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    VADE RETRO, SINISTRO STRADALE! - IN PROVINCIA DI TREVISO, IL PARROCO CELEBRA UNA MESSA A POCHI PASSI DAL CASELLO DELL'AUTOSTRADA A4, DOVE CI SONO STATI NUMEROSI INCIDENTI MORTALI NEGLI ULTIMI MESI - "ABBIAMO INCIDENTI 12 MESI L'ANNO, SULL'AUTOSTRADA E FUORI. CESSALTO È UN NOME CHE RICORRE QUASI SEMPRE NELLA CRONACA NERA, IL FENOMENO CI TOCCA PROFONDAMENTE E NON ACCENNA AD ATTENUARSI" 


     
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    Da www.lastampa.it

     

    Don Mauro Gazzelli Don Mauro Gazzelli

    «Abbiamo incidenti 12 mesi l'anno, sull'autostrada e fuori. Cessalto è un nome che ricorre quasi sempre nella cronaca nera, il fenomeno ci tocca profondamente e non accenna ad attenuarsi». Don Mauro Gazzelli, parroco del comune trevigiano che ospita uno dei tratti della A4 più critici dell'intera arteria, domani mattina celebrerà una messa a pochi passi dal casello e accompagnerà in processione la statua della Vergine, per l'occasione rimossa dalla chiesa, fino ai margini dell'autostrada.

    Don Mauro Gazzelli Don Mauro Gazzelli

     

    L'iniziativa rientra in un programma più ampio, promosso dall'amministrazione comunale e da un'associazione di persone rimaste invalide dopo un sinistro stradale, con la quale si intende richiamare l'attenzione su un problema di rilevanza sociale sempre di attualità.

     

    «Di fronte alla chiesa ho fatto collocare un'urna con l'immagine di un angioletto e 41 nomi di giovani del posto – ha spiegato ancora don Gazzelli – quasi tutti morti sulla rete viaria locale. Questo per l'inadeguatezza delle strutture, per la mancanza di piste ciclabili ma anche – prosegue – per comportamenti a rischio, come l'assunzione di alcol e la tendenza a tenere velocità eccessive, rispetto ai quali sono necessari interventi educativi dedicati, non illudiamoci che i controlli con l'alcoltest possano incidere in modo decisivo sul problema».

     

    Don Mauro Gazzelli Don Mauro Gazzelli

    Per la circostanza il parroco ha composto una preghiera per le vittime della strada in cui si invoca la benedizione anche su coloro che «con generoso gesto di carità, sono accorsi e accorreranno a prestare i soccorsi e a portare il conforto della Fede».

     

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