IL DAGOREPORT SUL CASO ARTEM USS
Estratto dell'articolo di Sandro De Riccardis per www.repubblica.it
ARTEM USS
Artem Uss ha cercato di fuggire altre volte prima della mattina del 22 marzo, un giorno dopo il via libera alla richiesta di estradizione, quando è scomparso dalla sua abitazione di Basiglio? E' certo che nei tre mesi e venti giorni in cui è stato ristretto nella casa affittata dalla moglie a Basiglio, dov'era ai domiciliari dal 2 dicembre scorso, il dispositivo ha suonato più volte.
Decine di volte, hanno ricostruito i carabinieri di Milano che stanno indagando coordinati dal procuratore capo Marcello Viola e dal pm Giovanni Tarzia. Per la procura, che ha affidato delle verifiche a un proprio esperto, non sarebbero stati tentativi di fuga ma casi di malfunzionamento del braccialetto.
LA VERA FOTO DI ARTEM USS
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Proprio grazie a un alert dello scorso 22 marzo, i carabinieri avevano scoperto la fuga di Uss. L'allarme scatta il 13.52 del 22 marzo. I carabinieri arrivano nell'abitazione dopo la comunicazione della centrale operativa di Milano alla compagnia di Corsico, fissato alle 14.07. Ma l'imprenditore russo è già lontano.
Fastweb, che gestisce i dispositivi per conto del ministero della Giustizia, esclude con una nota malfunzionamenti. E parla di una possibilità teorica di allontanamenti dal perimetro in cui il detenuto deve restare o tentativi di manomissione.
lettera del dipartimento di giustizia usa su artem uss
"In relazione ai numerosi allarmi che sarebbero stati riscontrati nel periodo in cui Uss è stato sottoposto ai domiciliari - scrive l'azienda - Fastweb precisa che non è corretto parlare di malfunzionamento in caso di allarme che non si traduce in evasione. Il dispositivo è congegnato per segnalare l'allontanamento del soggetto sottoposto a misura restrittiva dalla centralina che è posizionata nel domicilio. […]".
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Il procuratore Viola ha inoltrato alla procura generale, guidata da Francesca Nanni, una relazione per rispondere alla richiesta di chiarimenti sul sequestro dei due telefoni di Artem Uss, richiesto dagli Usa e che è stato effettuato, sulla base di una rogatoria arrivata ai pm il 17 febbraio, il 13 marzo scorso. Resta un mistero il motivo per cui al momento dell'arresto a Malpensa, il 17 ottobre, i cellulari (insieme alle carte di credito) non siano stati sequestrati, anche se li Usa lo avevano chiesto sulla base di una norma prevista nel trattato bilaterale Italia-Usa sulle estradizioni.
elisabetta belloni foto di bacco (4) lettera del dipartimento di giustizia usa su artem uss 2 LA STRUTTURA DOVE ARTEM USS ERA AI DOMICILIARI
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