1 - BREXIT: MEDIA, IL PARLAMENTO VOTERÀ IL 15 GENNAIO
(ANSA) - Il Parlamento britannico voterà il piano della premier Theresa May sulla Brexit il 15 gennaio: lo scrive la Bbc online citando fonti governative.
THERESA MAY
2 - BREXIT: MAY, CHI CRITICA ACCORDO DANNEGGIA DEMOCRAZIA
(ANSA) - In un articolo pubblicato sul Mail on Sunday, la premier britannica Theresa May ammonisce i parlamentari critici del suo accordo sulla Brexit che se non sosterranno la sua visione, la democrazia britannica potrebbe subire dei danni e allo stesso tempo molti elettori potrebbero perdere il lavoro. I suoi oppositori, ha scritto May, "devono realizzare che stanno facendo correre dei rischi alla nostra democrazia", e dovrebbero anche considerare gli effetti "sugli impieghi su cui i nostri elettori fanno affidamento per portare il cibo in tavola per le loro famiglie".
Definendo poi il 2019 come l'anno in cui il Regno Unito potrebbe arrivare ad una svolta, la premier afferma che "nei momenti di profonda sfida, troviamo sempre una via da seguire che ottiene la fiducia e il consenso dell'intera comunità. Questo, è un momento del genere". Il mese scorso la premier May è stata costretta a rinviare il voto in Parlamento sull'accordo che ha raggiunto con l'Ue, poiché non aveva i numeri per farlo approvare. La discussione sul testo riprenderà mercoledì, prima del voto previsto per la settimana prossima.
BATTIBECCO TRA THERESA MAY E JUNCKER
3 - FUGGI FUGGI DALLA BREXIT BOOM DI PASSAPORTI PER DIVENTARE EUROPEI
Erica Orsini per “il Giornale”
Sono sempre di più i cittadini inglesi che chiedono una seconda cittadinanza negli altri Paesi dell' Unione Europea. Evidentemente preoccupati dalla crescente incertezza nel futuro dopo la Brexit, i britannici stanno correndo ai ripari, come rivela un sondaggio della Dpa secondo cui Paesi come Germania, Irlanda, Spagna e Portogallo hanno registrato un significativo aumento delle richieste di passaporto da parte degli inglesi.
theresa may
Nel 2017 in Germania si è toccato il record delle 7.500 naturalizzazioni contro le 622 del 2015 e rispetto all' anno scorso in Irlanda c' è stato un aumento del 22% delle richieste di passaporto irlandese da parte dei Sudditi di Sua Maestà. In Spagna il numero di richieste è triplicato. Sono dati che corrispondono al timore dei cittadini inglesi di non poter lavorare e viaggiare liberamente dopo il 29 marzo, data fissata per l' uscita dall' Europa, sebbene per ora non si sappia ancora in che modo il Regno Unito lascerà l' Unione.
Il grave stato d' incertezza che ha caratterizzato questi ultimi mesi ha scavato una frattura profonda tra il governo e l' opinione pubblica. Secondo l' ultimo sondaggio della YouGo, effettuato su un campione di 25mila intervistati, soltanto il 22% dei cittadini sostiene l' accordo raggiunto dalla May con l' Ue. Sul voto in Parlamento, previsto per la seconda metà di gennaio, la Premier non ha dubbi: nessun rinvio, questa volta. Il Primo ministro l' ha ribadito con fermezza, in un' intervista alla Bbc ibadendo che, nel caso l' accordo venisse rigettato, la Gran Bretagna entrerebbe «in un territorio inesplorato».
THERESA MAY
«La Brexit è a rischio ha spiegato May se i parlamentari non sosterranno l' accordo questo non farà che rafforzare i sostenitori di un' uscita senza accordo e anche coloro che vogliono rimanere in Europa attraverso un secondo referendum. Se l' accordo non passa, non credo che nessuno sia in grado di prevedere le reazioni del Parlamento». «In questo momento ha proseguito May abbiamo I laburisti che si oppongono a qualsiasi compromesso per creare più confusione possibile, gente che vuole un secondo voto per bloccare Brexit e altri che vogliono realizzare la loro Brexit personale il pericolo è che si finisca con non avere alcuna Brexit».
theresa may balla sul palco 3
Quando il giornalista le ha chiesto quanto la situazione sia cambiata rispetto a dicembre, quando il voto è stato rimandato, la premier ha risposto che l' Unione Europea ha accettato alcuni «cambiamenti», ma non ha specificato quali ed ha promesso di voler offrire maggiori dettagli rispetto alle misure per il Nord Irlanda, al ruolo del Parlamento nelle trattative della prossima fase nelle relazioni tra il Regno Unito e gli altri Paesi e maggiori garanzie per la soluzione del confine irlandese.
Il dibattito sull' accordo raggiunto avrà inizio l'11 gennaio e il voto dovrebbe aver luogo tra il 14 e il 15 gennaio, ma il nuovo anno non sembra aver portato novità significative. May è ancora convinta che questa sia l' unica soluzione possibile, ma l' esito del voto si preannuncia in suo sfavore. Molto dipende dalla posizione laburista a cui l' opinione pubblica non perdonerebbe un appoggio al governo.
theresa may balla sul palco 2
L'ultimo sondaggio della YouGo dice che il 75% degli elettori laburisti vorrebbe avere l' ultima parola sulla Brexit, posizione che contrasta con quella della leadership che ancora non si decide a chiedere ufficialmente un secondo referendum. Ieri, il ministro ombra per gli Esteri Emily Thornberry ha dichiarato di essere certa che il Labour andra' al potere nel giro di qualche mese, ma non ha spiegato come il nuovo governo avrebbe intenzione di affrontare la questione Brexit.