• Dagospia

    IL NIGER-GATE DELL’ENI – ECCO CHI È GIANLUCA DI NARDO, IL MEDIATORE DELLA PRESUNTA MAXITANGENTE NIGERIANA – BASE A LUGANO, AMICI A ROMA E A MILANO, SI È PRESO L’EX SEDE PDL DI VIA DELL’UMILTÀ


     
    Guarda la fotogallery

    Gianluca Paolucci per “La Stampa”

     

    estrazione di petrolio nel delta del niger in nigeria estrazione di petrolio nel delta del niger in nigeria

    I palazzi del potere Gianluca Di Nardo non solo li frequenta, ma li compra. Il mediatore della presunta maxitangente nigeriana di Eni è un personaggio tutt’altro che oscuro, forse discusso, di certo «spregiudicato», almeno nelle parole di chi ha fatto affari con lui.

     

    Come un mese e mezzo fa, quando prende in mano la Reboris Re mettendo in minoranza il socio forte Alet spa e manda a casa l’amministratore unico Eduardo Safdie. Il nome Reboris dice poco. Per chiarire, basterà dire che l’unico asset della società - finanziata con un leasing Unicredit - è il palazzo di via dell’Umiltà a Roma dove fino a un anno fa aveva sede prima Forza Italia e poi il Pdl. 
     

    dan etete dan etete

    La rete di contatti di Di Nardo, 47 anni da Mogliano Veneto, spazia dai palazzi del potere romano alla finanza milanese fino, come dimostra l’inchiesta milanese, all’establishment nigeriano. I suoi interessi vanno dall’immobiliare agli aerei, dai mercati azionari al petrolio fino alle biotecnologie.

     

    Tutto passa per il crocevia di tanti affari più o meno limpidi a due passi dall’Italia: Lugano. È lì che Di Nardo, indagato nell’inchiesta milanese su Eni, passa gran parte del suo tempo. È da lì che nel 2008, tramite una società delle Bahamas e un conto di Ubs, orchestra un acquisto di opzioni di Drs a ridosso dell’annuncio dell’opa da parte di Finmeccanica sulla società americana. Per la Sec, la Consob americana, è insider trading.

     

    sede pdl a via dell umilta sede pdl a via dell umilta

    Non è l’unico inciampo in Usa. Sulle stesso conto transitano anche opzioni di una società quotata al Nasdaq, Apcc, comprate a ridosso dell’annuncio di un’opa da parte della francese Schneider Electric. Lui patteggia per entrambi i casi e quando la notizia di Drs - Finmeccanica esce sui giornali italiani se ne lamenta con l’amico Luigi Bisignani. Il loro scambio di messaggi finisce negli atti dell’inchiesta sulla P4 e «illustra», per così dire, solo una parte della rete di contatti di Di Nardo.

     

    Di Nardo vanta anche un rapporto storico con il finanziere Francesco Micheli. Nel 1996 è partner della Micheli Associati, poi curerà la quotazione in Borsa di eBiscom (dalla quale nascerà Fastweb) e ancora oggi siede nel board di Genextra, società della famiglia Micheli che investe in biotecnologie.

     

    Via dell Umilta Roma Via dell Umilta Roma

    È anche amministratore unico oltre azionista della Pargen, a sua volta azionista di Genextra, tra i soci della quale figurano una serie bei nomi tra finanza, editoria ed entertainment. Come i figli dell’editore di Class Beatrice e Luca Panerai. Come una serie di grandi vecchi della finanza milanese degli Anni 80 come Walter Cimatti e Cesare Mozzi, compagni di scorribande borsistiche dello stesso Micheli. Laura e Matteo Cirla, figli del banchiere Giorgio. E come Maurizio Costanzo, per conto del quale Di Nardo avrebbe curato la cessione della sua società di produzione Fascino a Mediaset.

    MAURIZIO COSTANZO E MARIA DE FILIPPI MAURIZIO COSTANZO E MARIA DE FILIPPI

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport