittoria leopardiana: la quiete dopo la tempesta. Quattro a uno all’Udinese. Soprattutto si sono rivisti i calciatori che si divertono a giocare, che mangiano metri di campo, che tolgono il respiro agli avversari. L’Udinese non sarà nulla di trascendentale ma questa sera il Napoli avrebbe vinto contro tante squadre. Vittoria che arriva in contemporanea alla sconfitta dell’Inter a San Siro contro il Sassuolo. Senza voli pindarici, ma dopo sei giornate il campionato è logicamente aperto.

     

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    La partita viene vinta un’ora prima, al momento delle formazioni. Garcia ha dato prova di intelligenza, non ha ascoltato i venti populistici, alcuni molto prossimi al Napoli, e ha schierato Osimhen titolare. Perché se si affonda, si affonda tutti insieme. Il tecnico francese aveva fatto capire il proprio pensiero già nel pre-partita quando aveva parlato di episodi maldestri sui social. E ha giustamente schierato il calciatore più forte del Napoli, calciatore che in estate sarebbe voluto andare via e ora vive una condizione di scarsa serenità. Ma gli atleti vogliono sempre vincere. Giocano per vincere e per segnare. Il resto è roba da bar o da social. Il tecnico francese è bravo anche a farlo uscire al minuto 63, sul 2-0: per farlo riposare e per concedergli l’applauso del Maradona.

     

     

    A Garcia va concesso un altro merito, ha rimesso il Napoli nelle mani dei suoi fuoriclasse e ha restituito la bacchetta a Lobotka. Com’era giusto che fosse. Basta contrapposizioni e spigolosità. I risultati si sono visti.

     

     

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    Non è il caso di farsi prendere da euforie eccessive, ma il Napoli ha vinto in tranquillità contro l’Udinese: partita che ha avuto quasi sempre in mano, anche se ogni tanto nel primo tempo le maglie si sono allargate in mezzo al campo. Ma i friulani non sono mai andati oltre qualche bel tiro respinto.

     

    Le note positive sono tante: la condizione fisica che migliora di partita in partita. Lobotka che ha ritrovato la sua centralità. Zielinski che sta vivendo uno dei periodi più maturi della sua esperienza napoletana. La crescita di Kvara che stasera ha colpito due pali, provocato il rigore, servito un assist e segnato un gol d’autore. Natan che è alla seconda presenza consecutiva senza sbavature.

     

     

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    Il Napoli ha chiuso il primo tempo 2-0. Il primo gol su rigore segnato da Zielinski. Garcia aveva indicato Victor ma hanno deciso sul terreno di gioco e il nigeriano non ha fatto una piega. Poi, nel finale, delizioso assist di Politano per il gol di Osimhen acclamato dallo stadio (altro che fischi). Nella ripresa è stato un dominio ancora più netto. Kvara ha messo il suo sigillo. Poi il 3-1 di Samardzic. E il quarto del Cholito. La nottata sembra essere passata. Se non ci saranno altri accessi di autolesionismo, il Napoli può cominciare a guardare con ottimismo al futuro. Quella di stasera è stata una squadra.

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